
“Un borgo di non molti abitanti ma di grande tradizione” è uno dei modi in cui potremmo descrivere Carpaneto Piacentino. Si trova in Emilia Romagna, tra l’alta pianura padana e il primo Appennino Ligure. Costeggia una serie di torrenti il che rende piacevole l’aria e l’atmosfera che si respirano in questo “forziere pieno di tesori” che si trova in provincia di Piacenza. Meta gradita per una vacanza o un week end per staccare la spina. Parte del territorio di Carpaneto alla fine degli anni novanta è stato incluso come riserva naturale geologica del Piacentino, che nel 2011 è divenuto parco regionale dello Stirone e del Piacenzano.
Storia di un Borgo che vale la pena vivere
L’origine di Carpaneto Piacentino risale all’epoca dei romani, come testimoniato anche da alcuni ritrovamenti di reperti storici. Tra i quali troviamo un dolio, dal latino Dolium: un vaso di terracotta in cui generalmente venivano conservati i liquidi o anche grano e legumi. È conservato presso l’antiquarium di Veleia.
La prima citazione di Carpaneto è datata 758 d.C. Si trattava di un territorio composto prevalentemente di boschi, costituito per la maggior parte da Carpini. Si dice che da qui ne derivi il nome. L’albero del Carpino era ed è presente sia nel vecchio che nel nuovo stemma. Altra simpatica ipotesi i laghi prosperanti di carpe.
Che meraviglia!
Carpaneto Piacentino diventa subito obbiettivo di diverse famiglie potenti, passa così nel tempo di mano in mano a diversi nobili. Nel 1090 fu distrutta dai populares, schierati in favore del Papato. Successivamente fu teatro di scontri tra Guelfi e Ghibellini. Nel del 1216 furono rasi al suolo diversi castelli tra cui quello del capoluogo.
In seguito il possesso del castello passò dalle famiglie del Cairo prima ad Anguissola successivamente. La villa Anguissola la si può ammirare a Rivergaro. Nel 1435 il castello di Carpaneto fu ceduto ad Alberto Scotti il quale fu denominato re direttamente dal Duca di Milano. Scotti fortificò il castello dotandolo di una cinta muraria con un fossato.
Nel 1600 Carpaneto Piacentino conobbe un periodo di declino a causa della cattiva amministrazione di Pier Maria Scotti detto il Buso. Sempre nel 1600 Carpaneto entrò a far parte del ducato di Parma e Piacenza. Nel 1800 divenne un comune a se.
Oggi il fossato e la cinta non esistono più, il castello è diventato sede degli uffici comunali. Dopo qualche anno la morte di Carlo Scotti a quei tempi sindaco della città, nel 1908 la famiglia Scotti decise di vendere la proprietà agli enti locali.
Cosa vedere a Carpaneto?
- Castello di Badagnano
- Castello di Carpaneto
- Castello di case bruciate
- Castello di Cerreto Landi
- Castello di Olmeto
- Castello di Travazzano
- Castello di Zena
- Castello di Magnano
- Torre Confalonieri
A Carpaneto oltre la storia si respira anche tradizione culinaria e la natura, con la vista degli Appennini a due passi e smisurate piantagioni di vigneti che caratterizzano i vini della zona. L’agricoltura è sempre stata un punto cardine della cittadina.
Numerose anche le Chiese che vale la pena visitare: la devozione dei residenti e dei turisti è una sensazione che non si può non percepire. Gli abitanti di Carpaneto si definiscono felici. È un paese tranquillo ma sempre accompagnato da turisti e gente nuova. È un luogo che trasmette sicurezza. La storia, la cultura e la religione sono dei capisaldi di questo meraviglioso borgo. Le Chiese che vale la pena visitare per ammirarne l’architettura, i dipinti, le statue e rigenerare l’anima sono:
- Chiesa dei Santi Fermo e Rustico, Patrono e protettori di Carpaneto, la cui festa si svolge il 9 Agosto
- Chiesa di Sant’Agnese Vergine e Martire
- Chiesa di Santa Maria Assunta
- Chiesa San Michele Arcangelo
- Chiesa San Giovanni Battista
- Chiesa Santa Maria della Quercia
- Chiesa di S. Pietro Apostolo
- Chiesa di San Lorenzo Martire
Cosa fare a Carpaneto?
Come noto la cucina Emiliana non è seconda a nessuno. Durante il primo week end di Settembre si celebra la “festa della coppa” dove si mettono in risaltò le qualità e la bontà del salame e della pancetta locali, famosi in tutto il belpaese. L’ultima domenica di Aprile come da tradizione prende vita l’antica “fiera di primavera”, parallelamente viene allestita una fiera di vini locali, evento detto “Gut” in omaggio al prestigioso vino Gutturnio prodotto nel territorio Piacentino. Si tiene lungo le vie del centro di Carpaneto.
Passeggiare a Carpaneto Piacentino
Per gli amanti dello sport a Carpaneto è presente un “percorso verde”. Che sia una passeggiata in bici o una corsa con gli auricolari, o una semplice passeggiata mano nella mano , puoi prenderti cura del tuo corpo curando inconsciamente anche la tua anima in un posto così bello e con un panorama niente male.
Diversi sentieri ti possono portare a stretto contatto con la natura, potresti incontrare qualche lepre o istrice perché no? Sicuramente avrai modo di entrare ancora di più in connessione con il nostro bellissimo pianeta.
Vai a caccia di tesori
Carpaneto Piacentino si può definire un tesoro pieno di tesori. I tanti castelli , quelli ancora integri e quelli distrutti, sono pieni di suggestione e meraviglie artistiche, la natura predomina come in tutta la Val Trebbia che ospita alcuni dei borghi più belli del panorama italiano. Le innumerevoli Chiese colme di devozione. Agriturismi che rendono omaggio alla delizia del cibo locale. Il clima mite la rendono vivibile in ogni stagione. E’ l’insieme di tutte queste componenti che la rendono una meta gradita e completa. Non manca nulla per cui tu non possa “premiarti” con un paio di giorni di relax in un luogo in cui puoi prenderti cura di te sotto ogni punto di vista.
Non credi valga la pena vedere, sentire e gustare le emozioni che può trasmettere un borgo così bello? Ti piacerebbe vivere per qualche giorno Carpaneto Piacentino? Faccelo sapere nei commenti
Articolo di Daniele Finocchiaro
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