Domenica 1 Marzo 2020 nei musei Mibac gratuiti di Firenze (Fi) - Oj Eventi

Domenica 1 Marzo 2020 nei musei Mibac gratuiti di Firenze (Fi)

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Domenica 1 Marzo 2020 nei musei Mibac gratuiti di Firenze (Fi)

 

Ricordiamo che Oj eventi si occupa solamente di informazione turistica e vi invita sempre prima di partire a contattare la struttura di interesse (in caso di variaizione orari o chiusure straordinarie). Per tutti gli altri servizi (hotel, trasporti privati ecc ) siamo a completa disposizione.

Non bisogna prenotare per partecipare. Accertarsi sempre di contattare la struttura prima di mettersi in viaggio per evitare chiusure staordinarie.

Villa Medicea della petraia

La Petraia è una delle più affascinanti ville medicee, per la felice collocazione nel paesaggio, per l’eccellenza delle decorazioni pittoriche, per la rigogliosa natura del parco. Distante pochi chilometri da Firenze è la tipica residenza suburbana, rifugio per i granduchi della famiglia Medici dalle fatiche della città.

Un antico edificio fortificato, di cui resta ancora la grande torre, fu ingrandito verso la fine del Cinquecento per realizzare l’attuale villa e il terreno circostante fu sbancato per inquadrarla nel bellissimo giardino a terrazze.
Il cortile della villa, coperto nell’Ottocento, è decorato con affreschi del Volterrano e di Cosimo Daddi.

La famosa scultura bronzea del Giambologna raffigurante Venere-Fiorenza, che completava l’omonima fontana posta anticamente nel giardino della villa di Castello, è ora collocata all’interno per garantirne la conservazione.

Giorni e orario apertura: domenica 08:30-16:00
Comune: Firenze
Indirizzo: via della Petraia, 40
CAP: 50141
Provincia: FI
Telefono: +39 055 452691

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Parco di villa il Ventaglio

Originariamente l’edificio era nel Quattrocento una casa da oste con podere che apparteneva a Lippaccio e Giovanni Brancacci: situata sulla collina delle Forbici, offriva l’opportunità di una sosta ai pellegrini che da Porta a Pinti si recavano a San Domenico di Fiesole.

L’edificio appartenne prima ai Brancacci, poi ai Salvetti che lo trasformarono in “Casa da signore e lavoratore”, tenendolo fino ai primi del Seicento. Successivamente la proprietà passò ai Bardi e agli Usimbardi, poi divenne fidecommissaria la Compagnia di San Michele e venne data in affitto ai Torrigiani sino alla prima metà del Settecento. Successivamente fu dei Cedri, poi Seratti e dopo la proprietà passò ad Agnese Pecci, che nel 1824 la vendette al conte milanese Giuseppe Archinto.

Egli incaricò l’architetto Giuseppe Poggi di ristrutturare ed ampliare la proprietà: venne realizzata la Villa ottocentesca in stile neoclassico con scuderie, accessibili da via delle Forbici.

Con la collaborazione del giardiniere e botanico Attilio Pucci, il podere a gelsi e olivi fu trasformato nell’attuale parco romantico: i lavori di movimenti di terra durarono fino al 1856, successivamente furono piantati gli alberi (tigli, olmi, ippocastani, bagolari) creando scorci e prospettive tramite il contrasto tra le grandi masse arboree e le ampie superfici a prato.

Il Parco in stile inglese si estende sulla collina per circa cinque ettari; internamente fu realizzata una strada carrozzabile per avere un più facile accesso alla villa, in alternativa alla ripida via delle Forbici.

Elementi caratterizzanti sono il laghetto romantico, con isoletta e ponticello, nel pratone di ingresso.

Dopo l’acquisizione allo Stato, i lavori di restauro condotti dalla Soprintendenza tra il 1983 ed il 1985 hanno conservato integralmente i valori paesaggistici e ambientali del parco.

L’impianto naturalistico collinare del parco, che presenta in prevalenza piantagioni arboree e boschive, è stato realizzato essenzialmente con caratteristiche e valori paesaggistici, sfruttando la potenzialità delle vedute e degli scorci verso la città.

