Domenica 1 Marzo 2020 nei musei Mibac gratuiti milanesi (Mi) - Oj Eventi

Domenica 1 Marzo 2020 nei musei Mibac gratuiti milanesi (Mi)

musei milano

 

Ricordiamo che Oj eventi si occupa solamente di informazione turistica e vi invita sempre prima di partire a contattare la struttura di interesse (in caso di variaizione orari o chiusure straordinarie). Per tutti gli altri servizi (hotel, trasporti privati ecc ) siamo a completa disposizione.

Non bisogna prenotare per partecipare. Accertarsi sempre di contattare la struttura prima di mettersi in viaggio per evitare chiusure staordinarie.

Castello Sforzesco

Odio e amore per il Castello
Per secoli i Milanesi hanno considerato il Castello emblema di tirannide e dominio straniero. Più volte, in una lunga storia, i cittadini hanno tentato di attaccare e demolire l’odiato edificio. Solamente con l’Unità d’Italia, trasformandosi in un centro di cultura, il Castello è diventato caro ai Milanesi e simbolo della città.

La rocca viscontea “di Porta Giovia”
Galeazzo II Visconti, divenuto Signore della zona occidentale di Milano, costruisce, tra il 1360 e il 1370, una rocca a cavallo della cinta medievale, inglobando la pusterla di Porta Giovia o Zobia. Il successore Gian Galeazzo aggiunge alla costruzione, nel 1392, edifici per gli alloggiamenti delle truppe stipendiate. Le due parti della struttura sono separate dal fossato della cinta medievale, il cosiddetto fossato morto, e verranno collegate solo successivamente da Filippo Maria, l’ultimo dei Visconti. È proprio in questo periodo che il Castello, il più grande tra quelli edificati dai Visconti, di pianta quadrata di circa 180 metri di lato, munito di quattro torri anch’esse quadrate e di un ampio recinto, diventa residenza; i campi incolti sul lato nord-ovest si trasformano in un “zardinum” o “barcho”.

L’ultimo Signore della dinastia trascorre qui un’esistenza solitaria, confinandosi con la corte nell’immensa dimora in cui muore senza eredi legittimi. Lascia infatti una sola figlia, Bianca Maria, legittimata dall’Imperatore Sigismondo nel 1426 e andata in sposa nel 1441 al condottiero Francesco Sforza, chiamato da Filippo Maria Visconti a difendere il Ducato dai Veneziani.

Nel 1447, alla morte di Filippo Maria, i Milanesi proclamano la Repubblica Ambrosiana e la dimora di Porta Giovia, emblema del potere signorile, è in parte danneggiata.

Della rocca viscontea resta ancora oggi il basamento in pietra grigia di serizzo sul fossato morto e sui lati esterni della Rocchetta e della Corte Ducale.

lunedì-domenica 7 – 19.30

Musei

Chiusura per le seguenti festività: 25 dicembre, 1 gennaio, lunedì di Pasqua.

Piazza Castello – 20121 Milano

Mezzi pubblici
METROPOLITANA
Linea rossa (M1): fermate Cairoli e Cadorna FN
Linea verde (M2): fermate Lanza e Cadorna FN

TRAM
Linea 1, 2, 4, 12, 14, 27

AUTOBUS
Linea 50, 57, 58, 61, 94

BIKEMI
Stazione 3 – Cadorna 1, 84 – Cadorna 2, 94 – Cadorna 3, 4 – Lanza, 101- Gadio Paleocapa, 263 – Castello
Piazza Castello – 20121 Milano

Mezzi pubblici
METROPOLITANA
Linea rossa (M1): fermate Cairoli e Cadorna FN
Linea verde (M2): fermate Lanza e Cadorna FN

TRAM
Linea 1, 2, 4, 12, 14, 27

AUTOBUS
Linea 50, 57, 58, 61, 94

BIKEMI
Stazione 3 – Cadorna 1, 84 – Cadorna 2, 94 – Cadorna 3, 4 – Lanza, 101- Gadio Paleocapa, 263 – Castello

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Pinacoteca di Brera

Gratuito ogni prima domenica del mese (eccetto le mostre con bigliettazione separata) –> PROSSIMO APPUNTAMENTO 4 MARZO;

Si avvisano i gentili visitatori della Pinacoteca di Brera che, al fine di tutelare la sicurezza del pubblico e delle opere d’arte, durante la prima domenica del mese ad ingresso gratuito e durante le aperture speciali a ingresso ridotto “Brera di Sera” sono rigorosamente vietate le prenotazioni e l’entrata a gruppi accompagnati da guide turistiche.

