Castel San Pietro – Sulla cima di Colle San Pietro, a Verona, sorge l’omonimo castello che ne dà il nome: Castel San Pietro. Nato come fortezza militare, negli anni si è trasformato, diventando, tra le altre cose, il punto di ritrovo preferito degli innamorati veronesi. Com’è successo questo passaggio da luogo di guerra a luogo d’amore? Continua a leggere e lo scoprirai!
Castel San Pietro: colle
Castel San Pietro poggia su un colle dell’area Nord di Verona, a pochi passi dal fiume Adige, da Ponte Pietra e dal Teatro Romano. La sua posizione strategica ha fatto sì che divenisse il primo nucleo abitativo della zona fin dal Neolitico. In effetti, si dice che il nome della città provenga dalla parola etrusca “verone”, cioè “terrazza”, proprio in riferimento a questa sua caratteristica. L’attuale nome del colle richiama invece alla costruzione di una chiesa dedicata a San Pietro sulla sua cima intorno all’VIII secolo. In epoca romana il colle era già stato arricchito del famoso Teatro Romano e di un tempio, a riprova della sua importanza.
Nel corso dei secoli la città di Verona crebbe e dovette ampliarsi anche su Colle San Pietro e dintorni. Fu così che le case arrivarono alla sua base, incorniciandolo come un quadro.
Castel San Pietro: storia
La posizione strategica di Colle San Pietro ha da sempre spinto gli abitanti della zona di Verona a crearvi un avamposto militare. Gli storici hanno scoperto che già nel I secolo a.C. era presente una fortificazione con tempio. Dopo ulteriori lavori e modifiche, nell’890 Berengario, l’allora Marchese del Friuli, fece edificare un nuovo accampamento e nel 1393 fu la volta di Gian Galeazzo Visconti, primo Duca di Milano. Dal XVII secolo cominciarono ulteriori lavori di restauro di quest’ultima costruzione, a cui furono aggiunte una nuova cinta muraria, una chiesa, la torre del mastio e una residenza destinata agli ufficiali.
L’arrivo di Napoleone nel 1801 fece numerosi danni, ancora visibili salendo il colle. Una cinquantina d’anni dopo fu quindi la volta del generale Radetzky restaurare e ricostruire il castello, stavolta con un edificio ispirato all’architettura tedesca.
Castel San Pietro: descrizione
Castel San Pietro come oggi lo conosciamo è stato costruito tra il 1852 e il 1858. Progettato dall’ingegnere militare Conrad Petrasch, fu pensato per adeguarsi all’area collinare su cui sorge: sebbene i lati Sud e Ovest siano perfettamente rettilinei, quelli a Nord e ad Est sono infatti irregolari, così come la cinta muraria circostante. Il lungo periodo di disuso tra i tempi di Radetzky e gli anni ’40 ha causato la rovina e il crollo di alcune sue aree: tra i casi più eclatanti si ha la torre del mastio abbandonata, il ponte levatoio sparito e le dodici torri della muraglia rovinate o completamente distrutte.
Curiosamente, però, alcuni antichi lasciti sono stati risparmiati e sono tuttora ben conservati, come la sotterranea cisterna, risalente addirittura al XVI secolo. Illeso è anche il corpo centrale, un tempo dedicato alla caserma della fanteria.
Castel San Pietro: attualità
Nell’insieme, quindi, la struttura è tuttora in un buono stato di conservazione, ma per motivi di sicurezza si è deciso di lasciarla per lo più inutilizzata e chiusa al pubblico. Gli spazi ancora accessibili sono il suo patio, ora un parco, e il suo magnifico piazzale, Belvedere della città. Molti veronesi e turisti visitano questo sito storico, un po’ per ammirare il panorama cittadino, un po’ per passeggiare nel parco, un po’ per stare in compagnia sul suo piazzale… Per gli appassionati di camminate c’è anche la possibilità di seguire il percorso della cinta muraria, che prosegue per tutta la collina veronese.
Per arrivarci ci sono due modi: salire per la sua lunga ma affascinante scalinata o prendere la funicolare degli anni ’40, modernizzata e riaperta nel 2017, che porta direttamente alla sua cima. In entrambi i casi, lo spettacolo è assicurato!
Insomma, Castel San Pietro è stato per molti secoli una fortezza militare, ma la bellezza del suo panorama ha fatto sì che oggi sia uno dei luoghi preferiti da veronesi e non e, soprattutto, dalle coppiette più romantiche. Tu ci sei mai stato?