L’estensione delle superfici a prato, la composizione di gruppi di alberi, la corretta proporzione tra le diverse masse arboree, caratterizzano questo parco romantico di stile inglese, che costituì per il Poggi un’anticipazione del Viale dei Colli.

La massa delle spalliere e delle bordure del viale è composta da siepi di alloro e lentaggine ornati da bordure di Rosa chinensis.

In prossimità dell’accesso, Platanus orientalis e Platanus occidentalis, poi Acer campestre; lungo il vialetto un Taxus baccata, e sul margine sinistro Cercis siliquastrum (albero di Giuda). Oltre il boschetto dei lecci, da segnalare alcuni Arbutus unedo (corbezzolo) poi diversi ippocastani, olmi, bagolari e cipressi disposti lungo il muro di confine a frangivento. Il sottobosco è formato prevalentemente da cespugli di Laurus nobilis (alloro) e Ruscus aculeatus (pungitopo). Sul pratone del lago, varie essenze tra le quali: Pinus nigra, Gleditschia triacanthos, Broussonetia papyrifera.

Tra le altre piante, bagolari, tigli, il “bosco delle querce”, il “prato delle robinie”.

In prossimità della scala di accesso al giardino all’italiana antistante la Villa, una palma della specie Washingtonia filifera, poi diverse varietà di rose tra le quali la rosa banksiae e la parte finale del viale che conduce alla Villa è ombreggiato da alcune piante di Sophora japonica.

Il parco è stato acquisito dallo Stato italiano nel 1967 con l’esercizio del diritto di prelazione sul proprietario Conte Gamba Castelli, poi dato in consegna alla Soprintendenza per i Beni Architettonici ed il Paesaggio di Firenze e infine a seguito della recente riforma del Ministero assegnata nel marzo del 2015 al Polo Museale della Toscana.

Giorni e orario apertura: domenica 8:15-19:30
Comune: Firenze
Indirizzo: via Giovanni Aldini, 10/12
CAP: 50131
Provincia: FI
Telefono: +39 055 580283

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Villa medecia di Cerretto guidi e museo storico della caccia e del territorio

Raccoglie mobili e ritratti di personaggi medicei del Cinquecento e del Seicento, e una serie di arazzi secenteschi tessuti nelle manifatture granducali.

Il 28 settembre 2002 è stato aperto all’interno della villa il Museo Storico della Caccia e del Territorio che illustra la storia della villa come residenza di caccia della famiglia Medici, l’ambiente e l’utilizzazione delle risorse naturali nel territorio circostante.

Giorni e orario apertura: Domenica 10.00-19.00
Comune: Cerreto Guidi
Indirizzo: via Ponti Medicei, 7
CAP: 50050
Provincia: FI
Telefono: +39 057 155707

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Museo Nazionale Del Bargello

Il Museo conserva straordinarie raccolte di scultura e di “arti minori”. E’ situato in un imponente edificio costruito intorno alla metà del Duecento per il Capitano del Popolo, che divenne successivamente sede del Podestà e del Consiglio di Giustizia.

A partire dal 1865, sono confluite nel palazzo, diventato Museo Nazionale, alcune delle più importanti sculture del Rinascimento, tra le quali capolavori di Donatello, Luca della Robbia, Verrocchio, Michelangelo e Cellini.

In seguito il museo si è arricchito con prestigiose raccolte di bronzetti, maioliche, cere, smalti, medaglie e monete, avori, arazzi, mobili, sigilli, oreficerie, armi e tessili, provenienti in parte dalle collezioni medicee e in parte da donazioni di privati.

