Franciacorta cosa visitare e cosa degustare - Scopriamolo assieme ad Oj Eventi

Franciacorta cosa visitare e cosa degustare

Franciacorta

Situata fra Brescia e il lago d’Iseo, la zona della Franciacorta è una delle località più gettonate dai turisti italiani e non. I numerosi vigneti ne caratterizzano il territorio prevalentemente collinare, ma le sue qualità non si limitano alla tradizione enogastronomica. Fra monasteri, chiese, abbazie, ville e castelli d’epoca medievale il patrimonio architettonico antico non manca certo a queste terre immerse nella natura.

Perché il nome Franciacorta?

L’origine del nome “Franciacorta” è raccontato in varie leggende locali, senza però la certezza della sua esatta formazione. Per alcuni il nome deriverebbe da “a curt de franc”, simboleggiando la povertà degli abitanti del territorio. Per altri l’origine sarebbe da ricercare in  “qui la Francia sarà corta”, grido che avrebbe guidato l’insurrezione popolare del 1265 contro le violenze del re di Francia Carlo D’Angiò. Quello che sappiamo con certezza è che il toponimo “Franzacurta” comparve per la prima volta nel 1227 in un’ordinanza degli statuti di Brescia. L’ipotesi più accreditata vede la nascita di questo nome dall’unione delle parole latine “francae” e “curtae”, rispettivamente “libertà” e “monastero”. E in questo caso il nome è assolutamente azzeccato. La natura che pervade il territorio unita alle architetture medievali restituisce benissimo l’idea di libertà con la bellezza dei monasteri antichi.

Dove fare una bella passeggiata?

Torbiere del Sebino

Torbiere del Sebino

Per chiunque volesse godersi al massimo le ricchezze naturali di questi luoghi, la riserva naturale delle Torbiere del Sebino rappresenta una tappa obbligata. Le Torbiere si trovano al limite della Franciacorta, nel comune di Provaglio D’Iseo. L’oasi, rinomata per la sua biodiversità presenta una varietà habitat, specie rare o in via di estinzione. La riserva che all’apparenza potrebbe sembrare un lago, consiste in una serie di grandi vasche d’acqua. Ci sono vari percorsi e sentieri percorribili per visitarla e il giro completo della riserva si attesta sulle due ore di camminata. D’estate poi, nel periodo fra maggio e settembre, gli specchi d’acqua sono ricoperti di ninfee in fioritura. Tra passerelle di legno, sentieri silenziosi e numerosi uccelli migratori, lo spettacolo è assolutamente da non perdere.

Cosa c’è da visitare in Franciacorta?

Sempre nella stessa area, poco distante dalla riserva delle Torbiere, si trova il Monastero di San Pietro in Lamosa. Questo piccolo monastero, nasce nel 1083 sopra un antico tempio pagano grazie ai monaci benedettini arrivati da Cluny. Costantemente ampliato nel tempo, viene ceduto nel 1700 a una famiglia aristocratica locale. Solo nel 1983 la famiglia lo cede a sua volta al comune di Provaglio D’iseo per darlo in usufrutto ai suoi cittadini. Ed è proprio dal 1983 che sono iniziati i lavori di restauro che oggi ci permettono di ammirarlo nella sua interezza. Nell’edificio possiamo trovare tracce di tutte le epoche storiche e artistiche fino al 1600. Reperti di epoca romana, longobarda, carolingia, senza contare le aggiunte architettoniche romaniche, gotiche, rinascimentali e barocche. Oltre alla sua storia e i suoi affreschi, grazie alla sua posizione rialzata, il monastero regala una splendida vista sul territorio. Infatti, viene spesso scelto come sede di eventi culturali e musicali.

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L’abbazia benedettina

Un altro luogo da visitare assolutamente se passate per la Franciacorta è l’abbazia benedettina di San Nicola, a Rodengo Saiano. Fondata verso l’anno 1000 dai cluniacensi, fa parte di uno dei più importanti complessi monastici d’Italia. Conserva ancora oggi opere di Romanino, Moretto ed altri pittori del primo rinascimento bresciano. L’abbazia prosperò grazie agli Olivetani, diventando di proprietà del demanio dello stato per diversi secoli prima di tornare in uso ai religiosi nel 1969. Occasione che ha segnato l’inizio di un importante restauro che ha riportato la chiesa agli antichi splendori. Gli amanti dell’arte non possono perdersi una visita al refettorio, passando per i chiostri e le bellezze della galleria monumentale.

Come si mangia in Franciacorta?

La gastronomia della Franciacorta è molto particolare, si tratta di una cucina che affianca la tradizione contadina delle carni dell’entroterra a quella del pesce di lago. Le osterie e le trattorie hanno saputo mantenere nel tempo piatti semplici, tipici e dal carattere fortemente legato alla produzione locale. Nella dieta del luogo troverete sempre la polenta di mais, spesso servita con carne, pesce o formaggio, sia pasticciata, tagliata a fette, fritta o grigliata. La pasta viene cucinata soprattutto sotto forma di ravioli ripieni, noti nella zona come “casoncelli”.

Del lago d’Iseo potremo assaporare il pesce persico, i missoltini e la tinca: specialità che viene farcita, cotta al forno e servita con polenta. I pesci più piccoli come gli agoni, vengono fatti essiccare al sole per essere conservati poi sott’olio d’oliva. I funghi porcini e cantarelli vengono spesso impiegati nelle fritture, nei risotti, nella pasta e negli stufati. La carne di manzo, importantissima nella dieta locale, si può consumare nel piatto tradizionale del manzo all’olio. Prima di passare al vino, è necessario parlare di uno dei piatti più caratteristici della zona: lo spiedo. Composto da carne di maiale e altri animali da cortile, insieme agli uccellini che ne danno il tipico sapore, è il pasto conviviale per eccellenza.

Cosa si beve in Franciacorta?

Vino

Vino

Non si può passare per la Franciacorta senza visitare una delle sue 116 cantine associate al consorzio della strada del vino. Il Franciacorta è stato il primo spumante italiano ad ottenere nel 1995, la denominazione di origine controllata e garantita. Oggi questa dicitura è sparita, e rimane solo Franciacorta. Un unico termine che definisce il territorio, il metodo di produzione e il vino prodotto dalle cantine del consorzio. Ogni cantina da la possibilità di visitarla e di concludere il tour con una degustazione. Sebbene possano essere considerate simili, presentano tutte delle peculiarità tecniche e un modo proprio di intendere il vino. Il Franciacorta DOCG è prodotto in diverse tipologie, come nelle varianti Pas Dosè, Extra Brut, Brut Satèn, Extra Dry, Sec, tutte accomunate dal perlage finissimo e dal colore paglierino. Terre di Franciacorta DOC bianco e rosso per chi preferisce vini più tranquilli. Se cercate un’occasione per visitare queste terre, potreste farlo durante il Festival Franciacorta in Cantina, che si tiene ogni anno verso l’inizio di settembre. 62 cantine sfruttano l’evento per aprire al pubblico e proporre degustazioni di ogni tipo. Per gli amanti delle enoteche, delle cantine e del vino, la Franciacorta è un vero e proprio paradiso!

Paesaggi incantevoli, cucina tradizionale, arte in ogni dove e una vastissima scelta di vini. Non riuscirai più a intendere una vacanza in altro modo. La Franciacorta chiede solo di essere assaporata.

E tu sei mai stato in Franciacorta? Cosa ti ha colpito di più? Faccelo sapere nei commenti!

Articolo di Daniele Barbisoni

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