In questo articolo faremo una panoramica sui punti più belli dei colli di Roma, luoghi incastonati tra passato e presente, all’interno di una cornice romantica e suggestiva. Quando si nominano i sette colli si fa riferimento a quelli della tradizione classica: Aventino, Campidoglio, Celio, Esquilino, Palatino, Quirinale, Viminale. Quest’ultimo è anche il più piccolo dei sette. E sapevate che il Colosseo è sul Celio? A questa lista vanno poi aggiunti Gianicolo, Pincio e Vaticano.
A prescindere dalle classificazioni, i colli di Roma ospitano molte delle principali bellezze della città. Allora, pronti per questa panoramica?
A cosa corrispondono i colli di Roma?
I sette colli di Roma sono colline storiche su cui venne fondata la città di Roma. Questi colli hanno avuto un’importanza fondamentale nella storia e nello sviluppo della città antica. Ognuno ha avuto un ruolo importante: l’Aventino come zona residenziale, il Campidoglio come centro politico e religioso, il Celio con i suoi templi e residenze aristocratiche. L’Esquilino è famoso per le sue ville e giardini, mentre il Palatino come luogo della leggendaria fondazione di Roma da parte di Romolo. Infine, il Quirinale è una nota zona residenziale e sacra, e il Viminale, il più piccolo, oggi è sede del Ministero dell’Interno. Questi colli nel loro complesso rappresentano il cuore della civiltà romana e sono ricchi di storia e leggende.
Perché i romani si insediarono sui colli?
Roma sorge sui colli per diverse ragioni strategiche e pratiche. In primo luogo, le colline offrivano una posizione difensiva naturale contro gli attacchi nemici, poiché era più difficile per gli invasori assalire una città alta. Inoltre, i colli permettevano un’ottima visuale del territorio circostante, consentendo agli abitanti di monitorare movimenti e potenziali minacce.
Le colline erano anche vicine al fiume Tevere, che garantiva accesso all’acqua dolce, facilitava il commercio e forniva una via di comunicazione e trasporto. Le zone più elevate erano meno soggette a inondazioni rispetto alle aree pianeggianti vicine al fiume, rendendole più sicure per l’insediamento. Infine, la presenza di diversi colli distinti permetteva la crescita e l’espansione della città in modo organizzato, con ciascun colle che poteva svilupparsi in un quartiere con funzioni specifiche, contribuendo alla complessità e alla ricchezza culturale e urbana di Roma.
Esquilino
Probabilmente molti di voi saranno transitati per l’Esquilino senza nemmeno saperlo. Qui, infatti, si trova la Stazione Termini. Proprio ai due lati dell’entrata principale della stazione, quella che dà su Piazza dei Cinquecento, potrete visitare il Museo Nazionale Romano, un complesso che fa capo al Palazzo Massimo alle Terme e alle Terme di Diocleziano.
Sul Colle Esquilino sono anche situate stupende Basiliche e chiese, come la Basilica di Santa Maria degli Angeli e dei Martiri, la Basilica di Santa Croce in Gerusalemme e la chiesa di San Paolo Entro le Mura. Degni di nota anche gli edifici culturali come il Teatro dell’Opera e la Galleria Nazionale d’Arte Antica. Durante una passeggiata potreste imbattervi in molte architetture interessanti: il Rione Esquilino vale sicuramente la pena di essere visitato, così come le Quattro Fontane, Porta Maggiore e Palazzo Barberini.
Aventino
L’Aventino anticamente ospitava numerosi tempi: oggi le sue attrazioni principali sono il Giardino degli Aranci ed il Circo Massimo. Il Giardino degli Aranci, conosciuto anche come Parco Savello, è un giardino rettangolare che prende il nome dagli aranci piantati in onore di San Domenico, uno dei punti più romantici di Roma, soprattutto al vespro. Provate solo ad immaginare l’aria profumata dalle zagare durante la fioritura!
Lo sguardo arriva all’Isola Tiberina, oltre che toccare il sopra citato Gianicolo e la Basilica di San Pietro, la cui cupola si può sbirciare dalla toppa del portone che conduce alla Villa dei Cavalieri di Malta.