Giorni e orario apertura: Domenica 8.15-17.00
Comune: Firenze
Indirizzo: via del Proconsolo, 4
CAP: 50122
Provincia: FI
Telefono: + 39 055 2388606

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Museo Di Palazzo Davanzati

Acquistato dallo Stato nel 1951, Palazzo Davanzati fu inaugurato nel 1956 come Museo della Casa Fiorentina. Le decorazioni parietali trecentesche imitanti drappi appesi, i pavimenti in cotto, i soffitti di legno, i camini, gli arredi antichi, gli oggetti di uso comune, il pozzo che si apre ai diversi piani, gli agiamenti (gabinetti), la cucina, la collezione di merletti e di ricami illustrano la vita domestica di una ricca casa fiorentina tra XIV e XVIII secolo.

Giorni e orario apertura: domenica 13:15-18:50
Comune: Firenze
Indirizzo: via Porta Rossa, 13
CAP: 50122
Telefono: 0552388610

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Galleria Degli Uffizi- Tesoro Dei Granduchi

Il Tesoro dei Granduchi (già noto come “Museo degli Argenti”) è situato al piano terreno e al mezzanino di Palazzo Pitti, e occupa gli ambienti dell’Appartamento d’estate della famiglia Medici, interamente affrescati in occasione del matrimonio fra Ferdinando II de’ Medici e Vittoria della Rovere (1637).

Conserva il tesoro granducale costituito da gioielli, vasi, piatti e altri arredi in oro, argento, perle, pietre preziose, pietre dure, avorio, ambra. Tra i molti oggetti che testimoniano il fasto della corte, si segnalano i vasi appartenuti a Lorenzo il Magnifico e quelli dalle bizzarre forme manieriste della fine del XVI secolo, i gioielli cinquecenteschi appartenuti a Anna Maria Ludovica ultima discendente dei Medici, i cammei antichi e rinascimentali, il tesoro dei vescovi di Salisburgo portato a Firenze da Ferdinando III di Lorena nel 1815.

Il museo conserva anche una importante collezione di gioielli realizzata tra il XVII e XX secolo da prestigiose manifatture europee e italiane. E’ presente una notevole sezione dedicata al gioiello contemporaneo che testimonia la vitalità di questo storico museo. La donazione Scalabrino, raccolta di antiche porcellane orientali e di maioliche europee ispirate da modelli asiatici, ha arricchito la già importante collezione di porcellane cinesi e giapponesi, iniziata dai Medici nel ‘400.

Giorni e orario apertura: Domenica 8.15-18.50 (La biglietteria chiude alle 18.05)
Comune: Firenze
Indirizzo: piazza Pitti, 1
CAP: 50125
Provincia: FI
Telefono: +39 055 2388709

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Museo Archeologico Nazionale Di Firenze

La formazione del Museo Archeologico Nazionale di Firenze, uno dei più antichi in Italia, si colloca all’interno di un fenomeno di portata europea: la nascita di musei come istituzioni statali legate alla formazione delle nazioni moderne. Nel quadro di un programma più ampio di riordinamento dei musei della città mediante lo smembramento delle collezioni della Galleria degli Uffizi, il Museo (istituito con Regio decreto del 17 Marzo 1870) fu inaugurato dal re Vittorio Emanuele II il 12 Marzo 1871 nel cd. “Cenacolo di Foligno”, in via Faenza, con le collezioni del Museo Etrusco, che comprendeva anche le antichità greche e romane delle collezioni medicee e lorenesi.

Nella stessa sede di via Faenza era già stato allestito, nel 1855, il Museo Egizio, secondo in Italia solo a quello di Torino, che comprendeva alcune antichità già presenti dal XVIII secolo nelle collezioni medicee, ma ampiamente incrementato per merito del Granduca di Toscana Leopoldo II, che, oltre ad acquistare alcune collezioni private, finanziò – insieme a Carlo X, re di Francia – una spedizione scientifica in Egitto, diretta da Jean-François Champollion, il decifratore dei geroglifici, e dal pisano Ippolito Rosellini, suo amico e discepolo, che sarebbe diventato il padre dell’egittologia italiana. I numerosi oggetti raccolti durante il viaggio, sia eseguendo scavi, sia acquistando reperti da mercanti locali, furono equamente suddivisi al ritorno tra il Louvre di Parigi e Firenze.

