
Castel Sant’Angelo – è uno dei monumenti simbolo di Roma. Con i suoi 48 metri d’altezza è visibile e riconoscibile da tutta la città. Ma dietro la sua maestosità si nascondono 2000 anni di storia che lo rendono un vero e proprio scrigno di arte e cultura! Andiamo a scoprire insieme 10 curiosità su questo splendido edificio di epoca romana!
Il Mausoleo di Adriano
Nel 123 d.C. l’imperatore Adriano fece costruire il Mausoleo Adriano per garantire una degna sepoltura a sé e alla sua famiglia. La sua struttura originaria è oggi irriconoscibile, ma persistono le fondazioni del basamento, l’ingresso monumentale e la camera funeraria. L’unica monumentale via d’accesso dall’Urbe alla tomba era il Pons Elius, l’attuale Ponte Sant’Angelo.
Il Castello
Nel 403 d.C. il Mausoleo fu incluso all’interno delle Mura Aureliane grazie all’imperatore Onorio. Da quel momento subì numerose modifiche in termini di struttura, a partire dalla rimozione delle colonne per continuare con le decorazioni statuarie volute da Adriano. Con il tempo e le numerose guerre e incursioni divenne un vero e proprio castello a difesa della città.
A protezione del Papato
Nell’ 848 d.C. Papa Leone X diede poi inizio alla costruzione della Città Leonina, con l’obbiettivo di proteggere la Tomba di S. Pietro, includendo presto anche Castel Sant’Angelo. Nel XII secolo Papa Nicolò II Orsini fece realizzare il Passetto del Borgo che collega tutt’oggi le residenze vaticane al Castello. Questo “corridoio” e la consegna nel 1367 delle chiavi del Castello a Papa Urbano V per sollecitare il ritorno a Roma dopo la cattività Avignonese, legarono indissolubilmente l’edificio al Papato. Da quel momento in poi venne infatti usato dai pontefici come residenza in caso di pericolo.
Il Passetto del Borgo
Ad oggi è il tratto più lungo che ci è pervenuto delle mura della Città Leonina. È un corridoio aereo costruito per dare ai pontefici la possibilità di spostarsi rapidamente e in modo sicuro, dalle proprie residenze al castello, in caso di pericolo. A causa della sua struttura robusta e fortificata Castel Sant’Angelo veniva usato anche come tribunale e prigione. In questo ambito infatti il Passetto del Borgo venne usato per condurre alla prigione persone di cui non si voleva far sapere l’incarcerazione.
Giulio II
All’ inizio del 1500 cominciò il pontificato di Papa Giulio II della Rovere, il quale iniziò a collezionare le opere d’arte oggi conservate nei Musei Vaticani. Egli per circa un anno decise di fare di Castel Sant’Angelo la propria residenza apportandovi alcune sostanziali modifiche, soprattutto per migliorare la qualità degli alloggi. Tra le tante migliorie, al Papa si deve la Loggia verso il Tevere e la convocazione di Michelangelo per realizzare la facciata della piccola cappella dedicata ai SS. Cosma e Damiano. Venne inoltre potenziata la fortificazione delle mura e il Passetto del Borgo venne completato e ristrutturato.
Il Sacco di Roma
Nel 1527 un esercito di mercenari, perlopiù lanzichenecchi tedeschi, sotto il comando di Carlo di Borbone assediarono la Città Leonina e riuscirono ad entrare in Vaticano. Una parte di popolazione, compreso Papa Clemente VII trovò rifugio dentro Castel Sant’Angelo. La struttura riuscì a far fronte all’assedio e alla peste che dopo poco iniziò a diffondersi. Ciononostante dopo un mese di resistenza una guarnigione entrò al suo intero e fece prigioniero il Papa.
Castel Sant’Angelo : Il Carcere
Dal XVII secolo fino alla proclamazione di Roma a Capitale del Regno d’Italia il Castello fu adibito principalmente a carcere politico. Ospitando in particolare carbonari e patrioti cadde in un grave stato di degrado.
La dedica all’Arcangelo Michele
La leggenda racconta che nel 590 Roma fu vittima di una pestilenza e che l’Arcangelo Michele apparve a Papa Gregorio I durante una processione al Mausoleo di Adriano. Egli si mostrò mentre rinfoderava la spada come segno della fine dell’epidemia. Certo è solo un racconto, ma ad oggi è possibile vedere le impronte dell’arcangelo sulla pietra dove apparve. In segno di gratitudine per la buona notizia portata, il Mausoleo Adriano venne dunque chiamato Castel Sant’Angelo e sulla sommità fu collocata la statua di un angelo.
La statua dell’angelo
La statua che vediamo ora non è quella originale. Inizialmente era di legno ma le intemperie portarono presto al suo degrado. Fu sostituita dalla versione in marmo che finì poi distrutta durante un assedio nel 1379. Si giunse così alla versione in marmo con ali in bronzo che fu incenerita da un fulmine nel 1497 e rimpiazzata da una in bronzo dorato. Quest’ultima fu integralmente fusa per costruire cannoni e potenziare le difese durante il sacco di Roma del 1527. L’attuale angelo è il sesto ed è opera dello scultore fiammingo Pieter von Verschaffelt che lo realizzò in bronzo.
Ponte Sant’Angelo
Ad oggi il ponte è decorato con le statue di San Pietro e San Paolo volute da Papa Clemente VII nel 1533. A queste due sculture seguirono poi la serie di angeli commissionati da Papa Clemente IX e creati dagli allievi di Bernini sotto la sua meticolosa guida. Una decorazione decisamente migliore della precedente, quando il Ponte veniva “decorato” con le teste mozzate dei condannati a morte. Questo a partire dal 1500, quando vennero esposti 18 corpi, per continuare negli anni in costante aumento. È da qui che deriva il detto romano “ce so più teste mozze sulle spallette che meloni al mercato”.
Castel Sant’Angelo racchiude duemila anni di storia. Nella sua struttura e nella sua architettura si sono sedimentate le numerose metamorfosi che ha subito. Queste sovrapposizioni lo rendono una perfetta evidenza dei vari momenti storici che ha vissuto. È ricco di valenze simboliche e stratificazioni storiche visibili. Un monumento veramente suggestivo da visitare, soprattutto in estate quando viene aperto di notte e si respira un’atmosfera magica!
Informazioni utili su Castel Sant’Angelo
Orari:
tutti i giorni dalle ore 9.00 alle ore 19.30
Costo biglietti:
-intero: € 15
– agevolato: € 2
Visite guidate:
Le visite guidate sono comprese nel biglietto d’ingresso e hanno luogo tutti i giorni di apertura del Museo. È obbligatoria la prenotazione. Il servizio è disponibile fino all’esaurimento dei posti.
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Articolo di Alice Mariti
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