
Abano Terme è sicuramente la meta ideale per chi cerca una vacanza all’insegna del relax. Elegante, tranquilla, a tratti signorile, Abano Terme ha un’anima sottilmente glamour, che cercheremo di svelare in questa guida alla scoperta delle 5 cose da fare in città la sera.
Ecco le 5 cose da fare ad Abano Terme la sera
Elegante e glamour, questa città sa come stupire ogni suo visitatore. Night club nascosti tra le colline, lounge, jazz e cocktail bar: ad Abano l’offerta turistica notturna è variegata. Non mancano locali da aperitivo, enoteche e locali in cui assaggiare i piatti della tradizione locale.
In questa guida, però, vorremmo proporvi 5 attività da fare ad Abano di sera senza dover entrare in nessun luogo, o quasi.
1. Passeggiare per il Viale delle Terme di Abano
Passeggiare per il Viale delle Terme è cert-amente un grande classico. Prendete come punto di riferimento Piazza della Repubblica dove svetta la torre di 11 piani del Grand Hotel Plaza. Da lì, seguite il viale fino alla fontana di Via Pietro d’Abano. Sulla piazzetta circolare che lì si apre, vedrete il trionfo della stagione più elegante di Abano.
Non soltanto la facciata del Grand Hotel Trieste & Victoria, ma soprattutto l’affascinante facciata neoclassica dell’Hotel Orologio, ormai abbandonato. Allungare lo sguardo verso le decine di finestre e i meravigliosi colonnati nascosti dalla vegetazione dà adito a sogni di un’altra epoca.
2. Partecipare agli eventi all’aperto
Abano è una città turistica, viva nel momento in cui gli alberghi e gli stabilimenti termali sono aperti.
Ecco che quindi dalla primavera fino al periodo di Natale, la città di Abano presenta un calendario ricco di eventi dei più svariati interessi.
Ad esempio, qui a settembre viene organizzata la Notte Rosa, con spettacoli, concerti e bancarelle all’aperto fino a tarda notte! Ma è anche il luogo di fiere del libro, mercatini natalizi e anche il luogo in cui viene organizzato il contest per la cioccolata più lunga del mondo! Nel 2018 si arrivò a ben 38 metri di tavoletta, realizzati dal maestro cioccolatiere belga Johann De Jaeger. Insomma, qualsiasi momento dell’anno è interessante per gli Aponensi per festeggiare!
3. Un giro verso Monteortone, a pochi passi dal centro di Abano
Nel comune di Abano Terme, a ridosso della collina, si trova il Santuario di Monteortone, dedicato alla Madonna della Salute.
Naturalmente di sera non è visitabile, ma è pur sempre possibile fare una passeggiata nel piccolo centro della località e ammirare il complesso religioso sullo sfondo delle colline. Accanto al Santuario, l’ex convento è ora un albergo termale gestito dai Salesiani.
L’atmosfera è tranquilla, i locali aperti la sera davvero pochi.
Si viene qui per godere della pace e della frescura dei colli, in un contesto quasi fiabesco, mentre il Santuario è bagnato dalla luce della luna.
4. Passeggiare nei dintorni del Parco Montirone di Abano Terme
Il Parco Montirone è semplicemente bellissimo. Punto.
Si tratta di uno dei giardini pubblici di Abano, sviluppatosi attorno all’antica sorgente termale. Proprio qui, infatti, sgorgava dalle rocce, in modo del tutto spontaneo, la fonte termale.
E qui c’è anche un altro tocco: l’ingresso monumentale ai giardini, infatti, presenta la firma del nostro succitato Giuseppe Jappelli. In realtà, soltanto il progetto era suo. L’intero ingresso venne infatti realizzato soltanto ad inizio Novecento.
Presenta un frontone in stile corinzio e due padiglioni ai lati. Il visitatore passa al di sotto del colonnato, sale le gradinate e raggiunge lei, Igea. La statua dedicata alla dea della Salute venne realizzata negli Anni Quaranta del Novecento dallo scultore monselicense Paolo Boldrin.
Alcune volte l’accesso ai giardini è precluso, in quanto l’imponente scenografia di quest’area verde viene utilizzata per mostre ed eventi.
Il Parco Montirone si inserisce nella grande tradizione botanica padovana, tant’è che il capoluogo ospita l’orto botanico più antico del mondo
5. Dopo tanto peregrinare, il momento per il relax in una piscina termale
Ad Abano Terme c’è tanto da fare, di giorno e di sera. Sicuramente, però, la cosa più incredibile che si può fare e rilassarsi in una delle piscine termali proposte dagli innumerevoli alberghi della zona. In qualsiasi stagione dell’anno, apprezzerete le acque termali aponensi sotto una veste diversa. Che sia sotto un cielo stellato estivo, sotto fiocchi di neve o gocce di pioggia, l’esperienza è certamente indimenticabile.
Incredibili sono le sere d’autunno, quando i vapori delle acque si levano, mescolandosi alla nebbia della notte.
Abano, meta di vacanze sin dai tempi dei Romani
La città degli aponensi, perché, sorpresa delle sorprese, è proprio così che vengono chiamati gli abitanti di Abano, è conosciuta in ogni dove, quasi più nel resto d’Europa, che in Italia.
Riconosciuta come uno dei luoghi simbolo del turismo termale italiano, l’area di Abano e Montegrotto Terme è frequentata sin dal VI secolo a.C.
Numerosi scavi archeologici, ora conservati nei vicini Musei di Este e Monselice, sono testimoni di questo lungo passato. E proprio dagli antichi Romani, che tra i primi trassero beneficio dalle proprietà curative delle acque, pare abbia avuto origine il nome.
Sembra infatti che proprio che dal nome del dio delle acque termali, Aponus, nome di matrice indoeuropea, abbia avuto origine il nome della città e il curioso nome dei suoi abitanti.
Abano Terme, dal Medioevo ad oggi
Con la caduta dell’impero romano, Abano e le sue terme vennero quasi dimenticate, fino al Cinquecento, grazie all’intervento di alcune famiglie nobili locali.
Nel Settecento, però, visse una nuova primavera. Era il 1753, quando l’opera goldoniana I Bagni di Abano, dramma giocoso per musica, venne portata in scena al Teatro Samuele di Venezia.
Quando la caduta della Serenissima sembrò prospettare una nuova fase di declino per Abano, diverse famiglie borghesi ebree acquistarono i beni delle famiglie nobili decadute e diedero nuovo impulso all’economia locale.
Verso la metà dell’Ottocento, infatti, si potevano annoverare ben 8 stabilimenti termali. Senza contare che, per migliorare l’estetica e la funzionalità di alcuni di essi, chi venne chiamato?
Intervenne nientemeno che l’architetto e ingegnere Giuseppe Jappelli, già impiegato in diverse zone di Padova, tra le quali l’attuale Teatro Verdi!
Ed ora che abbiamo incastonato la città nel suo preciso contesto, siamo pronti!
Possiamo fare quel passo in più, e scoprire ciò che aspettavate dall’inizio dell’articolo, ovvero cosa fare ad Abano Terme di sera.
Se non sapevate cosa fare ad Abano Terme di sera, ora potete prendere spunto dalla nostra selezione!
Articolo di Elisa Borgato
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