L’incremento delle collezioni rese presto inadeguati i locali di via Faenza e nel 1880 il Museo Archeologico fu collocato nella sede attuale del Palazzo della Crocetta, restaurato e integrato nel 1619-20 da Giulio Parigi come residenza di Maria Maddalena, sorella del Granduca Cosimo II de’ Medici. Tra questo palazzo e la chiesa della SS. Annunziata fu anche realizzato un corridoio, per permettere alla principessa, che secondo quanto riporta Giorgio Vasari era “fortemente malcomposta di membra”, di assistere non vista alle cerimonie religiose.

Il Museo Egizio, riordinato a partire dal 1880 dall’egittologo piemontese Ernesto Schiaparelli, futuro direttore del Museo Egizio di Torino, fu trasferito in questa stessa sede nel 1883 e inaugurato alla presenza dei reali Umberto e Margherita di Savoia, come ricordano le iscrizioni in geroglifici dipinte nelle sale I e II. Con Schiaparelli le collezioni fiorentine ebbero un notevolissimo incremento, grazie ai suoi scavi e acquisti effettuati in Egitto prima di trasferirsi a Torino. L’ultimo gruppo di raccolte pervenute al Museo Egizio di Firenze consiste in donazioni di privati e di istituzioni scientifiche, tra cui va ricordata quella dell’Istituto Papirologico Fiorentino di reperti provenienti dagli scavi effettuati in Egitto tra il 1934 ed il 1939, comprendente una collezione di stoffe di epoca copta che è fra le più ricche e importanti del mondo.

Nel primo decennio di attività, Luigi Adriano Milani, che nel 1884 diventò direttore del Museo Archeologico, ne curò il nuovo allestimento, mantenendo il criterio espositivo tipologico per le antiche collezioni, utilizzato già dal Gamurrini per il Museo di via Faenza, per quanto già superato all’epoca, che, per sottolineare il processo evolutivo della creazione artistica, perpetuò lo smembramento sia delle collezioni private, che dei materiali di scavo confluiti nelle raccolte granducali; utilizzò invece il metodo storicistico per i reperti dei nuovi scavi, costituendo al piano terreno i primi nuclei del futuro museo topografico, mentre realizzò solo parzialmente il progetto di portare nel museo tutte le sculture antiche conservate nei giardini e nei palazzi fiorentini; il lotto ridotto che riuscì ad ottenere fu collocato nelle arcate del corridoio mediceo e nel giardino antistante.

In compenso, tra il 1890 e il 1898 giunsero dagli Uffizi alcuni dei grandi bronzi etruschi, greci e romani e numerosi bronzetti greci e romani delle collezioni medicee e lorenesi (1890), oltre alla raccolta numismatica (1895) e a quella glittica (1898).

Nel cortile del palazzo furono allestiti i resti dei monumenti romani venuti alla luce nel corso dei lavori di ristrutturazione effettuati nel centro di Firenze alla fine del XIX secolo.

Il 5 Maggio 1898 fu inaugurata la sezione del Museo Topografico dell’Etruria, realizzata da Luigi Adriano Milani, che nello spazio di diciassette sale illustrava la storia degli Etruschi attraverso i materiali raccolti nel corso degli scavi condotti nel territorio dell’antica Etruria; nel Giardino storico, aperto al pubblico nel 1902, furono ricostruite con i materiali originali alcune tombe monumentali, per documentare i principali tipi architettonici funerari impiegati dagli Etruschi.

Dopo la morte di Milani, la ripresa iniziò con Antonio Minto, che attuò una vasta trasformazione dell’allestimento del palazzo della Crocetta, recuperando per l’esposizione il secondo piano, che fino al 1925 aveva ospitato una raccolta di arazzi e stoffe antiche e in cui furono esposte tra l’altro le collezioni ceramiche greche, etrusche e romane, le terrecotte etrusche, la gipsoteca e la Regia Galleria della Pittura etrusca, con i facsimili eseguiti dal Gatti a partire dal 1899.

