
Dozza è una vera e propria gemma preziosa incastonata nel cuore dell’Emilia Romagna. Un borgo medievale tra i più belli d’Italia le cui bellezze parlano da sé. Il borgo di Dozza è diventato famoso anche per i murales che ricoprono i muri delle case, e nonostante le dimensioni ridotte, è una di quelle tappe obbligatorie da realizzare se si ama l’arte, la storia e la cultura.
Dove si trova Dozza
Il piccolo borgo di Dozza, conosciuta anche come Dozza Imolese, si trova in Emilia Romagna, e dista appena 6 km da Imola. Il centro storico del borgo medievale è situato su una collina con la vista rivolta sulla valle che ospita il fiume Sellustra.
Il Borgo dei Murales
Negli anni Dozza è diventata nota come Borgo dei Murales. Il perché è presto detto. Chiunque visiti questo splendido borgo si ritroverà davanti ai propri occhi la risposta al perché di questo ben meritato appellativo. La particolarità di questo borgo è che i muri delle case, le strade e le piazze sono adornate da splendidi murales, quasi duecento, realizzati da prestigiosi artisti di arte contemporanea. Ogni scorcio, insomma, è un vero e proprio quadro che rende il borgo un museo all’aria aperta. Ecco i più famosi.
- L’Angelo di Dozza, dipinto da Giuliana Bonazza
- Il Tesoro dell’Ora, dipinto da Marcello Jori
- Koncept Dozza (il francobollo), dipinto da Michal Strjecek
- Il Drago, dipinto da Paolo Barbieri
Dozza, tra murales, storia e cultura: ecco cosa vedere
Visitare il borgo di Dozza è un’esperienza davvero suggestiva. Non solo per la presenza dei murales ma anche grazie ad eventi culturali ad essi legati e alla presenza della maestosa Rocca di Dozza. Ma ora scopriamo nel dettaglio cosa vedere in uno dei borghi più belli d’Italia.
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La Biennale del Muro Dipinto
La Biennale del Muro Dipinto è una manifestazione culturale che rinnova costantemente l’immagine di Dozza e l’amore per l’arte che questo luogo conserva nel cuore. La prima edizione di questo evento si svolse nel giugno del 1960 su intuizione di Tomaso Seragnoli. Nel 2003 è stata successivamente costituita anche la Fondazione Dozza città d’arte, con l’obiettivo di supportare le attività culturali ed artistiche di cui la Biennale è stata pioniera. Il Muro Dipinto, anno dopo anno, ha arricchito il volto che oggi si conosce di questo borgo, trasformandolo in una galleria a cielo aperto.
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Fantastika, la Biennale di Illustrazione
Un altro evento per cui vale la pena visitare Dozza è la Biennale di Illustrazione che prende il nome di Fantastika. Questa manifestazione ha per oggetto l’arte fantasy ed è nata da un’idea del direttore artistico Ivan Cavini. Le facciate delle abitazioni del centro storico di Dozza sono diventate delle tele su cui gli artisti nel corso degli anni hanno riprodotto non solo soggetti pertinenti alle peculiarità dell’ambiente in cui sorge il borgo, ma anche appunto soggetti fantastici, i cui colori fanno da cornice anche alle finestre, ai portoni ed agli ingressi delle piccole botteghe artigiane.
La Rocca di Dozza, un pezzo di storia tra arte e cultura
Tra i colori dei murales del borgo emiliano, si trova un luogo che permette ai visitatori di fare un tuffo nel passato fino all’epoca medievale. Si tratta di Rocca Malvezzi-Campeggi, anche conosciuta come Rocca Sforzesca di Dozza, un castello risalente al medioevo, più precisamente al XIII secolo. La Rocca fu costruita intorno al 1250 dal Comune di Dozza ma durante il medioevo la sua posizione strategica la rese oggetto di contese tra guelfi e ghibellini.
Dopo diversi anni di modifiche, ampliamenti e distruzioni, fu Caterina Sforza a darle l’attuale aspetto. Trasformandola in una vera e propria fortezza, facendo costruire i possenti torrioni arrotondati ed il profondo fossato. Nel XVI secolo, la Rocca torna sotto il controllo della Chiesa e passò nelle mani delle famiglie Malvezzi e Campeggi le quali si unirono e continuarono ad abitare al suo interno fino al 1960.
Per accedervi è necessario attraversare un ponte levatoio che permette ai visitatori di superare il fossato colmo d’acqua esattamente come avveniva un tempo. La bellezza e la suggestione di questo castello, l’ha reso molto richiesto anche per l’organizzazione di eventi di vario genere. Inoltre all’interno della Rocca vengono organizzate molte attività didattiche.
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L’Enoteca Regionale di Dozza
All’interno delle mura della Rocca di Dozza, si trova la sede dell’Enoteca Regionale Emilia Romagna. Questa associazione è nata nel 1970 con l’obiettivo ed il desiderio di valorizzare il patrimonio vinicolo della regione emiliana. Sono più di 200 i membri di questa associazione, tra cui produttori, pubblici e privati, di vino, aceto balsamico e distillati.
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Il sentiero del Vino
Tra le iniziative atte a promuovere l’attività dell’Enoteca Regionale di Dozza, c’è Il Sentiero del Vino. Un’escursione che si può effettuare durante tutto l’anno. Passeggiando tra vigneti e cantine lungo un percorso complessivo lungo circa 6,5 chilometri, potrai visitare da vicino le viti, ammirare il verde delle colline romagnole, sederti a degustare i vini delle quattro cantine presenti lungo il tragitto. Questa passeggiata ti permetterà di scoprire anche degli scorci paesaggistici bellissimi. È un percorso adatto a tutti, l’importante è avere le scarpe giuste.
Le chiese di San Lorenzo Diacono e Martire e dell’Assunzione di Maria Vergine
Camminando in via XX settembre potrete notare questa chiesa di origine medievale. Costruita probabilmente intorno al 1400, che conserva alcune importanti opere fra cui una Madonna con Bambino di Marco Palmezzano. Dalla chiesa è possibile inoltre accedere al Museo Parrocchiale di Arte Sacra “Don Paolo”, dove sono esposte diverse targhe devozionali.
Situata in località Piscerano, la Chiesa di San Lorenza Diacono e Martire è immersa nel verde incontaminato. La struttura, secondo alcuni documenti, potrebbe avere oltre mille anni. Come testimonierebbe un atto del 1019. Entrandovi potrete ammirare una raffigurazione di Sant’Anna con Maria Bambina attribuibile alla scuola Carracci e la Madonna con il Bambino di San Giovannino che, nello stile pittorico, rievoca le tecniche di Raffaello.
A Dozza, l’arte si fa paesaggio urbano ed arreda i muri delle case, le strade e le piazze, inondando di luce e stili differenti ogni angolo ed aprendosi a squarci di colori improvvisi. Si respira l’arte a Dozza cosi come la storia, cuore pulsante di un o dei borghi più belli d’Italia. Un vero e proprio museo a cielo aperto che rappresenta un’imprescindibile luogo da visitare per scoprire cosa la nostra Italia può regalare.
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Articolo di Luca Salera