
Foro Romano: il cuore pulsante dell’Antica Roma
Foro Romano – Includendo l’area racchiusa tra il Palatino, il Campidoglio, Via dei Fori Imperiali e il Colosseo, costituisce il complesso archeologico più grande ed importante al mondo. Camminando tra i suoi reperti ti sentirai trasportato in un’altra epoca e vivrai un’esperienza indimenticabile. Andiamo a scoprire insieme un po’ di storia e alcuni dei monumenti del Foro Romano!
Significato del nome
Originariamente con la parola forum si intendeva lo spazio intorno ad una casa o ad una tomba. Con il tempo il suo significato mutò fino a definire l’area che ospitava il clou della vita pubblica di un centro abitato. Non a caso all’interno dei Fori si svolgevano attività politiche, amministrative ed economiche. È qui che i cittadini si recavano per partecipare o assistere agli avvenimenti che riguardavano la propria comunità.
Un po’ di storia
La valle dove sorge il Foro Romano inizialmente era paludosa ed era sfruttata come necropoli. Nel 600 a.C. il re Tarquinio Prisco la bonificò per costruire la Cloaca Maxima pavimentandola in tufo. Nacque così una zona dove si svolgeva il mercato, poi le botteghe venero spostate più in periferia e sostituite da basiliche in cui ci si poteva riunire al coperto. È interessante notare che sulle scalinate di alcune chiese siano state anche ritrovate incisioni delle tabulae lusiorae, ossia tavole da gioco per dadi e biglie a cui era solito giocare il popolino romano.
Ad oggi tutta l’area non corrisponde ad un solo foro, ma è un insieme di diversi Fori fatti costruire dai diversi imperatori tra cui Augusto e Traiano. Nel corso del tempo si andarono arricchendo di molti monumenti prestigiosi, vediamo quali sono i più importanti:
. La Curia
La Curia era il luogo di riunione del Senato. La prima fu eretta dal terzo re di Roma Tullio Ostilio, poi distrutta da un incendio e quindi fatta ricostruire dalla famiglia Silla. Giulio Cesare la fece abbattere per edificarne una più grande: la Cura Iulia conservatasi fino ad oggi nonostante alcune doverose ricostruzioni in seguito ad incendi.
Il 15 marzo del 44 a.C. Cesare fu assassinato nel corso di una riunione del Senato che si svolgeva proprio nella Curia. Datosi che l’edificio solitamente usato era in ristrutturazione, le sedute avvenivano nella curia di Pompeo. All’interno del Foro fu però costruito un tempio in ricordo di Cesare, dotato di Altare dove svolgere i sacrifici in suo onore. Pensa che ancora oggi c’è chi porta dei fiori sui resti del tempio per commemorare il dittatore romano!
. La Tribuna di Rostri
La Tribuna dei Rostri era quel luogo da cui gli oratori parlavano alla folla nel corso dei comizi. È stato quindi un edificio fondamentale della vita politica della Repubblica romana. Qui il popolo assistette al discorso dei fratelli Gracchi ma fu anche il luogo in cui venivano appese le teste dei condannati a morte per motivi politici. Persino la testa di Cicerone fu esposta lì!
. Gli Archi di trionfo
Gli archi di trionfo sono monumenti caratteristici romani. I latini credevano che dopo aver vinto una battaglia l’esercito e il proprio generale dovessero purificarsi prima di rientrare nella città di Roma, considerata sacra. Proprio per questo avevano l’obbligo di passare sotto l’Arco di Trionfo.
Ma durante l’Impero le tradizioni cambiarono e l’unico a poter attraversare l‘arco era l’imperatore. Nel Foro Romano ce ne sono tre ancora intatti e di grandissima importanza: quello di Settimio Severo, quello di Tito e quello di Costantino. L’Arco di Trionfo di Settimio Severo, composto da 3 arcate, fu eretto tra il 202 e il 203 d.C. e dedicato dal Senato all’imperatore Settimio Severo e ai suoi due figli con il fine di celebrare la vittoria sui Parti. L’Arco di Tito risale invece al I secolo ed è stato eretto a memoria della guerra giudaica portata avanti e vinta proprio da Tito. A pochissimi passi dal Colosseo si erge infine l’Arco di Costantino che commemora la vittoria dell’imperatore Costantino I contro Massenzio nel corso della battaglia di Ponte Milvio.
. La Colonna di Foca
Questa colonna con capitello in stile corinzio fu eretta nel 608 d.C. dal Senato in onore dell’imperatore bizantino Foca. Non si sa cosa spinse il Senato a questa decisione, ma tant’è che successivamente il sovrano fu ucciso in modo particolarmente cruento. Questo è l’ultimo monumento posto nel Foro Romano e resta un grande riferimento al suo interno. Si erge nel suo splendore in mezzo alle rovine.
. Decadimento del Foro
Le invasioni barbariche e il successivo crollo dell’Impero Romano d’Occidente fecero sì che il Foro Romano venisse abbandonato con conseguente deterioramento dei suoi edifici. Nel 1804 un grandissimo incendio peggiorò ulteriormente la situazione portando il tutto alla piena rovina. Alcuni monumenti si salvarono perché convertiti in chiese, come nel caso della Cura Iulia ora Chiesa di Santo Adriano. Nel Rinascimento poi il marmo e la pietra in buone condizioni vennero razziati per costruire altri monumenti. Nel 1700 ormai quello che era stato un luogo di fervida vita cittadina era ridotto ad un campo di pascolo per il bestiame. Ma all’inizio del 1800 ebbero inizio gli scavi archeologici che da quel momento non si sono più interrotti. A tutt’oggi gli archeologi lavorano intensamente continuando a rinvenire nuovi reperti.
Il Foro Romano è una delle attrazioni più maestose e suggestive di Roma. Impossibile passarci senza rimanere ammaliati da quei resti così pregni di storia e cultura. Cosa aspetti per visitarli ed essere trasportato in un’altra epoca?
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Articolo di Alice Mariti
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