Il Museo Topografico fu progressivamente ampliato fino a un totale di 52 sale. Nel 1942 fu acquistata parte del Palazzo degli Innocenti, nel quale fu realizzato il nuovo ingresso da piazza SS. Annunziata; ma i due piani superiori, pur ristrutturati, non furono mai adibiti ad allestimento museale. La mancanza di spazi adeguati all’allestimento delle sue ricchissime collezioni è stata sin dalla sua istituzione il male cronico di questo museo, che ha sofferto anche della generale indifferenza della città, più sensibile alle problematiche legate al suo passato medievale e rinascimentale, come lamentava già il Minto.

L’alluvione del 1966 ha completamente distrutto il Museo Topografico e attualmente più di centomila oggetti di straordinario valore sono depositati nei magazzini e per mancanza di adeguati spazi espositivi sono fruibili al pubblico solo in occasione di mostre temporanee.

Oggi, nel Museo Archeologico Nazionale di Firenze è possibile vedere gran parte delle antiche collezioni mediceo-lorenesi (ceramiche, bronzi e altre sculture litiche, incluso il Monetiere, una delle principali raccolte di monete e gemme antiche fra le più grandi e prestigiose del mondo), il Museo Egizio (inclusa una scelta delle stoffe copte), parte della sezione topografica, con grandi complessi funerari etruschi provenienti da tombe principesche, il giardino monumentale e una ricca selezione dei vasi greci rinvenuti nelle tombe etrusche (e non solo), alcuni di quali rinomati in tutto il mondo, come il celebre Vaso François.

Giorni e orario apertura: domenica 8:30-14:00
Comune: Firenze
Indirizzo: piazza S.S. Annunziata, 9
CAP: 50122
Provincia: FI
Telefono: +39 055 23575, +39 055 294882

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Galleria Degli Uffizi- Giardini Di Boboli

Il Giardino storico, ovvero quell’ampio spazio verde che sale verso la collina omonima e connesso alla Reggia di Pitti, che lo fronteggia, fu iniziato nel 1549, su disegno del Tribolo, per la duchessa Eleonora di Toledo, è stato ampliato e modificato nei secoli successivi.

Usato per gli svaghi della corte granducale, fu aperto al pubblico nel 1766 al tempo di Pietro Leopoldo di Lorena. E’ stato musealizzato nel 1992.

Rappresenta uno dei maggiori esempi di giardino all’italiana, che dà ordine razionale alla natura e arricchisce le geometrie dei viali e delle piante con grotte, statue e fontane.

Di particolare rilievo artistico le antiche statue romane e quelle di importanti scultori del Rinascimento come Baccio Bandinelli e Giambologna e le grotte, le fontane, l’anfiteatro, dove si svolgevano gli spettacoli di corte.

Giorni e orario apertura: domenica 08:15-19:30 (l’ultimo ingresso è sempre un’ora prima della chiusura)
Comune: Firenze
Indirizzo: piazza Pitti, 1
CAP: 50125
Provincia: FI
Telefono: +39 055 23885

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GALLERIE DEGLI UFFIZI- GALLERIA PALATINA E APPARTAMENTI REALI

Nel Settecento alcune sale di rappresentanza del palazzo dei granduchi di Toscana cominciarono ad essere adibite a quadreria fino a giungere alla apertura al pubblico della collezione all’inizio dell’Ottocento.

La Galleria illustra il gusto del collezionismo mediceo e lorenese sia nell’allestimento, ispirato ai principi decorativi e di rappresentanza di una galleria principesca, sia nella predilezione per l’arte del Cinquecento e del Seicento rappresentata da artisti come: Raffaello, Andrea del Sarto, Pontormo, Tiziano, Tintoretto, Veronese, Caravaggio, Rubens, Van Dyck, Velazquez.

Alla Galleria sono annessi gli appartamenti monumentali che conservano l’arredamento del periodo in cui furono residenza della famiglia reale d’Italia.