Via Brera, 28
20121 Milano
Martedì, Mercoledì, Giovedì, Venerdì, Sabato, Domenica
8.30 – 19.15

In bici
Postazione BikeMi n. 57 – Brera

In auto
Parking Car Brera (a pagamento), via Brera 3/A

In treno
da Stazione Centrale: corrispondenza con M2 e M3
da Stazione Garibaldi: corrispondenza con M2
da Stazione Cadorna Fn: corrispondenza con M2

In aereo
da Aereoporto Malpensa: treno Malpensa Express fino a Stazione Cadorna poi Metro M2 (Lanza)
da Aereoporto Linate: bus 73 (San Babila) poi bus 61 (via Pontaccio)
da Aeroporto Orio al Serio: shuttle fino a Stazione Centrale, poi Metro M3 (Montenapoleone)
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Museo del Risorgimento

Palazzo Moriggia

Nato nel 1885, dal 1951 il museo ha sede nel settecentesco palazzo Moriggia, progettato nel 1775 da Giuseppe Piermarini a ridosso del vasto complesso di Brera. Già sede, in epoca napoleonica, del Ministero degli Esteri e, in seguito, del Ministero della Guerra, il palazzo, passato nel 1900 alla famiglia De Marchi, fu donato al Comune di Milano dalla moglie del celebre naturalista Marco De Marchi e in quell’occasione destinato a sede museale.
Attraverso un articolato insieme di materiali composti da stampe, dipinti, sculture, disegni, armi e cimeli, le collezioni illustrano il periodo della storia italiana compreso tra la prima campagna di Napoleone Bonaparte in Italia (1796) e l’annessione di Roma al Regno d’Italia (1870).
L’ultimo allestimento risale al 2011 in occasione delle celebrazioni del 150° anniversario dell’Unità d’Italia. Mantenendo intatta la sequenza cronologica, il percorso espositivo, suddiviso in 14 sale, evidenzia i nuclei salienti delle collezioni come, ad esempio, i cimeli dell’incoronazione di Napoleone in Italia (il manto verde e argento e le preziose insegne regali), lo stendardo della Legione Lombarda Cacciatori a cavallo, il primo Tricolore italiano.

DOVE SIAMO
Via Borgonuovo, 23 – 20121 Milano
MM2 Lanza – MM3 Montenapoleone
Tram 1-2 / Bus 41-61-94

ORARIO DI APERTURA
dal martedì alla domenica
9.00 – 13.00 / 14.00 – 17.30

Ingresso libero ogni giorno (mart.-dom.) durante l’ultima ora di apertura e il martedì a partire dalle ore 14.

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Museo del Cenacolo Vinciano

Cenni storici e descrizione
Leonardo ha dipinto l’Ultima Cena su una parete nel Refettorio del convento di Santa Maria delle Grazie per volere di Ludovico il Moro, in un arco di tempo che va dal 1494 al 1497. L’artista, malgrado si trattasse di pittura su muro, non si è affidato alla tradizionale quanto resistente tecnica dell’affresco, che impone una veloce stesura del colore sull’intonaco

ancora umido, ma ha voluto sperimentare un metodo che gli consentiva di intervenire sull’intonaco asciutto e, quindi, di poter tornare a più riprese sull’opera curandone ogni minimo particolare. Purtroppo le intuizioni di Leonardo si rivelarono sbagliate e ben presto, per un’ infelice concomitanza di cause, la pittura cominciò a deteriorarsi.

Nel corso dei secoli, di conseguenza, si susseguirono molti restauri per tentare di salvare il capolavoro. Nel 1999, dopo oltre vent’anni di lavoro, si è concluso l’ultimo intervento conservativo che, grazie alla rimozione di tante ridipinture, ha riportato in luce quanto restava delle stesure originali.

DOMENICA AL MUSEO
Il Museo di Storia Naturale, grazie al Comune di Milano che aderisce anche nel 2018 all’iniziativa del MIBACT, apre gratuitamente tutte le prime domeniche del mese.

