Nell’Alta Pianura Veronese sorge il comune di Bussolengo. Adagiato su una tenera piana, è sfiorato a nord dal fiume Adige e si affaccia a ovest sulle colline moreniche del Benaco.
Le origini di questo paese del Veneto, che oggi conta oltre 20.000 abitanti, risalgono all’età del bronzo. In seguito si insediarono i Paleoveneti, i Galli, poi ancora i Romani. Lungo il Basso Medioevo fu presieduto dalla signoria degli Olderico. Più avanti fu sottomesso alla Serenissima Repubblica di Venezia, e testimone di certuni conflitti delle guerre napoleoniche.
Importanti furono alla metà del Novecento i calzaturifici, come ancora oggi, ma artigianato e agricoltura rimangono le attività principali dei bussolenghesi. Intensa è la coltivazione del pesco, tanto da dare al comune veronese l’epiteto di “Terra delle pesche”.
Ricorrenze allettanti
Bussolengo si trova a pochi chilometri da luoghi molto apprezzati dal turismo, come il lago di Garda, la città di Verona, i Monti Lessini, le Terme Aquardens di Pescantina. Eppure la Terra delle pesche merita di essere una destinazione e non una semplice meta di passaggio o base di appoggio.
Un’atmosfera cosy e magica si diffonde in dicembre, con l’allestimento del villaggio di Natale, il primo in Italia. Come per incantesimo tutto si trasforma in un borgo medievale composto di mercatini al coperto con abbondanti leccornie e stand che mostrano l’artigianato locale. Non mancano costruzioni di ambienti come la casa di Babbo Natale, il Castello di Pan di Zenzero, il Bosco Incantato (ovviamente popolato dagli gnomi) e il Palazzo degli Schiaccianoci. Un teatro estremamente suggestivo e ridente per i bambini, dove possono trovare finanche una pista per il pattinaggio sul ghiaccio.
La Piazza XXVI Aprile ospita ricorrenze quali la settembrina Festa Siciliana, in cui sono offerte le ghiottonerie dell’isola Tricorno come il capuliato e la scaccia, e l’agostana Festa delle Pesche. A febbraio si apre l’antica Fiera di San Valentino, patrono di Bussolengo, che dura oltre un mese. Originariamente dedicata al bestiame, si trasformò successivamente in una grande mostra di autovetture e macchine agricole, con luna park, padiglioni enogastronomici e molto altro da scoprire.
Per concludere, un pittoresco mercato si svolge nel centro storico del paese ogni giovedì mattina. Se vi sfugge di mente basterà ricordare la strofa di un noto canto popolare della zona, la canzone del muratore.
[…]
Il mercoledì poi
mi casca giù il martello
e giusto per quello
non voglio lavorar
larallallà lallà
Il giovedì poi
l’è fiera a Bussolengo
io vado a ramengo
non voglio lavorar
larallallà lallà
Il venerdì poi
l’è giorno di dolore
l’è morto il Signore
non voglio lavorar
larallallà lallà
[…]
Una località animalista
Sul territorio di Bussolengo, da cui si adocchiano gli scenari della valle dell’Adige e della Valpolicella romanticizzati da pescheti e vigneti, prende posto un’oasi faunistica.
Nato come azienda agricola il parco Natura Viva divenne nel 1969 un’area che accoglie e tutela la fauna locale a rischio estinzione. Naturalmente il fine è di reintrodurre questi animali nel proprio habitat naturale. Con la creazione di uno zoo si è data ospitalità ad animali di paesi lontani, tra i quali l’alpaca, l’anaconda gigante, l’allocco degli Urali, il panda rosso, la tigre siberiana, e così di seguito. Un’altra sezione della riserva mostra gli animali estinti, a esempio i dinosauri.
Va menzionato che la Terra delle pesche gode di ottimi impianti sportivi, e dà la possibilità di realizzare escursioni boscherecce. Ci sono numerosi sentieri con ogni grado di difficoltà. In più in ottobre è organizzata la corsa podistica non competitiva della Scarpinada de San Crispin di circa 10 chilometri.
Lo spessore storico-culturale
In Piazza XXVI Aprile è situato il palazzo municipale risalente al XV secolo. In esso si può apprezzare un affresco cinquecentesco che ritrae la Madonna col Bambino benedicente, probabilmente opera di Francesco Morone.
Scenario di molti eventi cittadini privati e pubblici è Villa Spinola. Si tratta di una costruzione a tre piani del 1400 che si affaccia sul secondo fiume italiano per estensione, l’Adige. Unita all’edificio è un’antica torre colombara, ove i medievali allevavano colombi per diversi scopi.
Per non dimenticare i compaesani caduti nella Grande Guerra, i bussolenghesi hanno eretto un monumento su uno spiazzo panoramico degno di ammirazione.
Non si può non fare una visitina ad altri luoghi, come Villa Giusti Benati o la centrale idroelettrica.
Imperdibile è una gemma della civiltà romana, il capitello “De le quatro gambe”. Un tetrapilo la cui funzione non è stata ancora identificata. Potrebbe essere un arco onorario, se si pensa all’assai simile arco di Cáparra nel comune spagnolo di Oliva de Plasencia.
In Italia le chiese sono spesso affascinanti, nonché numerose. Una delle più antiche del borgo risale al XIII secolo, la Chiesa di Santa Maria Maggiore.
Del 1300 è invece la più significativa per il borgo, la Chiesa di San Valentino, presso il piazzale Vittorio Veneto. Uno scrigno che possiede parecchi manufatti pregiati, tra cui un sepolcro di legno cinquecentesco e affreschi in 6 sezioni illustranti la storia del santo, opera di alcuni membri della scuola giottesca. Vi si trova oltre al resto una scultura lignea che raffigura San Valentino.
Importante è la Chiesa di San Salvar, eretta al tempo del regno longobardo, che mostra un’antica tecnica di costruzione basata sull’utilizzo di sassi fluviali.
La Chiesa di Santa Maria Maggiore, ampliata nel 1900 in stile contemporaneo, sembra essere la chiesa principale per la propria posizione, come se il borgo la avvolga in un abbraccio.
Vi sono poi oltre 30 affreschi gotici e rinascimentali dedicati a svariati soggetti religiosi nella Chiesa di San Rocco, anch’essa edificata con i ciottoli dell’Adige.
Degne di attenzione sono anche la Chiesa di San Vito al Mantico, la Chiesa del Santuario della Madonna del Perpetuo Soccorso e la Chiesa del Corno.
Sapori antichi
In paese si incontrano agriturismi che brillantemente esprimono della zona del Garda la cucina e i prodotti tipici.
Caratteristici di Bussolengo sono la trippa in brodo o alla parmigiana, la zuppa di pesce di lago, gli gnocchi di spinaci, i canederli, i kiwi, le popolari pesche, al naturale o sciroppate. Il dolce tipico della tradizione è il cosiddetto bacio di San Valentino, fatto con le nocciole e un liquore meridionale.
Per gustare queste genuinità fatte in casa, e vivere l’intero comune, è possibile alloggiare in diverse imprese ricettive. Vi sono bed and breakfast che offrono svariate attività, tra le quali equitazione e gite in bicicletta, mettendo a disposizione anche piscine e giardini dove rilassarsi.
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Articolo di Giuliano Monteneri
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