Il Castello Miramare Trieste si specchia nell’azzurro

Castello Miramare Trieste

Vi porto a scoprire un altro simbolo della città di Trieste, il Castello di Miramare Trieste che si trova a poca distanza dal Faro della Vittoria. E fa parte delle meraviglie che potrai scoprire in città!

La storia

Sul favoloso promontorio di Grignano venne costruita la Residenza di Massimiliano e Carlotta.

Il Castello di Miramare non ha una lunga storia, la sua costruzione risale infatti al 1856 quando Massimiliano d’Asburgo decide di farsi costruire, a pochi chilometri da Trieste, una dimora, per lui e la sua consorte Carlotta con annesso un parco. Ecco quindi che il promontorio a picco sul mare di Grignano, risulta essere il luogo perfetto per erigere la rocca. L’ingegnere Junker fonde uno stile gotico con uno stile rinascimentale tra natura e architettura, dando vita a questo Castello di una bellezza rara, affacciato sul Golfo triestino.

Il nome Miramare è di derivazione spagnola “Mira el Mar” (guardare il mare) in ricordo dei castelli sulla Costa Atlantica visitati dall’Arciduca.

La vigilia di Natale di quattro anni dopo, i due consorti si trasferirono al piano terra che ormai, insieme alla parte esterna, erano totalmente completati. Il mare che si riflette sulle finestre del Castello, detta le regole, qui infatti, la tappezzeria del piano terra è soprattutto di colore azzurro.

La dimora è composta da oltre 20 stanze, di particolare pregio e interesse sono la “Camera da Letto di Massimiliano” e la “Sala del Trono”.

La visita avviene attraverso un percorso ben stabilito, dove potrete ammirare tutti gli arredi, le ricche opere d’arte, i mobili nonché le collezione di oggetti preziosi.

Purtroppo questo Castello, non portò molta fortuna ai due coniugi, nel 1864 infatti partirono per il Messico dove Massimiliano perderà la vita.

Il Parco

Tutt’attorno al Castello, Massimiliano fece progettare da Junker e da Jelinek, un parco di 22 ettari tutt’ora molto ben conservato.

Il parco è diviso in due zone con caratteristiche totalmente diverse, infatti, passeggiando nella zona est, possiamo notare come tortuosi sentieri si addentrano in un bosco per poi scorgere perfino un laghetto. Insomma un romantico giardino in perfetto stile inglese.

Nella parte a sud ovest invece, troviamo un giardino all’italiana, qui sono presenti delle aiuole geometricamente ben definite antistanti al piccolo porticciolo.

Più che un parco, si tratta di un giardino privato, infatti sono presenti numerose piante importate dallo stesso Arciduca durante i suoi lunghi viaggi attorno al mondo, come la Sequoia Gigante Gigante e il Ginkgo Biloba arbusti prettamente esotici.

Ad abbellire ancora di più il Giardino privato dell’Arciduca è il Castelletto, un complesso adibito a residenza temporanea durante la costruzione del Castello principale, le serre, concepite per la coltivazione delle piante prima di essere interrate nel parco e le Scuderie che negli ultimi anni sono spesso adibite a museo e a mostre temporanee.