Finale Emilia: cosa vedere e cosa fare - Oj Eventi

Finale Emilia: cosa vedere e cosa fare

Se siete alla ricerca di un posto che sia in grado di raccontarvi una storia mentre passeggiate tra le sue vie e visitate i suoi monumenti, Finale Emilia potrebbe essere il luogo adatto. Percorreremo sentieri che ci faranno rivivere i momenti salienti della storia di questa cittadina, ci mescoleremo alla gente del posto prendendo parte a feste tradizionali e visiteremo luoghi conosciuti a pochi.

Perché si chiama Finale Emilia?

Ci troviamo in Emilia-Romagna e il nome Finale Emilia sembra derivi dal fatto che la cittadina è da sempre terra di confine, l’ultimo per l’appunto, che separa il Modenese dal Bolognese e dal Ferrarese.

Nel passato separava il territorio dei Gonzaga da quello dei modenesi e successivamente quello degli Estensi da quelli di dominio papale. A proposito di questo, basta pensare a quando, nel 1598, Cesare d’Este, consapevole dell’arrivo del papa nel suo ducato, si rifugiò proprio qui a Finale Emilia.

Cosa visitare a Finale Emilia?

Rocca-Estense

Rocca-Estense

Il nostro percorso alla scoperta di Finale Emilia non può che iniziare dalla Rocca Estense, anche conosciuta come il Castello delle Rocche.

Siamo lungo l’antico corso del Naviglio e il castello davanti a noi è un vero e proprio gioiello della regione.

L’aspetto dell’edificio così come appare ai nostri occhi è frutto di numerosi interventi e rimaneggiamenti nel corso dei secoli.

Informandoci infatti, scopriamo che la costruzione del Castello delle Rocche ebbe inizio nel 1213 con lo scopo di difesa militare. La struttura difensiva serviva per controllare la navigazione fluviale e l’accesso alla città dal Po e da Ferrara.

In questo periodo oltre al mastio, nonché primo nucleo dell’attuale Rocca di Finale, fu fatta erigere anche la cosiddetta Torre dei Modenesi o dell’Orologio.

È nei primi anni del ‘400 che Nicolò III d’Este incarica l’architetto Bartolino Pioti da Novara, ad opera sua ricordiamo il celebre Castello Estense di Ferrara, di rafforzare la struttura riconoscendone l’importanza strategica.

Osservando l’esterno notiamo che il castello era circondato da un fossato su tre lati, mentre sul quarto il fiume veniva sfruttato per rafforzare la difesa della Rocca. Alzando gli occhi al cielo e scrutando bene, notiamo che sul mastio è posta a guardia, un’aquila in arenaria, simbolo di casa d’Este. Un’altra in terracotta era posizionata sulla torre che volge a sud-est, ora è conservata in un’ala del castello che è divenuta Museo Civico di Finale Emilia.

Tra il 1425 e il 1430 il castello è oggetto di altri interventi, non più finalizzati a fortificarlo ma per adibirlo a residenza signorile degli Estensi.

All’interno della Rocca finalese ammiriamo i preziosi affreschi dei vari artisti che hanno contribuito a rendere raffinate ed eleganti le sale interne della struttura. I dipinti spesso raffigurano stemmi, animali simbolici ed imprese araldiche.

I sotterranei sono oggi utilizzati per ospitare mostre e conferenze.

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Cosa fare a Finale Emilia?

Finale-Emilia

Finale-Emilia

Finalestense è una bellissima rievocazione popolare a cui assistere per immergersi davvero nella storia di Finale Emilia, un tempo chiamata “la piccola Venezia”. Non dimentichiamo infatti l’importanza fluviale che questa zona dell’Emilia aveva all’epoca.

La festa medievale che si ripete ogni anno in città, dura tre giornate e ci catapulta nel passato.

Le lancette dell’orologio tornano indietro e Finale ritorna quella di una volta.

Aggirandoci per le sue vie incontriamo Lords e Dame in appariscenti abiti ottocenteschi. Nelle piazze numerosi banchetti vendono prodotti e oggetti in perfetto stile medievale: vestiti cuciti a mano, manufatti antichi, armi e molto altro.

Nei vari locali camerieri e cuochi ci accolgono con le classiche divise che indossavano i locandieri dell’epoca e ci servono i sapori del posto in piatti, bicchieri e scodelle di terracotta. Tutto rigorosamente a tema!

Suono di tamburi e fisarmoniche fanno da sottofondo a sfilate e i membri delle diverse fazioni, o casate, si sfidano in giochi divertenti.

Il più importante è il Palio delle Cerchie, al quale partecipano più di 1000 finalesi divisi in 13 fazioni differenti.

Finalestense è senza dubbio una delle rievocazioni storiche più belle della regione. Musica, spettacoli, cucina e l’atmosfera della festa, ci fanno sentire come se fossimo dentro un romanzo.

Nei dintorni di Finale Emilia

Poco lontano da Finale Emilia, circa 20 minuti d’auto, si trova Cento.

Abbiamo lasciato la “piccola Venezia” per giungere in questa cittadina che chiamano la “piccola Bologna” e appena arriviamo nel suo centro storico ne capiamo il motivo. Cento è piena dei tipici portici che tanto caratterizzano il capoluogo della regione, seppure ci troviamo in provincia di Ferrara.

Cento anche se è una piccola località è ricca di storia, e anch’essa come Finale Emilia, ha il suo Castello della Rocca. Piccola chicca riguardo questo edificio: il suo attuale aspetto si deve a colui che poi diverrà papa Giulio II, che era un acerrimo nemico proprio degli Estensi.

Al contrario della Rocca Estense, questo castello aveva la sola funzione di carcere e repressione.

Poco distante, tenendo la destra, c’è il convento Madonna dei Cappuccini. Entriamo per ammirare il particolare dipinto che raffigura la Madonna con Bambino, attorno al quale ruotano leggende incredibili.

Dopo la visita al convento imbocchiamo Corso Guercino, nome dovuto al pittore di cui Cento è la città natale, per dirigerci in Piazza Guercino. Al centro si erge una statua in onore del pittore e a pochi passi si trova Casa Pannini, una dimora nobiliare nel quale il Guercino realizzò 140 affreschi. Per poter vedere parte di questi dipinti dobbiamo recarci alla Pinacoteca Civica.

Tappa imperdibile per concludere nel migliore dei modi la giornata, è il Giardino del Gigante. Questo parco, che ricorda un po’ il famoso Giardino dei Tarocchi e Parc Guell a Barcellona, è ispirato ad un racconto scritto da una bambina di Cento.

A Finale Emilia ci siamo ritrovati all’interno di un romanzo storico, qui siamo all’interno di una fiaba che vede come protagonista un gigante, il quale ha fatto della natura circostante il suo castello.

Siamo giunti al termine di questo percorso, città ancora poco conosciute come Finale Emilia o Cento sono in grado di stupire ed è nostra intenzione farvele conoscere tutte.

Bobbio, Reggio Emilia, il Lago Santo Modenese, Dozza, per citarne alcuni.

La regione emiliana è ricca di borghi incantevoli, paesaggi immersi nella natura e città meravigliose.

Conoscevi questi meravigliosi luoghi dell’Emilia-Romagna? Vorresti scoprirne altri? Faccelo scoprire nei commenti!

Articolo di Katia Incerti

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