Giorni e orario apertura: Domenica 8.15-18.50
Comune: Firenze
Indirizzo: piazza Pitti, 1
CAP: 50125
Provincia: FI
Telefono: +39 055 2388611

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Galleria Dell’accademia Di Firenze

La Galleria fu istituita dal granduca Pietro Leopoldo di Lorena come raccolta didattica per gli allievi della Accademia di Belle Arti.

Dopo i riordinamenti e le acquisizioni ottocentesche è divenuta il popolare museo michelangiolesco, visitato da milioni di turisti per la presenza del celebre David. Non si può però dimenticare che insieme alle statue di Michelangelo, la Galleria conserva un rilevante nucleo di opere che documentano la storia della scuola artistica fiorentina dal Duecento fino all’Ottocento.

Il Museo degli Strumenti Musicali fa parte di un unico percorso museale con la Galleria dell’Accademia alla quale, dopo un accordo stipulato nel 1996 tra il Ministero della Pubblica Istruzione e quello per i Beni e le Attività Culturali, è stato affidato in comodato.

L’esposizione si compone di circa quattrocento strumenti europei ed extra europei dal XVII al XX secolo provenienti da diverse collezioni, tra cui quella di Cosimo e Ferdinando de’ Medici, dei Lorena, di Ferdinando Casamorata e di Alessandro Kraus, a cui si sono aggiunti i numerosi doni, soprattutto da parte di Victor-Charles Mahillon (1841-1924), costruttore di strumenti a fiato e direttore del Museo di Strumenti Musicali di Bruxelles, e della contessa Editta Rucellai, oltre che di numerosi musicisti.

Giorni e orario apertura: Domenica 8.15-18.50
Comune: Firenze
Indirizzo: via Ricasoli, 58-60
CAP: 50122
Telefono: +39 055 2388609; +39 055 2388612

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Gallerie Degli Uffizi-Museo Della Moda E Del Costume

Il museo è dedicato alla storia della moda. Ospita collezioni di costumi e accessori dal Settecento a oggi e costumi teatrali, oltre agli abiti funebri restaurati di Cosimo I de’ Medici, Eleonora di Toledo e del figlio don Garzia. Esposizioni per selezioni biennali e mostre temporanee, comprese nel prezzo del biglietto, permettono di esporre l’ampia collezione con cadenza regolare tale da garantire la conservazione del patrimonio tessile.

Giorni e orario apertura: Domenica 8.15-13.50
Comune: Firenze
Indirizzo: piazza Pitti, 1
CAP: 50125
Provincia: FI
Telefono: +39 055 2388713

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Gallerie Degli Uffizi-Gli Uffizi

E’ uno dei musei più famosi del mondo per le sue straordinarie collezioni di dipinti e di statue antiche Le sue raccolte di dipinti del Trecento e del Rinascimento contengono alcuni capolavori assoluti dell’arte di tutti i tempi. Basta ricordare i nomi di Giotto, Simone Martini, Piero della Francesca, Beato Angelico, Filippo Lippi, Botticelli, Mantegna, Correggio, Leonardo, Raffaello, Michelangelo, Caravaggio.

Importanti sono anche le raccolte di pittori tedeschi, olandesi e fiamminghi. Tra questi: Dürer, Rembrandt, Rubens.

La Galleria è situata al secondo e primo piano del grande edificio costruito tra il 1560 e il 1580 su progetto di Giorgio Vasari come sede dei principali uffici amministrativi dello stato toscano.

Fu realizzata per volontà del granduca Francesco I e arricchita grazie al contributo di numerosi componenti della famiglia Medici, appassionati collezionisti di dipinti, sculture e oggetti d’arte.

Fu riordinata e ampliata sotto la dinastia dei Lorena, succeduti ai Medici, e in seguito dallo Stato italiano.

Nel complesso vasariano sono ospitate altre importanti raccolte: la Collezione Contini Bonacossi, visitabile nell’ala adiacente al retro della Loggia dei Lanzi e il Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi, che contiene la prestigiosa raccolta grafica, già collezionata dalle dinastie toscane e che si arricchisce ogni anno con acquisti e donazioni.

