Domus Aurea, una reggia ricca di meraviglie - Oj Eventi

Domus Aurea, una reggia ricca di meraviglie

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La Domus Aurea venne edificata per volere dell’imperatore Nerone, in seguito al devastante incendio del 64 d.C. che distrusse gran parte del centro di Roma. L’imperatore, infatti, voleva una nuova e sfarzosa residenza e la chiamò così anche a causa della sua grandiosità. Si dice anche che Nerone, dopo l’inaugurazione del palazzo, visitando le diverse stanze abbia detto: “Adesso si che posso iniziare a vivere come un essere umano!”

Lo sfarzo dei ricchi ornamenti

Il progetto della Domus Aurea apparteneva agli architetti Severo e Celere, mentre le decorazioni sono del pittore Fabullo. Era costituita da una serie di edifici separati da giardini, vigne e boschi in cui giravano animali domestici e selvatici. Vi era anche un lago artificiale. Le costruzioni principali del palazzo si trovavano sul Palatino e sul Colle Oppio, ed erano famosi per le splendide decorazioni di stucchi, marmi, pitture ma anche oro e pietre preziose. I soffitti erano decorati da enormi lastroni di avorio con delle aperture per far piovere dal cielo dei fiori.

Il complesso comprendeva anche bagni con acqua sulfurea e un enorme vestibolo con al centro la statua colossale di Nerone nelle vesti del dio Sole. Vi erano anche diverse sale banchetti, tra cui la famosa coenatio rotunda, la Sala Ottagonale, che ruotava su sé stessa in continuazione, grazie a un meccanismo azionato da schiavi. 

Altre sale, dai nomi suggestivi che richiamavano gli elementi pittorici decorativi, erano la sala della volta delle civette, per via dei motivi decorativi della volta, e la sala della volta nera. Infine, la famosa sala della volta dorata, che dà il nome a tutto il complesso, per via della sua sfarzosa decorazione a stucchi policromi. 

La distruzione della Domus Aurea e il temporaneo oblio 

Dopo la morte dell’imperatore, i suoi successori vollero cancellare ogni traccia di lui e del suo palazzo. Portarono via i lussuosi rivestimenti, le sculture, e riempirono di terra i saloni per utilizzarli come fondamenta di altri edifici. Una larga porzione della Domus Aurea fu distrutta per la costruzione delle Terme di Tito e, in seguito, delle Terme di Traiano. L’enorme lago venne drenato da Vespasiano e, al suo posto, fece erigere il suo famoso anfiteatro. Il Colosseo deve il suo nome alla statua colossale di Nerone, inizialmente posizionata proprio davanti all’anfiteatro.

Le uniche parti oggi visitabili sono quelle di colle Oppio. Si tratta di ambienti destinati a feste e banchetti rimasti sconosciuti sino al Rinascimento. Solo in quel periodo, dopo alcuni ritrovamenti fortuiti, artisti come Pinturicchio, Ghirlandaio, Raffaello e Giulio Romano visitarono quelle grotte sotterranee per copiarne i motivi decorativi a Castel Sant’Angelo, Palazzo Madama e nei Palazzi Vaticani.

Le preziose statue greche

Nel 1506, durante uno scavo, venne disseppellito il gruppo del Laocoonte, una delle opere scultoree più famose e pregiate dell’antichità. Altre statue famose rivenute nella Domus Aurea sono il Galata morente, il Galata suicida e la Venere callipigia. La presenza di queste statue all’interno della reggia non deve stupire. Nell’antichità, infatti, erano note le manie collezionistiche di Nerone, che aveva fatto razzie in tutta la Grecia per decorare i saloni del suo palazzo, vero e proprio museo di capolavori classici ed ellenistici

Negli anni, la Domus Aurea ha subito importanti ristrutturazioni e interventi. È rimasta chiusa al pubblico per anni, per poter intervenire sulla struttura e renderla stabile e sicura. Ancora oggi, è permesso visitare il palazzo solo con una visita guidata durante il weekend, proprio per permettere gli interventi di manutenzione. Dato che si tratta di una struttura sotterranea, continuano anche gli scavi per portare alla luce nuove porzioni della Domus Aurea, in modo da poterne ammirare la bellezza.

La Domus Aurea è uno degli esempi più significativi della maestosità dell’arte romana imperiale, che può ancora regalare meravigliose sorprese. Il suo pregio è stato riconosciuto quando, nel 1980, è stata dichiarata patrimonio dell’UNESCO.

E tu, hai mai visitato la Domus Aurea? Raccontaci la tua esperienza!

Articolo di Renata Tanda

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