I percorsi legati al vino si stanno rivelando, sempre più spesso, al centro dell’organizzazione turistica del nostro paese.
La zona di Franciacorta, con le sue 116 cantine riconosciute a livello internazionale, si classifica tra i primi posti in fatto di produzione vitivinicola.
L’altopiano è racchiuso nella zona del bresciano ed è situato all’estremità meridionale del Lago di Iseo, in Lombardia. Grazie alla sua fama enogastronomica,
la regione è luogo d’attrazione per tutti quei viaggiatori che scelgono di sperimentarsi, ogni anno, alla ricerca di vecchie e nuove “strade del vino” da gustare in buona compagnia.
Quali cantine visitare in Franciacorta?
In Italia sono presenti oltre 150 strade del vino.
Queste vie contribuiscono alla crescita del turismo locale in varie zone della penisola e consistono in percorsi pubblicizzati con cartelli o tramite sito web, i quali sottoscrivono cantine o aziende agricole aperte al pubblico.
Il cliente è accompagnato all’interno di un itinerario alla scoperta dei territori vinicoli, partecipando alla produzione e degustando le varie offerte proposte dalla società. Questo sistema integrato di percorsi turistici si snoda attraversando vigneti, aziende, enoteche e cantine locali, fianco a fianco ad esperti del settore.
Franciacorta, con tutte le curiosità ed i suoi segreti più profondi, si rivela una zona particolarmente fertile per quanto riguarda l’offerta vinicola. Tuttavia, in questa regione, l’ampiezza del settore potrebbe far sorgere una domanda spontanea al viaggiatore interessato: quali cantine visitare?
In risposta a questo interrogativo, ecco una selezione raffinata delle migliori cantine e aziende agricole da non lasciarsi assolutamente scappare quando si decide di fare un salto nella zona del bresciano.
1. Ferghettina: “un’esperienza che coinvolge tutti i sensi”
A soli trenta chilometri da Brescia, l’Azienda Ferghettina di Roberto Gatti ricopre una superficie di ben 6mila metri quadrati. Il percorso offerto dalla società permette ai visitatori di avventurarsi nei luoghi della pressatura e della fermentazione dei mosti, fino alle ultime fasi della produzione. La degustazione finale avviene in un grande salone, dove è possibile assaggiare i prodotti ultimati, la cui qualità ha permesso all’azienda di ottenere i quattro grappoli d’oro dell’AIS (Associazione Italiana Sommelier).
2. Castel Faglia: l’eccellenza di Franciacorta
Dominata dal verde dell’edera e dai vigneti, Castel Faglia offre ai turisti non solo le delizie della produzione lombarda, ma anche le bellezze più recondite del territorio bresciano.
All’interno di un panorama ricco di boschi e campi coltivati, l’azienda si staglia a 300 metri d’altitudine in una proprietà che raggiunge i 17 ettari di grandezza. Il castello, ispiratore del nome della società, si trova al centro del percorso proposto e dall’alto della collina si fa promotore di qualità e tradizione. Al suo interno avrai la possibilità di assaggiare vini dalla fama incontrastata come il Franciacorta Millesimato o la Cuvée Brut, che fonde insieme – in un perfetto mix di sapori – Chardonnay, Pinot Bianco e Pinot Nero.
3. Cantina Barone Pizzini: una forza della natura
La Barone Pizzini non è un’azienda come tutte le altre.
La sua impronta naturalistica rende la società un’avanguardia all’interno del settore vitivinicolo. Prima produttrice del Franciacorta biologico, l’azienda si pone al primo posto in fatto di sostenibilità alimentare ed ideologia green. A distanza di 50 anni dalla sua prima produzione (era il 1971), la Barone Pizzini è considerata ancora oggi una delle migliori produttrici di vino a livello internazionale. Prenotando un tour presso questa azienda, verrai trasportato in un’esperienza unica nel suo genere, avventurandoti in un ambiente costruito seguendo le regole della bioedilizia.
4. Fratelli Berlucchi: la culla del primo Franciacorta
Nel 1961 l’azienda dei Fratelli Berlucchi siglava il primo Franciacorta di sempre. Visitare le sue cantine significa immergersi alle origini di questo prodotto alimentare, assaporando con un calice in mano le prelibatezze dell’altopiano. Seguendo un itinerario che va “dalla preparazione alla bottiglia”, alla fine del tour sarà possibile scegliere tra tre diversi percorsi di degustazione: I classici, I preziosi, Gli esclusivi.
Quale provare? A te la scelta.
5. Contadi Castaldi: un nome, una storia
Nonostante si tratti di un’azienda relativamente giovane (1987), la Contadi Castaldi ha raggiunto in pochi anni le vette nella produzione del Franciacorta.
Il curioso nome ricalca la storia antica della regione. Ai tempi del Medioevo, per contadi si intendeva quei piccoli territori conosciuti per la produzione agricola d’eccellenza, mentre per castaldi i signori a cui quelle terre venivano affidate. Grazie ad una notevole opera di ristrutturazione, l’azienda ha trasformato l’antica Fornace Biasca nell’edificio a cui è possibile accedere tramite visita. Il percorso interno è disegnato seguendo gli ambienti principali della cantina, fino ad arrivare all’antica torre dove è possibile godere di uno splendido panorama al sapore di bollicine!
6. Bersi Serlini: dove il Franciacorta prende vita
Due cantine. Visite notturne guidate. Degustazione bendati.
Il viaggio tra le bottiglie dell’azienda Bersi Serlini è più di una semplice passeggiata. Produttrice di Franciacorta da ben tre generazioni, la famiglia tiene ancora alta la sua fama grazie ad uno sguardo meticoloso al dettaglio e ad una forza critica che fa la differenza. Situata a Provaglio d’Iseo, la struttura offre un percorso completo di degustazione con tanto di ristorante all’interno dell’edificio. Scopri i migliori abbinamenti che danno al Franciacorta Bersi Serlini un sapore unico.
7. Majolini: dove “gusto, finezza e arte” si incontrano
Le cantine Majolini, con i loro trent’anni di esperienza, raccontano una storia di rapida ascesa all’interno del settore vitivinicolo. Sorta nei pressi dell’antico borgo Ome, la società si è fatta promotrice di prodotti selezionati in tutto il mondo: come il Franciacorta Blanc De Noirs o il Franciacorta Pas Dosé Aligi Sassu. Il particolare microclima dove sorgono le piantagioni Majolini permette all’uva di preservare la qualità anche dopo le fasi della raccolta, donando ai vini dell’azienda un sapore caratteristico ed unico.
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