Cortina d’Ampezzo: una guida turistica - Oj Eventi

Cortina d’Ampezzo: una guida turistica

Cortina d'Ampezzo

Cortina d’Ampezzo: una guida turistica

Cortina d'Ampezzo

Cortina d’Ampezzo

Nel cuore delle Dolomiti venete, per chi ama la montagna, la movida, lo sport, la meta d’eccellenza sia d’inverno che d’estate è una sola. Adagiata in un’ampia conca di prati e boschi sorge la “Regina delle Dolomiti”: Cortina d’Ampezzo.

Con i suoi 140 chilometri di piste, il circuito Dolomiti SuperSki, Cortina è un luogo cult per gli appassionati dello sci, un luogo magico dove passare il capodanno in montagna.

D’estate le montagne offrono numerosi svaghi: 300 chilometri di sentieri, più o meno impegnativi, per chi ama camminare. È possibile poi praticare sport quali l’alpinismo, il golf, l’equitazione.

Per chi ama lo shopping, Cortina offre oltre 200 negozi di alta moda; per chi ama l’oggettistica troviamo un Made in Italy da bottega: negozi di artigianato, gioiellerie e negozi di antiquariato.

Ma Cortina d’Ampezzo non è solo un luogo di svago e sport, ma anche un luogo di storia. In particolare è stato il Novecento a segnare questi luoghi. Un intero museo all’aperto, si potrebbe dire, sotto le Cinque Torri, dedicato alla Prima guerra mondiale.

Infine, a chi non bastassero le piste da sci e i sentieri montanari per godersi un intimo incontro con la natura, Cortina d’Ampezzo offre escursioni uniche nel Parco naturale delle Dolomiti d’Ampezzo, con 11 rifugi ad accogliere gli intrepidi.

 

La storia di Cortina d’Ampezzo

La nostra Regina delle Dolomiti non ha sempre portato la corona del turismo. Soprattutto perché in tempi remoti il turismo era un’attività culturale che i giovani rampolli inglesi praticavano a Roma, Firenze e Napoli per completare la loro istruzione romantica.

In origine Cortina d’Ampezzo era un semplice paese di allevatori e boscaioli. Un tempo sotto la Repubblica di Venezia, poi passata sotto l’Impero Austro-Ungarico. La svolta arriva alla fine dell’800, quando la costruzione di infrastrutture ferroviarie la rende accessibile ai ricchi viaggiatori tedeschi o russi.

Quando poi nel 1956 ha ospitato le Olimpiadi invernali, gli impianti sciistici hanno ricevuto quelle implementazioni che rendono ancora oggi Cortina d’Ampezzo una meta sciistica d’eccellenza in tutta Europa.

Ma non solo il passato rende questo luogo un protagonista della storia: nel 2026 tornerà di nuovo ad ospitare le Olimpiadi invernali, perciò verrà nuovamente ampliato e rinnovato.

 

I dettagli di Cortina d’Ampezzo

Oltre le passeggiate in montagna, le scalate e le discese in sci, una lunghissima pista ciclabile presenta scorci panoramici unici: si tratta della Lunga Via delle Dolomiti. Nel 1964 la linea ferroviaria che collegava Cortina con Calalzo di Cadore fu smantellata; al suo posto venne costruita la ciclabile.

Da visitare poi la Chiesa principale di Corso Italia, dedicata a San Filippo e Santo Giacomo. La Basilica, in stile tirolese, fu fondata nel 1208 e successivamente ricostruita nel ‘700. Alcuni artisti locali lavorarono i decori e gli affreschi all’interno (come i cicli del pittore tirolese Franz Anton Zeller). Altra Chiesa particolarmente antica, del 1226, è la Chiesa di Ospitale, il cui nome deriva dall’ospizio per viandanti datato al XI secolo.

Ma ciò che non ti aspetti da Cortina è il suo ricco patrimonio museale: il museo d’Arte moderna Mario Rimoldi (nato grazie alle donazioni di Rosa Braun, moglie dell’omonimo collezionista) all’interno della Ciàsa de ra Regoles. La sua collezione è una tra le più ricche e rappresentative del patrimonio artistico dell’arte italiana del ‘900, con opere di artisti quali Depero, Guttuso e Savinio (pseudonimo di De Chirico).

Un museo etnografico presenta la storia e le tradizioni di Cortina. Il museo mostra oggetti di artigianato e abiti della tradizione appartenuti alle famiglie di un antico ordinamento, i Regolieri. Questi rappresentano i discendenti delle famiglie originarie di Cortina.

Insieme al Museo d’Arte Moderna “Mario Rimoldi” e al Museo Etnografico Regole, il Museo Paleontologico “Rinaldo Zardini” costituisce il complesso dei “Musei delle Regole”. Si trova nello stesso edificio che ospita il Museo Etnografico; venne inaugurato nel 1975 e presenta una delle maggiori collezioni di fossili di tutto il mondo. Questi fossili sono datati di migliaia di anni e furono rinvenuti tra le montagne delle Dolomiti. La collezione prende il nome dal suo creatore Rinaldo Zardini.

 

Altre meraviglie tra le bellezze naturali

Se non soffrite di vertigini, dal centro della città è possibile prendere la lunga Funivia Fanoria, che conduce al Rifugio Faloria. In funzione sia d’estate che d’inverno: nella stagione calda è possibile avventurarsi in diversi sentieri per il trekking. D’inverno, invece, sono a disposizione numerose piste sciistiche. Il Rifugio Faloria ospita anche ottimi pranzi con piatti tipici e aperitivi ad alta quota!

Se proviamo a spostarci appena dal centro scopriremo che i luoghi intorno Cortina sono una cornice all’altezza del quadro. Una delle escursioni più suggestive è certamente la visita alle Cinque Torri: si tratta di un complesso montuoso delle Dolomiti. Ci sono percorsi per il trekking, da seguire in mountain bike, ma anche pareti per l’arrampicata.

Infine due laghi da non perdere. Il primo è il Lago di Misurina, in zona Auronzo di Cadore. È soprannominato “la Perla delle Dolomiti”, per il suo colore cristallino e per la sua posizione. Incastonato tra le montagne delle Dolomiti come una pietra preziosa, tra le Tre Cime di Lavaredo, il Sorapiss, i Cadini e il Cristallo, regala meravigliosi scorci e locali tutt’intorno.

Il lago Sorapiss, invece, è più difficile da raggiungere. Situato nel Gruppo del Sorapiss delle Dolomiti. La particolarità di questo lago è il suo color turchese opaco. A differenza dei laghi del nord non presenta la caratteristica superficie a specchio e l’acqua sembra densa. Purtroppo può essere raggiunto solamente a piedi. I sentieri che lo incontrano sono alcuni immersi nel bosco, altri invece costeggiano lo strapiombo della montagna, perciò non sono particolarmente consigliati anche a chi non ha particolare esperienza con il trekking.

 

Questi sono i nostri consigli per visitare Cortina d’Ampezzo. Dicci cosa ne pensi o le tue esperienze passate!

Articolo di Federico di Carlo

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