
Corte Brugnatella si trova in provincia di Piacenza, lungo la statale 45 che collega l’Emilia con la Liguria. In realtà il nome non indica una località, ma tutta l’area che comprende il comune di Marsaglia e le frazioni limitrofe, tra cui il borgo di Brugnello e le antiche celle monastiche del monastero di San Colombano di Bobbio (Confiente, Lago, Carana).
Il nome Corte Brugnatella deriva dalla nobile famiglia dei Brugnatelli, originaria di Brugnello. Trovandosi sull’itinerario verso il mare, in passato Corte Brugnatella fu un centro importante per il flusso mercantile verso Genova e Chiavari e luogo di passaggio dei pellegrini.
L’Alta Val Trebbia
Corte Brugnatella si trova in Alta Val Trebbia, la zona in cui il fiume Trebbia, l’affluente di destra del Po che nasce sull’Appennino ligure, regala i panorami più suggestivi.
Oltre al fiume, in queste zone si trovano molti tesori naturali da esplorare, come pascoli, boschi e una variegata fauna selvatica. Attraversando questa regione, si scoprono borghi incantevoli immersi in una natura incontaminata. Non a caso Ernest Hemingway, che attraversò la Val Trebbia durante la Seconda Guerra Mondiale, l’avrebbe definita “la valle più bella del mondo”.
Celebre per il fiume Trebbia e il suggestivo borgo di Bobbio, questa valle offre uno straordinario paesaggio montuoso e collinare che si estende per 110 chilometri. Il tratto più spettacolare si trova però tra Marsaglia e Bobbio, con le iconiche “anse del Trebbia”, tanto che nel 2014 è stata avviata la candidatura di questo tratto come sito protetto dall’UNESCO, per promuoverne la conservazione.
Folklore a Corte Brugnatella
A Corte Brugnatella è ancora viva la festa di origini pagane del Calen di maggio (qui anche detta Carlin di maggio) per celebrare l’arrivo della primavera. Un gruppo di suonatori di pifferi e fisarmonica, accompagnati da un coro (i “canterini”), gira per le case portando l’augurio per l’arrivo della bella stagione. Si tratta di una vera e propria questua, che inizia alla sera e prosegue fino alle prime luci dell’alba, durante la quale gli abitanti donano al gruppo itinerante uova, simbolo di rinascita.
Altra particolarità nella cultura popolare piacentina di queste zone è il mito legato all’elefante di Annibale. Secondo un’antica leggenda, Annibale, dopo aver sconfitto i Romani nella battaglia del Trebbia, si fermò nelle campagne vicino a Piacenza, lasciando un elefante ferito in battaglia ai contadini prima di proseguire il suo viaggio verso Sud. Così, in ricordo della battaglia del Trebbia è stata posta la statua di un elefante da guerra cartaginese, e sempre un elefante campeggia sullo stemma del comune di Gossolengo. Inoltre, a Confiente, nel punto esatto della confluenza tra Aveto e Trebbia, si può osservare l’elefante del Trebbia, una formazione montuosa dall’aspetto che ricorda il dorso dell’animale.
Tradizione gastronomica
Nell’Alta Val Trebbia la cucina tradizionale propone le ricette tipiche della tradizione piacentina con un’enfasi sui prodotti del territorio. Accanto a polenta e cinghiale, tortelli e salumi, troviamo piatti a base di porcini e tartufi, che abbondano nei boschi vicini a Corte Brugnatella, il tutto accompagnato dai vini locali.
Le tradizioni di questi luoghi sono protagoniste delle diverse sagre organizzate tutto l’anno con stand di prodotti tipici, spesso accompagnate dalla musica tradizionale dell’Appennino delle Quattro Province.
Brugnello
Se vi trovate a Corte Brugnatella è d’obbligo visitare il borgo di Brugnello, conosciuto anche come “borgo degli artisti”. Arroccato su uno sperone roccioso alto 464 metri nel punto in cui il fiume curva, attualmente conta solo una decina di residenti. Si raggiunge da Marsaglia a piedi lungo il sentiero 143 o in macchina, risalendo gli stretti tornanti che per circa 2 chilometri si arrampicano lungo i fianchi del monte.
Bellissimo e antico abitato medievale di case in sasso, è celebre per essere luogo di residenza di alcuni artisti, che hanno contribuito al restauro delle case e delle stradine realizzando persiane in legno intagliate e creando decorazioni e panchine in pietra. All’estremità del borgo, sulla terrazza dietro alla Chiesa di pietra dei Santi Cosma e Damiano (XI secolo), è presente un punto panoramico da cui si può godere di una vista spettacolare sul Trebbia.
Cosa fare a Corte Brugnatella
Tutta la zona di Corte Brugnatella è amata da piacentini e turisti e visitatori, soprattutto durante i mesi estivi, grazie alle sue spiagge caratterizzate da acque cristalline e ciottoli o sabbia fine, come la famosa spiaggia della Chiesetta o quella delle Rocce levigate.
Durante la bella stagione è sicuramente il posto ideale per godersi rilassanti giornate in riva al fiume, ma anche per esplorare la natura incontaminata e la storia di questi luoghi.
Se vi trovate nella zona di Corte Brugnatella vi consiglio di:
- Percorrere l’antica Via dei guadi e delle sorgenti termali (“Acqua dolce e salata”). Si tratta di un percorso di circa 12 chilometri, suddiviso in diverse tappe, che si dipana su mulattiere e antichi sentieri locali che includono guadi dei fiumi nei punti meno impetuosi. La Via dei guadi rimase la principale via di comunicazione fino all’inizio del Novecento, ed era utilizzata per il trasporto di bestiame e animali tra i mercati della zona. Il tratto che interessa Corte Brugnatella è quello che collega Brugnello e Bobbio passando per la suggestiva strada di Carana.
- Esplorare i dintorni di Marsaglia. Grazie alla sua posizione tra Val Trebbia e Val d’Aveto, Marsaglia è il punto di partenza ideale per diverse escursioni di varie lunghezze e difficoltà che regalano panorami mozzafiato. I numerosi sentieri che collegano i piccoli centri abitati sulle alture circostanti consentono inoltre di spostarsi restando in quota. Per chi invece preferisce gli sport acquatici, a Marsaglia è presente il centro Sports in Open Space he organizza attività di canoa, canyoing, kayak e rafting.
Vi è venuta voglia di visitare Corte Brugnatella e le sue meraviglie? Cercate sul nostro sito le attività disponibili in questa zona!
Articolo di Giorgia Rimondi
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