Corridoio Vasariano: un corridoio sospeso realizzato dal Vasari nel 1565, collega l’edificio degli Uffizi con Palazzo Vecchio e con Palazzo Pitti.

Giorni e orario apertura: Domenica 8.15-18.50
Comune: Firenze
Indirizzo: piazzale degli Uffizi, 6
CAP: 50122
Provincia: FI
Telefono: +39 055 23885

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Galleria Degli Uffizi-Galleria D’arte Moderna

Conserva opere d’arte (dipinti e sculture) prevalentemente riferibili alla cultura figurativa Toscana comprese entro apici analogici che vanno dalla fine del XVIII secolo al periodo che intercorre tra le due guerre mondiali. Illustra l’evoluzione dell’arte toscana dal periodo neoclassico, romantico e purista, incentrato sui temi celebrativi di tipo storico fino alla riforma antiaccademica realizzata dopo la metà del secolo dal gruppo dei macchiaioli e basata su una pittura fatta di macchie di colori e contrasti di luce con prevalente attenzione ai soggetti della natura e della vita quotidiana. L’itinerario ottocentesco si conclude con espressioni del decadentismo, simbolismo, postimpressionismo, divisionismo. Tra i vari artisti presenti si segnalano F. Hayez, S. Lega, T. Signorini, G. Fattori, C. Pissarro, M. Rosso, G. Boldini, A. Magnelli.

Giorni e orario apertura: Domenica 8.15-13.50
Comune: Firenze
Indirizzo: piazza Pitti, 1
CAP: 50125
Provincia: FI
Telefono: +39 055 2388601

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Cenacolo Di Andrea Del Sarto A San Salvi

Il museo occupa gran parte di un antico convento dei Vallombrosani intitolato a San Salvi e prende il nome dal Cenacolo, un grande affresco raffigurante l’Ultima Cena, posto nel refettorio, opera di Andrea del Sarto, uno dei capolavori della pittura rinascimentale.

Nei vasti locali del convento sono collocati importanti dipinti della prima metà del Cinquecento, che documentano lo sviluppo della pittura fiorentina di quel periodo. Tra questi opere di Pontormo, Andrea del Sarto, Franciabigio, Raffaellino del Garbo, Giuliano Bugiardini, Bachiacca.

Si segnala inoltre il Monumento funebre a San Giovanni Gualberto, fondatore dei vallombrosani, ordinato nel 1505 a Benedetto da Rovezzano e rimasto incompiuto.

Nel piano superiore, è ordinato un vasto deposito di opere delle Gallerie Fiorentine.

Giorni e orario apertura: Domenica 8.15–13.50
Comune: Firenze
Indirizzo: via di San Salvi, 16
CAP: 50135
Provincia: FI
Telefono: +39 055 2388603


Museo Nazionale Del Bargello-Museo Delle Cappelle Medicee

Il percorso museale comprende la Cappella dei Principi e la Sagrestia Nuova di Michelangelo. La prima conserva nella cripta le sepolture dei membri della dinastia medicea, nella fastosa sala al piano superiore i cenotafi dei granduchi e in due vani ai lati dell’altare il tesoro di San Lorenzo, costituito da reliquiari e altri arredi, capolavori dell’oreficeria rinascimentale e barocca.

La Sagrestia Nuova si deve a Michelangelo e fu iniziata nel 1521 e terminata più tardi da Vasari. Contiene la tomba di Lorenzo il Magnifico e di suo fratello Giuliano con la statua della Madonna col Bambino e le tombe di Lorenzo duca di Urbino e di Giuliano duca di Nemours con le statue dei due duchi e quelle del Giorno, della Notte, dell’Aurora e del Crepuscolo.

Giorni e orario apertura: domenica 8.15 – 16.50
Comune: Firenze
Indirizzo: piazza di Madonna degli Aldobrandini, 6
Provincia: FI
Telefono: +39 055 2388602

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Gallerie Degli Uffizi-Gabinetto Dei Disegni E Delle Stampe

Il Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi si trova al primo piano del complesso vasariano degli Uffizi e ospita una delle raccolte grafiche più importanti del mondo.