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Piazza della Scala

Le Gallerie di Piazza Scala hanno sede in un complesso architettonico unico nel suo genere composto da palazzi, cortili e giardini e ubicato nel cuore di Milano.

Simboli stessi della storia della città, questi palazzi furono progettati dai più importanti architetti italiani tra la fine del Settecento e i primi del Novecento.

Palazzo Anguissola Antona Traversi, con il corpo interno realizzato su progetto di Carlo Felice Soave da Lugano tra il 1775 e il 1778, e il corpo affacciato su via Manzoni, edificato nel 1829 dal ticinese Luigi Canonica, e Palazzo Brentani coevo e opera ancora del Canonica, espongono collezioni dell’Ottocento della Fondazione Cariplo e di Intesa Sanpaolo, nel percorso Da Canova a Boccioni.

Il palazzo che fu la sede storica della Banca Commerciale Italiana, affacciato su Piazza della Scala e progettato da Luca Beltrami tra il 1906 e il 1911, ospita una selezione delle opere del Novecento della raccolta Intesa Sanpaolo, presentate a rotazione con allestimenti tematici che si rinnovano ciclicamente, nell’ambito del progetto espositivo Cantiere del ’900.

I sotterranei ospitano oggi il deposito di opere d’arte della banca, visibile dall’esterno e visitabile dal pubblico.

L’intero progetto di rivisitazione degli edifici e di allestimento è a cura dell’architetto Michele De Lucchi.

La superficie espositiva complessiva delle Gallerie di Piazza Scala è di 8.300 mq.

ORARI
Da martedì a domenica dalle ore 9:30 alle ore 19:30 (ultimo ingresso ore 18:30).

Piazza della Scala, 6
Piazza della Scala, 6, 20121 Milano MI

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Galleria d’Arte Moderna di Milano

via Palestro 16 – 20121 Milano

Ingresso gratuito ogni giorno un’ora prima della chiusura e tutti i martedì dalle ore 14.00

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Museo civico di storia naturale di Milano

Dal Martedì alla domenica dalle ore 9,00 alle ore 17,30 (ingresso fino ore alle 17,00)

Il Museo civico di storia naturale di Milano è stato fondato nel 1838, ed è uno dei più importanti musei naturalistici d’Europa.
Il Museo aprì al pubblico nel 1844 in occasione del VI Congresso degli Scienziati Italiani che quell’anno svolgeva i suoi lavori a Milano.
Scheletro di capodoglio.
Fin dal primo regolamento del 1843 venne stabilito che il Museo impartisse pubbliche lezioni di scienze naturali, questa funzione didattica si rafforzò nel 1863 con l’apertura dei corsi per l’Istituto Tecnico Superiore (poi Politecnico di Milano) e nel 1875 con la partecipazione del Museo al Consorzio degli Istituti di Istruzione Superiore, articolata struttura formativa che diede origine nel 1924 all’Università degli Studi di Milano. Dal 1924 al 1938 ebbe sede in Museo la Facoltà di Scienze Naturali, Matematiche e Fisiche dell’Università Statale che, grazie ad una convenzione tra lo Stato e il Comune di Milano, poteva usufruire dei laboratori, delle collezione, della biblioteca e del personale scientifico del Museo di Storia Naturale per le attività didattiche e di ricerca.
Nel 1943 l’incendio causato da un bombardamento aereo anglo-americano devastò il palazzo e distrusse buona parte delle collezioni. L’ingente lascito in denaro del medico milanese Vittorio Ronchetti permise la ricostruzione del Museo, riaperto al pubblico nel 1952, e la pianificazione di un programma di nuove acquisizioni al fine di ricostituire il patrimonio museale.
Dal 1866 il Museo ospita la Società Italiana di Scienze Naturali, fondata nel 1857 come Società geologica residente in Milano. Il sodalizio scientifico portò nel 1893 alla cointestazione delle riviste scientifiche edite dalla Società e tuttora pubblicate insieme al Museo di Storia Naturale. Attualmente hanno sede presso il Museo di Storia Naturale di Milano anche il Gruppo Mineralogico Lombardo, il Gruppo Botanico Milanese e il Centro Studi Archeologia Africana.
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Museo del Risorgimento e Laboratorio di storia moderna e contemporanea

