
Gli influencer sono un nuovo fenomeno nato grazie alla diffusione del web e dei social media. Questi strumenti hanno dato modo a questi nuovi professionisti di propagare velocemente la propria voce e conquistare più seguaci possibili. Essi godono di molta credibilità verso il loro pubblico tanto da condizionarne le loro scelte d’acquisto e non solo. Alcuni, grazie ai loro profili social, hanno saputo conquistare una visibilità che un tempo era destinata solamente alle star dello sport o del grande schermo. Per questa ragione i brand giovanili destinano sempre più energie alla sponsorizzazione da parte degli influencer dei propri prodotti.
Chi sono gli influencer?
Potremmo definirli come una fusione tra il leader d’opinione e il testimonial. Come i leader d’opinione, essi godono di grande credibilità verso il proprio pubblico di riferimento. Anche il Governo Italiano ha sfruttato la loro notorietà contro la diffusione del Covid-19, chiedendo ai Ferragnez di postare contenuti per invitare i loro follower all’uso della mascherina. Un gesto molto criticato, ma che ha permesso una veicolazione rapidissima del messaggio sui social e poi sui mezzi di comunicazione di massa che hanno riportato la notizia.
Nella maggior parte dei casi gli influencer si specializzano nel creare contenuti su un argomento specifico del quale hanno un’ottima conoscenza. Così essi iniziano a diventare un punto di riferimento per coloro i quali condividono la stessa passione. Più l’influencer ha credibilità verso il suo pubblico di riferimento, più i suoi contenuti diventano virali raggiungendo sempre più utenti del web. La notorietà acquisita ha fatto sì che negli ultimi anni essi prendessero il posto dei testimonial tradizionali. Per il target dei giovanissimi nativi digitali he non si interessano ai media generalisti, gli influencer sono vere e proprie star. Queste generazioni filtrano attraverso i like i contenuti di loro interesse e si informano, interagiscono e approfondiscono proprio su queste piattaforme ciò che è di loro gradimento.
Le tipologie di influencer
Un bravo influencer deve essere capace di attirare più interesse possibile in modo da avere più seguaci sulle piattaforme. Chiaramente il numero di follower è molto importante, ma esso dipende anche dalla specificità dell’argomento trattato nei contenuti dei suoi canali. Non potranno mai essere paragonati i numeri di follower di due argomenti che in sé hanno un target di riferimento con numeri diversissimi. Nonostante questa premessa, il modo più diffuso per categorizzarli è proprio il numero dei loro seguaci. Questa suddivisione è stata fatta dall’istituto americano ANA (Association of National Advertisers) e si compone di:
- Micro influencer
- Macro influencer
- Mega influencer (sopra un milione di follower)
- Celebrity
Per l’ultimo gruppo, ovvero le Celebrity, dobbiamo specificare che è composto anche dai Social Broadcasters. Si tratta di personaggi già noti offline che hanno in seguito creato dei profili molto seguiti sui social media. Molto diversi sono quei personaggi che hanno costruito la propria reputazione online da zero sulla base delle proprie competenze su un argomento specifico e si definiscono Mass Influencer. Ma i social sono dei network e come tali generano relazioni ed è qui che entrano in gioco i Potential Influencer. Sono soggetti che hanno un forte potere comunicativo e aggregativo all’interno dei loro contatti. Hanno un forte potenziale persuasivo e non sono ancora degli influencer.
L’influencer marketing: come si struttura la collaborazione con il brand
Per i brand farsi pubblicità attraverso gli influencer rappresenta un’occasione d’oro. Il loro pubblico è già targettizzato e quindi potenzialmente più interessato al prodotto. Ecco perché in alcuni casi una sponsorizzazione frutta più di uno spazio pubblicitario. L’azienda sfrutta l’autorevolezza che l’influencer ha guadagnato in quel determinato campo nei confronti dei suoi seguaci. Esso infatti nella sponsorizzazione di un brand o prodotto mette in gioco la sua credibilità. Proprio per questa ragione, la pubblicità che fa non è tradizionale, ma consiste nel recensire il prodotto. La star del web infatti parla di un determinato prodotto con diversi strumenti che possono essere: recensione sul proprio sito o blog, il video o la foto sui canali social e il video tutorial. Quest’ultimo strumento di comunicazione è molto utilizzato. Si tratta di video dove è la star del web stessa a utilizzare il prodotto in diretta e a spiegarne le caratteristiche.
Budget
Qualsiasi sia la forma con la quale si decide di parlare di un prodotto, deve essere quello giusto per creare traffico su di esso. Le aziende scelgono gli influencer a seconda dello scopo che vogliono raggiungere e al budget a loro disposizione. Le celebrity e i mega influencer hanno dei prezzi accessibili solamente alle aziende con grandi capitali e i rapporti con loro vengono direttamente gestiti dalle agenzie di influencer marketing. Esistono anche delle piattaforme di influencer marketing dove le aziende possono proporre progetti di sponsorizzazione e gli influencer interessati possono contattarle.
Metodi di pagamento
Nella scelta degli influencer da contattare, un brand deve tener conto che una community più piccola è composta unicamente da un pubblico target, quindi con una percentuale di tasso di conversione più alto. Sono diversi i metodi con i quali le aziende pagano gli influencer. Il metodo di pagamento viene concordato nel momento della presentazione del piano di sponsorizzazione. Si può pattuire un pagamento legato al numero di post, al numero di visualizzazioni o per clic. Altre volte invece si tratta di una commissione sulla vendita online di un prodotto perché è stato inserito il codice promozionale della campagna dell’influencer.
Università per influencer
Figure come la nostrana Chiara Ferragni hanno reso nota questa professione facendo nascere in molti il desiderio di diventare influencer. Si tratta di un lavoro che ha innegabili punti di fascino, primi tra tutti la libertà di lavorare dove e quando si vuole trattando delle proprie passioni. Una nota università privata ha istituito un corso di laurea triennale che dovrebbe formare gli influencer del domani. Nel 2019 è stato fondato il primo corso di laurea triennale in scienze della comunicazione con indirizzo influencer dall’università telematica E-Campus, che certamente permetterà all’aspirante star del web di avere delle basi accademiche sulle quali costruire la propria notorietà.
Come diventare un influencer e fare personal branding
Nonostante le premesse del corso bisogna ricordare che la maggior parte degli influencer più importanti hanno intrapreso questa carriera da autodidatti. Alla base della costruzione dei grossi nomi del web c’è un forte carisma innato. Questo non significa che non è necessario seguire delle indicazioni tecniche per conquistare e mantenere i propri seguaci. Bisogna seguire un calendario editoriale e creare contenuti inediti capaci di attirare l’attenzione, scegliendo anche i giorni e gli orari migliori per la pubblicazione del contenuto. Il suo fine deve essere creare engagement con il proprio pubblico.
L’influencer deve essere sempre informato sulle novità del proprio settore, ma anche sui trend topic del web e sugli hashtag virali. Dal punto di vista tecnico non guastano delle nozioni, anche base, di web marketing, social media marketing, ottimizzazione SEO e di editing fotografico. Oltre ad un’analisi preliminare di ciò che vale la pena postare, è consigliabile utilizzare vari tool per verificare e analizzare l’andamento dei propri contenuti anche una volta pubblicati.
Per intraprendere questa carriera sicuramente ci vuole dedizione, impegno e un pizzico di fortuna, ma può dare grandi soddisfazioni una volta raggiunta la vetta.
Cosa pensi di questo nuovo modo di comunicare e fare business? Facci sapere cosa ne pensi degli influencer!
Articolo di Diletta D’Agostaro