La collezione, iniziata intorno alla metà del Seicento dal Cardinale Leopoldo de’ Medici, è stata ampliata nel corso dei secoli ed è tuttora in continuo accrescimento.

Le opere (quasi 150.000, tra disegni e stampe) datano dalla fine del Trecento ai giorni nostri. Prevalgono artisti del Rinascimento, in particolare fiorentino e toscano, sono significativamente rappresentate le scuole straniere ed è in costante aumento la presenza di artisti contemporanei. Importante, inoltre, è il patrimonio di disegni architettonici.

L’Istituto cura la realizzazione periodica di mostre, corredate da cataloghi scientifici, che sono presentate al pubblico nella Sala di Esposizione.

Giorni e orario apertura: Domenica 8.15-18.00
Comune: Firenze
Indirizzo: via della Ninna, 5
CAP: 04015
Provincia: FI
Telefono: +39 055 2388671

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Museo Nazionale Del Bargello- Museo Di Orsanmichele

Le statue raffiguranti i santi patroni delle maggiori corporazioni fiorentine, originariamente collocate nei tabernacoli all’esterno di Orsanmichele, sono esposte, dopo essere state restaurate e sostituite da copie, nel grande salone al primo piano dell’edificio, cui si accede attraverso il passaggio sopraelevato che lo unisce al Palazzo dell’arte della Lana.

In gran parte realizzate nel secondo decennio del Quattrocento, le statue di Orsanmichele rappresentano un documento fondamentale della scultura del Primo Rinascimento, cui contribuirono tra gli altri Donatello, Lorenzo Ghiberti, Nanni di Banco e Andrea del Verrocchio. All’ultimo piano dell’edificio sono conservate sculture gotiche riferibili ad Andrea Orcagna.

Giorni e orario apertura: Domenica 10.00-17.00
Comune: Firenze
Indirizzo: via Arte della Lana, 1
CAP: 50123
Provincia: FI
Telefono: +39 055 2388610

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Gallerie Degli Uffizi-Museo Delle Porcellane

Il museo, funzionalmente legato al Museo degli Argenti e al Giardino di Boboli, raccoglie le collezioni di porcellane da tavole delle case regnanti che si sono succedute a Palazzo Pitti, dai Medici ai Lorena ai Savoia.

La prima sala presenta porcellane della Real Fabbrica di Napoli, la Manifattura di Doccia fondata dalla famiglia Ginori. La porcellana francese è rappresentata da esemplari della fabbrica di Vincennes e di Sevres. La seconda sala presenta le porcellane di Vienna venute coi lorenesi. Nella terza sala sono esposte le porcellane di Meissen e di altre manifatture tedesche.

Giorni e orario apertura: domenica 8.15–19.30
Comune: Firenze
Indirizzo: piazza Pitti, 1
CAP: 50125
Provincia: FI
Telefono: +39 055 2388605

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Giardino Della Villa Di Castello

La villa di Castello è una delle più antiche residenze suburbane della famiglia Medici, che la possedettero fin dal 1477. Prediletta da Cosimo I, fu oggetto di particolari cure e il suo giardino, progettato nel 1538, un anno dopo l’ascesa al potere del giovane duca, venne studiato per celebrare il potere del principe attraverso la simbologia delle sue statue, delle fontane, e delle grotte.

Dichiarata dall’UNESCO Patrimonio mondiale dell’Umanità nel 2013, la villa è sede dell’Accademia della Crusca ed è museo statale lo splendido giardino ricco di agrumi e piante rare decorato di sculture antiche e rinascimentali. Di straordinario fascino è la Grotta degli animali, un tempo animata da giochi d’acqua, al momento chiusa al pubblico per lavori di restauro.

Giorni e orario apertura: Domenica 8.30-18.30, ultimo ingresso ore 18.00 (Si consiglia di verificare il giorno stesso gli orari di apertura, telefonando al numero + 39 055 452691)
Comune: Firenze
Indirizzo: via di Castello, 44
CAP: 50141
Provincia: FI
Telefono: +39 055 454791

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