dal martedì alla domenica 9.00 – 13.00 / 14.00 – 17.30

Nato nel 1885, dal 1951 il museo ha sede nel settecentesco palazzo Moriggia, progettato nel 1775 da Giuseppe Piermarini a ridosso del vasto complesso di Brera. Già sede, in epoca napoleonica, del Ministero degli Esteri e, in seguito, del Ministero della Guerra, il palazzo, passato nel 1900 alla famiglia De Marchi, fu donato al Comune di Milano dalla moglie del celebre naturalista Marco De Marchi e in quell’occasione destinato a sede museale.
Attraverso un articolato insieme di materiali composti da stampe, dipinti, sculture, disegni, armi e cimeli, le collezioni illustrano il periodo della storia italiana compreso tra la prima campagna di Napoleone Bonaparte in Italia (1796) e l’annessione di Roma al Regno d’Italia (1870). Il percorso espositivo è ordinato cronologicamente e si snoda attraverso quindici sale tematiche a cui si aggiungono due sale destinate alle esposizioni temporanee. L’ultimo allestimento risale al 1998 quando, mantenendo intatta la sequenza cronologica, furono ripensate le strutture espositive permanenti, destinate ai nuclei salienti delle collezioni, e in particolare i cimeli dell’incoronazione di Napoleone in Italia (il manto verde e argento e le preziose insegne regali), lo stendardo della Legione Lombarda Cacciatori a cavallo, il primo Tricolore italiano, per fare solo qualche esempio. In questa occasione sono stati riprogettati il sistema di illuminazione e il corredo didascalico, e recuperato il retrostante «Giardinetto romantico».
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Museo Studio Francesco Messina

Da martedì a domenica dalle 10.00 alle 18.00

Lo Studio Museo custodisce 80 sculture e 26 opere su carta scelte tra le più pregevoli dell’artista siciliano. Realizzate nell’arco dell’intera vita del maestro, ne documentano la grande abilità tecnica e l’interesse per il realismo.
La maggior parte delle sculture qui esposte sono realizzate in bronzo, ma sono presenti alcune preziose opere in terracotta policroma, in gesso, marmo e cera, espressive di quell’istante vitale che anima tanto i cavalli in corsa quanto le danzatrici flessuose o i volti di personaggi più o meno famosi del ventesimo secolo.
Anche le opere su carta trattano i medesimi soggetti delle sculture: nudi, cavalli, ritratti. Varie le tecniche impiegate per la realizzazione di queste opere grafiche: litografie, acquarelli, matite e pastelli.
Lo spazio propone mostre e attività legate al mondo della scultura contemporanea.
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Casa museo Boschi Di Stefano

dal martedì alla domenica dalle 10.00 18.00 prenotazione obbligatoria per i gruppi 0288463736 max 18 persone

La Casa-Museo Boschi-Di Stefano offre una straordinaria collezione di arte italiana del XX secolo, donata al Comune di Milano nel 1974. I coniugi Antonio Boschi e Marieda Di Stefano, nel corso della loro vita, hanno arricchito il loro appartamento di via Giorgio Jan con innumerevoli capolavori di pittura, scultura e disegni che appartengono ad un arco temporale che va dal primo decennio del Novecento agli anni sessanta. La Casa-Museo, collocata in una palazzina degli anni Trenta di Piero Portaluppi, è stata inaugurata nel 2003 dopo i lavori di rispristino degli ambienti da parte del Comune di Milano e l’allestimento curato dalla Fondazione Boschi Di-Stefano. Le stanze dell’appartamento sono divenute l’ideale spazio espositivo ed accolgono una selezione delle oltre duecento opere della collezione. Da dicembre 2010 una parte della collezione è esposta presso il Museo del Novecento, a sottolineare il ruolo fondamentale dei collezionisti privati nella creazione delle raccolte civiche.
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Acquario e Civica Stazione Idrobiologica Milano

Da Martedì a Domenica 9.00-17.30 (ultimo ingresso 17.00)