Il Circo Massimo era, come dice il nome, il più grande “stadio” della città e, secondo le leggende, è stato il protagonista dei più famosi miti di Roma.
Campidoglio
Qui si crearono i primi insediamenti che portarono alla futura città di Roma. Oggi, gli edifici principali che potete ammirare e visitare sono il Palazzo dei Senatori, attuale sede del Comune; Palazzo Nuovo, Palazzo dei Conservatori e la Basilica di Santa Maria in Aracoeli.
La piazza del Campidoglio, nata dal genio di Michelangelo, per volontà di Papa Paolo III, è a buon diritto una delle più famose di Roma. Il progetto del papa prevedeva anche la realizzazione del Palazzo dei Conservatori e del Palazzo Nuovo: oggi sono sede dei Musei Capitolini. Per arrivare sulla piazza bisogna salire quella meravigliosa scala che è la Cordonata, sulla cui sommità troverete le statue dei Dioscuri a cavallo. Al centro della piazza si trova la celeberrima statua, in copia, di Marco Aurelio. L’ originale datata al 176 d.C. è custodita nel Palazzo dei Conservatori.
La vista che si apre dopo aver attraversato lo slargo è quella dei Fori, il cui profilo è uno dei simboli della Città Eterna. Si può arricchire la visita salendo sulla torre campanaria di Palazzo Senatorio e ammirare un panorama ancora più spettacolare della città di Roma.
Gianicolo
Uno dei punti più amati dai turisti e soprattutto dai romani è il Gianicolo, sulla riva destra del Tevere, dal quale ogni giorno alle dodici potete udire un colpo di cannone situato sotto la statua di Garibaldi. L’usanza fu introdotta da papa Pio IX, così che le chiese potessero far suonare le campane a mezzogiorno in punto. Tra le bellezze più famose di questo colle c’è sicuramente la Fontana dell’Acqua Paola, anche se i romani la chiamano affettuosamente “Er Fontanone”! Pare inoltre che per costruire la fontana siano stati utilizzati i materiali provenienti sia dal Foro Romano che dall’antica Basilica di San Pietro.
Ma le bellezze di questo colle non sono finite qui! Potrete rilassarvi e passeggiare nell’Orto Botanico o visitare Villa Pamphilj, ma anche la Chiesa di San Pietro in Montorio: tutte mete degne di essere vissute. In particolare, Villa Doria Pamphilj ospita uno dei parchi pubblici più grandi della Città Eterna. Molti si fermano in questa bella residenza di campagna soprattutto per ammirare il Casino del Bel Respiro, il Giardino Segreto e la Fontana di Venere.
Palatino
Il Palatino è uno dei siti archeologici più visitati di Roma e del mondo. Qui potrete immaginare una civiltà perduta tra resti di ville e templi. Secondo il mito Roma nacque proprio su questo colle: non è un caso che qui si trovino i resti dei palazzi più grandi.
La Domus Tiberiana, voluta dall’imperatore Tiberio, fu il primo palazzo imperiale sul Palatino. I suoi resti sono visibili tra il tempio della Magna Mater e le pendici del Foro Romano. La Domus Severiana fu invece voluta da Settimio Severo: da qui oggi si può ammirare uno dei panorami più suggestivi su alcuni tra i più bei monumenti di Roma.
Pincio
La Passeggiata del Pincio fu ideata durante l’occupazione napoleonica per collegare Piazza del Popolo e Porta Flaminia. Il Pincio è facilmente raggiungibile prendendo la metro A, fermata “Flaminio”. Anche qui il panorama è eccezionale con una delle viste più belle di Roma e risultano facilmente raggiungibili Villa Borghese e Piazza del Popolo.
Degne di nota sono senza dubbio la casina Valadier, l’orologio ad acqua e l’obelisco di Antinoo. Il bianco dei busti, tra cui quelli di Gian Lorenzo Bernini, Giacomo Leopardi e Grazia Deledda solo per citarne alcuni. Questa famosa terrazza, in cui la natura si unisce all’architettura, è stata amata nei secoli anche da molti artisti come Ippolito Caffi e Augusto Bompiani.
Allora, quali tra i colli di Roma amate di più? Quale dovete ancora visitare? Fatecelo sapere nei commenti!
Articolo di Samantha Musolino
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