Il Castello dei Burattini, uno scrigno di tesori - Oj Eventi

Il Castello dei Burattini, uno scrigno di tesori

castello dei burattini

Il Castello dei Burattini è senz’altro uno dei posti più originali da visitare della città di Parma. Sin dall’ingresso su via Melloni che si apre sul viale alberato da cui si accede ai giardini di San Paolo. Un immediato cambio di prospettiva per meglio prepararsi alla magia nascosta all’interno del Museo Giordano Ferrari: il Castello dei Burattini. Sin dall’atrio l’atmosfera si fa più incantata, salutati dai burattini emiliani esposti nelle teche ed accolti dai membri della famiglia Ferrari. Scopriamone insieme qualcosa di più.

La famiglia Ferrari

Il Castello dei Burattini è un autentico scrigno di tesori per la città di Parma e non solo. Un bel museo da visitare anche con i bambini, un autorevole centro studi con un’ampia documentazione e una raccolta di marionette e burattini di diversa provenienza ne fanno un polo d’eccezione nel suo campo. Un vero e proprio patrimonio storico, artistico e culturale di grande importanza sia per la città che a livello internazionale.

Ma a chi si deve la sua creazione? Alla passione di Giordano Ferrari, figlio del grande Italo Ferrari, che per circa 60 anni, ha raccolto testimonianze, storie e oggetti. Alcuni creati dalla sua famiglia, altri donati da altre famiglie di burattinai e marionettisti. Un catalogo di materiali ricco e preziosissimo. Come in tutti castelli che si rispettino, anche in quello dei burattini è previsto un po’ di utile intrattenimento. Quale? Quello che solo il teatro sa regalare!

Gli spettacoli

Al Castello dei Burattini vengono messi in scena diversi spettacoli che riguardano le fiabe, animati da speciali effetti scenici, come anche spettacoli tradizionali del  teatro di animazione con i burattini.

Spesso ai visitatori viene riservato uno spettacolo speciale capace di fargli toccare con mano la storia della famiglia Ferrari, del museo e dei burattini. Sfruttando i burattini più diversi: da quelli più antichi con la testa di legno a quelli più moderni fatti con piume e stoffe. Anche le tecniche per far muover i personaggi sono diverse e capaci di stupire. Il risultato è uno spettacolo bello da vedere sia per i grandi che per i bambini. Assistendovi si ha la sensazione di stare sia davanti che dietro le quinte. In alcuni momenti anche gli spettatori vengono coinvolti nel “Bargnocla cabaret”, ovvero il cabaret della tradizionale maschera parmense. Forse è il caso di approfondire un po’.

Le maschere di Parma

Bargnocla è appunto una delle maschere tradizionali di Parma, ma non si vede subito quando si entra al Castello dei Burattini. Bisogna aspettare che il burattinaio vi racconti la sua storia, tirandola fuori da un posto molto particolare. Bargnocla è una maschera tipicamente parmigiana, creata dal capostipite Italo Ferrari, il cui nome significa bernoccolo. Inizialmente Bargnocla, il cui nome proprio è Vladimiro Falesi, raccontava le disavventure di un calzolaio. Oggi rappresenta invece un lavoratore, o per meglio dire, la voce del popolo. Con il suo bernoccolo molto evidente, Bargnocla riesce a raccontare agli spettatori tutta la verità, anche quella meno piacevole, catturandone la simpatia. Ma la tradizione parmense è fatta anche di altri personaggi. Oltre a Bargnocla ci sono Roson, cioè la moglie Rosa e il figlio, il piccolo Bargnoclen. E cosa dire degli altri ospiti del castello?

Burattini, marionette e pupi siciliani

Burattini, marionette, ombre, pupazzi e pupi siciliani, ospitati nelle varie stanze del Castello dei Burattini, fanno tutti parte del cosiddetto teatro di figura. Ovvero un tipo di teatro i cui protagonisti sono figure animate. Scopriamo un po’ meglio le differenze tra le varie tipologie.

BURATTINO

Il burattino è un pupazzo con la testa e le mani di legno o di cartapesta che vengono fissate su una camicia lunga dentro alla quale si mette il pollice in una mano, l’indice nella testa e il resto delle dita nell’altra mano, in modo da poter muovere il burattino.

MARIONETTA

La marionetta è una figura a corpo intero che viene animata con dei fili dall’alto di un ponte. I fili, collegati a braccia e gambe della marionetta, permettono di rendere alcuni movimenti in maniera più precisa rispetto al burattino.

PUPO SICILIANO

Il pupo siciliano si differenzia nettamente perché più grande della marionetta e costruito con materiali diversi. Animato attraverso due ferri, uno sulla testa e uno sul polso destro oltre ad altri fili, il pupo è utilizzato soprattutto per narrare le gesta dei paladini di Carlo Magno.

E pensa che con una sola visita avrai modo di vederli tutti, mica male no? Cosa aspetti a venire a visitare Parma ed il suo specialissimo Castello dei Burattini? Non esitare e vieni a farci un giro!

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Articolo di Saveria Albanese

 

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