L’Acquario Civico di Milano: un museo vivente
È ospitato in uno splendido edificio liberty che con i suoi fregi e maioliche racconta all’esterno il suo contenuto. È situato accanto all’Arena civica e ai margini del Parco Sempione, di cui riproduce l’architettura ellittica. L’attuale assetto dell’edificio e delle vasche è frutto della ristrutturazione (2003-2006) che ha restituito l’Istituto, nella sua nuova veste, ai visitatori e alla cittadinanza.
L’Acquario civico di Milano fu istituito nel 1906, nell’ambito dell’Esposizione Internazionale di Milano. È il terzo acquario più antico d’Europa.
Posizionato nell’attuale area del Parco Sempione, in pieno centro, è stato oggetto per 3 anni di un lungo restauro che ha riportato l’esterno all’antico splendore e ha completamente rinnovato gli interni con nuove vasche, pur mantenendo l’interesse originale: offrire una dettagliata visione degli ambienti acquatici d’acqua dolce e marini italiani.
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Armani / Silos

Mercoledì, Venerdì e Domenica dalle 11 alle 19

Un grande spazio espositivo di 4.500 metri quadrati che si sviluppa su quattro piani, vi attende una selezione ragionata di abiti dal 1980 a oggi. La selezione, che non segue un criterio cronologico, racconta la storia e l’estetica dello stilista ed è suddivisa per temi, temi che hanno ispirato e che continuano a ispirare il lavoro creativo di Giorgio Armani.
Al piano terra, la sezione Stars e la sezione dedicata al Daywear. Al primo piano la sezione Esotismi. Al secondo piano, Cromatismi. Al terzo e ultimo piano la sezione Luce.
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Gallerie d’Italia

Da martedì a domenica dalle 9.30 alle 19.30 (ultimo ingresso 18.30)

Il momento più significativo di Progetto Cultura è la creazione delle Gallerie d’Italia. Sotto questa denominazione si riuniscono i poli museali e culturali di Intesa Sanpaolo presenti sul territorio nazionale: palazzi storici della banca ubicati nel cuore delle città italiane vengono adibiti a sedi espositive per rendere fruibili le più importanti raccolte di proprietà.

L’ambizione dichiarata è quella di creare una rete che abbracci l’intero Paese, fatta di luoghi idonei a favorire l’interesse e l’accostamento del pubblico all’arte nelle sue diverse espressioni, centri destinati a ospitare mostre temporanee, iniziative culturali e scientifiche, programmi musicali e laboratori didattici.

L’ideazione delle Gallerie d’Italia scaturisce dal desiderio – avvertito come un dovere – di condividere con la collettività e di mettere al servizio della crescita culturale del Paese l’ingente patrimonio appartenente a Intesa Sanpaolo. Formato da pregevoli collezioni d’arte (dai reperti archeologici alle testimonianze del Novecento, circa 20.000 opere delle quali 10.000 di particolare interesse storico-artistico), da edifici di grande rilevanza architettonica e civile, da prezioso materiale archivistico, questo patrimonio è stato ereditato dai circa 250 istituti bancari di varie regioni italiane che sono confluiti nel Gruppo.

Il progetto Gallerie d’Italia ha raggiunto uno dei suoi momenti più importanti con l’apertura delle Gallerie di Piazza Scala a Milano.

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Museo Archeologico di Milano

Il Museo Archeologico è aperto da martedì a domenica: 9:00 -17:30 (ultimo ingresso ore 17:00).

Ingresso gratuito ogni giorno durante l’ultima ora di apertura e tutti i martedì dalle ore 14:00.

con i mezzi pubblici
Metropolitana: Linea 1 (rossa) e Linea 2 (verde) fermata Cadorna
Tram: 16 e 19
Autobus:50,58 e 94

in bicicletta
stazioni di BikeMi 84 piazza Cadorna e BikeMi 85 Largo d’Ancona

in auto

ti ricordiamo che nel centro storico di Milano è attiva, nei giorni feriali, Area C, una zona con restrizioni di accesso per alcune tipologie di veicoli. Per informazioni sull’accesso dei veicoli privati consulta il link “Area C” in Collegamenti interni.

Taxi: stazione più vicina Piazzale Cadorna Tel. 027777

dalla stazione

da ST. CENTRALE: corrispondenza con M2 (Cadorna)
da ST. GARIBALDI: corrispondenza con M2 (Cadorna)

dall’areoporto
da MALPENSA: Malpensa Express, corrispondenza con M1 a Cadorna
da LINATE: Bus X73 (San Babila) e M1 (Cadorna)

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