Il Caffè Florian, storia e origini del caffè più antico del mondo - Oj Eventi

Il Caffè Florian, storia e origini del caffè più antico del mondo

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Il Caffè Florian, storia e origini del caffè più antico del mondo

 

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Una luce soffusa, pareti decorate come fossero dei dipinti rinascimentali, l’orchestra che accompagna la vista di piazza San Marco, questi sono solo alcuni degli incredibili tesori che regala il Caffè Florian. Un posto spettacolare per la storia e la cultura che racchiude, un luogo che ricorda e fa rivivere una Venezia antica, quasi romantica. Con i suoi 300 anni di storia questo edificio si impone come un vero caposaldo dell’identità dell’isola. 

 

Storia e origini del Caffè Florian

 Il Caffè Florian ha una storia molto antica e ricca di aneddoti. Fondato nel 1720 da Floriano Francesconi, fu subito amato dai veneziani, specialmente dall’alta borghesia della città. Intitolato Alla Trionfale Venezia, venne conosciuto da tutti con il semplice appellativo di Florian, la versione dialettale del nome del proprietario. Inizialmente costituito da solo due stanze, l’ingresso e la Sala Cinese, l’edificio venne ampliato dopo poco con l’aggiunta di due nuovi ambienti, la Sala Orientale e la Sala del Senato. La situazione rimase immutata fino al 1773, anno della morte del proprietario. In questa data il Caffè passò nelle mani di Valentino Francesconi, nipote del fondatore. Egli portò avanti le tradizioni e le usanze iniziate dallo zio, mantenendo alto il nome del posto.

 

Il Caffè Florian attraverso la storia

 Il Caffè Florian, come tutti i posti che hanno fatto la storia, ha attraversato quasi indenne moltissime vicissitudini. Tante sono le storie che i muri del locale potrebbero raccontare, e quasi tutte sono fortemente legate alla storia di Venezia. Una delle più interessanti e iconiche è sicuramente quella dei 3 patrioti italiani che tra queste mura hanno organizzato una sommossa popolare contro i dominatori austriaci.

I tre, Niccolò Tommaseo, Silvio Pellico e Pietro Buratti, nel 1814 istaurarono contro gli oppressori una vera e propria rivoluzione armata. Purtroppo, la tanto agognata indipendenza durò ben poco a causa della quasi immediata riconquista della città da parte degli occupanti. 

Ma la sua importanza storica non si limita a questi singoli eventi, se andiamo ancora più indietro con le lancette dell’orologio, possiamo scoprire che fu la sede di moltissime organizzazioni, tra le più importanti ricordiamo l’Inquisizione di Stato e la Gazzetta Veneta, il primo vero quotidiano urbano al mondo.

 

Personaggi illustri al Caffè Florian

Quando si parla del Caffè Florian è inevitabile pensare a tutti quei grandi artisti, tanto o poco conosciuti, che si sono seduti in questo locale. Fin dai suoi albori, vista la grande fama, il posto venne frequentato da un’infinità di grandissime personalità, tutte attirate dall’atmosfera unica del posto. Tra le più conosciute di tutte c’è sicuramente Carlo Goldoni, noto drammaturgo e filosofo che ha dato vita a commedie famose in tutto il mondo. Celebre è la sua opera Servitore di due padroni, magnifico testo teatrale che ha come protagonisti Arlecchino e Pantalone. Pochi sanno, però, che Goldoni era un grandissimo frequentatore del noto Caffè, infatti, fin dalla sua nascita, era solito soggiornare anche per giorni interi all’interno della Sala Orientale. 

Ma Goldoni non è l’unico autore letterario ad essere stato stregato dalla bellezza e dall’eleganza del Caffè Florian. Difatti, numerosi sono i grandi scrittori che hanno frequentato il posto, tra tutti spicca Ernest Hemingway, scrittore di fama mondiale e vincitore di un premio Nobel. E sarà proprio uno dei tavolini esterni del locale ad essere il luogo di stesura di una delle sue più grandi opere: il Vecchio e il mare.

 

I cambiamenti del Caffè Florian durante la storia

Il Caffè Florian vanta una storia di oltre 300 anni, moltissimi sono i cambiamenti che ha subito nel tempo e ancora di più sono i restauri a cui è stato sottoposto durante la sua vita. 

Inizialmente conosciuto come Alla Trionfale Venezia, il posto cambia nome durante la dominazione austriaca, per non incorrere nell’ira delle forze occupanti. La struttura rimane invariata fino al 1858 quando la guida del Caffè passa nelle mani di Vincenzo Porta e dei suoi collaboratori. Questi si rendono conto che l’edificio giace in una condizione precaria e scadente e decidono di metterci mano affidando i lavori al noto architetto Ludovico Cadorin. Questo, attua una serie di cambiamenti molto importanti per quanto riguarda l’arredamento interno. Per farlo affida a Battistuzzi il compito delle decorazioni pittoriche e a Dal Tedesco i rivestimenti lapidei. Moltissime sono le maestranze e le menti impiegate nella realizzazione della nuova struttura. 

Molto noto è lo stile Pompadour presente nella Sala Cinese e nella Sala Orientale, caratterizzato da una grande quantità di decorazioni in oro e dai colori molto accesi degli affreschi che decorano le pareti. 

Più complessi sono i restauri presenti nella Sala del Senato. Essi sono frutto di un ambizioso progetto pittorico portato avanti dall’artista Giacomo Casa, grande pittore del 1800, famoso per la grande nitidezza delle sue opere. Esse trattano principalmente le arti e le scienze, con delle raffigurazioni molto azzardate per l’epoca. In questa sala, inoltre, sono presenti moltissimi simboli massonici, molto usati nei dipinti ottocenteschi.

Alla fine del 1800 vengono aggiunte altre due stanze, la Sala delle Stagioni e la Sala degli Uomini Illustri, collocate ai lati della struttura. 

 

Il Caffè Florian, una vita in simbiosi con Venezia

È molto difficile cercare di spiegare il profondo rapporto di co-dipendenza che c’è tra il Caffè Florian e la città di Venezia. Ma se andiamo ad osservare più da vicino, possiamo capire perché questi due elementi vivono così in simbiosi l’uno con l’altro.

Ad esempio, il successo del locale dipende dall’incredibile paesaggio che Piazza San Marco e il campanile offrono. Non è da sottovalutare, infatti, il posto nel quale si trova. Pochi sono i locali che hanno la fortuna di affacciarsi in una piazza così bella e così unica come quella di Venezia. Ma non è forse vero che la bellezza di questa piazza dipende, anche, dalla presenza di moltissimi bar e locali storici, proprio come il Florian?

Questa simbiosi dimostra l’esistenza di un rapporto quasi magico tra un luogo e i posti che lo animano. E proprio come un mosaico è formato da tanti piccoli pezzi che insieme formano l’immagine complessiva, anche Venezia è formata da tanti piccoli luoghi, più o meno conosciuti, che presi unicamente possono dire ben poco, ma se presi e guardati nel complesso, formano un posto unico al mondo.

 

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Articolo di Paolo Callino

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