
Il Castello di Pralormo è una residenza nobiliare di origine medievale. Ancora oggi vi abita la famiglia che ne acquisì la proprietà nel 1600. Si trova, come dice il nome, nel comune di Pralormo. Quest’ultimo dista solamente circa 30 km da Torino. I proprietari del Castello hanno deciso negli anni ‘90 di aprirlo parzialmente al pubblico. I proventi delle visite sono tutti destinati alle attività di restauro. È solo grazie a quest’ultime che la bellezza del luogo si conserva intatta!
Chi sono i proprietari del Castello di Pralormo?
Il Castello di Pralormo risale al XIII secolo. Inizialmente aveva la funzione di fortezza a difesa del territorio. Per questo motivo si presentava circondato da un fossato. Vi era inoltre un ponte levatoio che consentiva l’accesso all’edificio. I fondatori del Castello sono i Signori di Anterisio. Si tratta di un’antica famiglia scomparsa nei secoli bui. Dopo di essi varie sono le stirpi che si succedono nella proprietà della tenuta. Possiamo citare i Biandrate e i Roero. Quest’ultimi sono responsabili di alcuni ampliamenti all’edificio. Lo arricchiscono infatti di due torri rotonde e un grande torrione. È solo nel 1680 che arriva la famiglia che è attualmente proprietaria. Nello specifico, ad assumere il possesso del Castello, è Giacomo Beraudo. Egli è il capostipite dei Conti Beraudo di Pralormo.
Il Castello di Pralormo cambia funzione
Nel 1830-40 il Castello di Pralormo diventa ufficialmente una dimora di rappresentanza. L’architetto a capo della sua trasformazione è Ernesto Melano. Egli è noto per essersi occupato dei lavori al Castello Reale di Racconigi. La tenuta, per adeguarsi alla nuova funzione, subisce dei cambiamenti radicali. Un portico d’ingresso sostituisce infatti il fossato e il ponte levatoio. Viene inoltre eretto un monumentale scalone. Infine, si decide di coprire il cortile centrale che diventa così un salone d’onore. A questi lavori di trasformazione si aggiunge la creazione di un Parco che circonda il Castello. La famiglia Beraudo di Pralormo nomina a capo del progetto l’architetto paesaggista Xaver Kurten.
Cosa c’è da vedere a Pralormo?
Oggi la tenuta comprende, oltre il Castello, il Parco Storico, il Giardino Fiorito e un’azienda agricola. La famiglia proprietaria si occupa tuttora di gestire quest’ultima. Ci sono poi le pertinenze: una serra per gli agrumi e un fabbricato rurale.
Particolarmente suggestivo è il Parco Storico. Si tratta di un parco all’inglese dal gusto romantico. Si compone prevalentemente di alberi imponenti come cedri, querce e tigli. Si può passeggiare tra questi grazie a dei sentieri dall’andamento curvilineo. All’interno del Parco si trovano anche due specchi d’acqua. In essi confluiscono le acque piovane raccolte nei tetti del Castello, nella serra e nei viali. Questo sistema serve per risparmiare risorse idriche. Ciò risulta particolarmente utile in un territorio arido come quello del Castello di Pralormo.
Il Parco Storico: un’esperienza sensoriale
L’obiettivo di Kurten al momento della progettazione del Parco è quello di creare dei giochi visivi. Per farlo decide di approfittare delle montagne che svettano dietro al Castello di Pralormo. Realizza dunque dei tagli tra gli alberi che creano degli scorci particolari sulle vette sullo sfondo. Uno degli scorci più suggestivi è quello sul maestoso Monviso. Inoltre, la flora che compone il Parco non è stata piantata in modo casuale. Il suo posizionamento serve infatti ad attirare specifiche specie di uccelli in una specifica stagione. Tutti questi effetti scenografici e sonori fanno parte del “Percorso di Delizie nel Giardino”. Si tratta di un percorso che vuole stupire i visitatori con vedute, colori, suoni e angoli pittoreschi. È possibile visitare il Parco solo durante il mese di aprile, durante l’evento Messer Tulipano.
Dove fanno Messer Tulipano?
Messer Tulipano è un grande evento dedicato interamente ai tulipani. Esso si svolge nel Parco del Castello di Pralormo. L’idea viene all’attuale proprietaria Consolata Beraudo di Pralormo nel 1999, in seguito a un viaggio in Olanda. La prima edizione della manifestazione si tiene nella primavera del 2000. Messer Tulipano mette in scena la fioritura di migliaia di tulipani. Ogni edizione ospita un tema e una varietà di tulipani completamente nuovi. Questi ultimi si piantano in autunno e se ne presentano anche specie rare o sconosciute al pubblico italiano. Ovviamente fanno parte dell’evento anche le specie più comuni. Queste servono per spiegare ai visitatori la storia di questo meraviglioso fiore.
Oltre alla passeggiata tra i fiori, Messer Tulipano propone delle esposizioni a tema. Per l’edizione 2021 il soggetto approfondito è stato ad esempio quello delle farfalle. Sono stati coinvolti studiosi e musei, ma anche creativi e artisti. In questo modo si può analizzare l’argomento da più punti di vista. L’obiettivo di questi eventi è quello di offrire una divertente giornata all’aria aperta. Il suo pubblico ideale sono le famiglie. Per questo il Parco dove si svolge Messer Tulipano è dotato di panche per riposarsi o fare pic-nic. Ci sono inoltre una caffetteria e un angolo dove acquistare prodotti del territorio, delizie gastronomiche o fiori. Ma non è finita qui! È presente anche una Dog Lounge per gli amici a quattro zampe.
Il Trenino del Conte
Un’altra attrazione del Castello di Pralormo è l’esposizione chiamata Trenino del Conte. Si tratta di un impianto d’epoca sul quale viaggiano trenini in scala. Questi attraversano paesaggi dipinti sulle pareti e gallerie scavate tra le mura. L’installazione si trova al terzo piano dell’edificio e occupa ben tre sale. Essa è il risultato della passione per i treni in miniatura del conte Edoardo Beraudo di Pralormo. Egli iniziò a collezionarli nel 1896 e andò avanti fino alla fine della sua vita nel 1960.
Il percorso del Trenino del Conte inizia con una collezione di trenini a molla risalenti al periodo 1895-1914. Segue l’esposizione di un treno mosso da vapore vivo. Si arriva infine al circuito principale. Questo è stato elettrificato tra il 1920 e il 1940. Della mostra fanno anche parte documenti e cartografie. Il loro scopo è quello di fornire informazioni sui metodi di costruzione di ferrovie e tunnel. Meritano una menzione finale i soffitti a cassettoni settecenteschi. Su di essi sono dipinti folletti, elfi e alchimisti. Questi hanno il compito di conservare e custodire l’esposizione.
Insomma, il Castello di Pralormo offre possibilità che soddisfano gli interessi più differenti! Un incentivo per visitare la tenuta: facendo ciò contribuirete attivamente alla sua conservazione. Del resto, sarebbe un vero peccato mettere fine alla storia millenaria di questa perla situata a poca distanza da Torino.
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Articolo di Alessia Fattori
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