
Una destinazione pittoresca e ricca di storia nel cuore dell’Italia: stiamo parlando di Campagnola Emilia! In questa guida completa, ti condurrò attraverso tutto ciò che c’è da sapere su questo luogo, dai suoi punti di riferimento storici alle attività culturali e culinarie che puoi goderti durante la tua visita.
Questa incantevole città offre un’esperienza autentica italiana, ed è il luogo ideale per chi desidera immergersi nella tradizione del Paese e scoprirne un lato meno conosciuto ma altrettanto affascinante.
Storia e cultura
Sorge a nord di Reggio Emilia, a 25 chilometri circa. Il suo comune confina con i comuni di Correggio, Fabbrico , Novellara, Reggiolo, Rio Saliceto.
Campagnola Emilia ha una storia ricca, come tutto il territorio in questione.
Durante il periodo medievale c’era un castello a difesa della corte che successivamente divenne parte dei possedimenti di Matilde di Canossa. Seguirono contese, distruzioni e abbandoni tra diverse signorie e famiglie nobili, ma soprattutto vennero attuate ricostruzioni, contribuendo alla creazione di un patrimonio culturale unico, fino al XVI, in cui passò agli Estensi e finalmente nel 1859 divenne comune.
L’architettura riflette oggi in particolare la sua storia in epoca medievale. Le chiese antiche, i monumenti, gli edifici storici ben conservati e le strade lastricate ti faranno sentire come se stessi facendo una passeggiata nel passato ammirando la sua eredità.
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Cosa vedere a Campagnola Emilia
Questo piccolo borgo è ricco di luoghi da visitare, ti stupirai della ricchezza culturale presente a Campagnola Emilia. Il cuore della città è rappresentato da Piazza Roma , di struttura tipicamente seicentesca.
Ecco quali luoghi ti consiglio di visitare:
- Palazzo Baccarini. Due tavole di cotto sotto il porticato attestano che fu costruito tra il 1689 e il 1741. È strutturato secondo la tipologia residenziale della borghesia di quel tempo, con tre unità a corte, di cui ognuna è caratterizzata da un androne che permette la comunicazione tra il portico e il cortile interno. Oggi è sede della biblioteca e dei servizi comunali.
- Corte di San Bernardino da Siena. Il suo nome deriva dal fatto che Bernardino da Siena predicava in queste terre, è conosciuta anche come casa Folloni, dal nome dell’attuale proprietario. Le sue radici risalgono all’epoca matildica. L’edificio più importante, la villa, è costituito da un corpo centrale e due ali. La torre a nord è antichissima ed è caratterizzata da colonne romaniche in cotto. Recentemente sono stati rinvenuti affreschi raffiguranti lo stemma degli Agustoni, nature morte, ritratto di una dama con gattino
Quali chiese visitare?
- Chiesa di Sant’Andrea. È il monumento più antico di Campagnola Emilia, il suo stile romanico e la sua struttura sono sopravvissute al tempo e alla distruzione dell’antico castello. Al suo interno potrai ammirare affreschi appartenenti al periodo del quattrocento.
- Abbazia SS. Trinità. A sud di Campagnola nei campi, ad un paio di chilometri appena fuori dal paese, ti imbatterai in questa abbazia antichissima e il vicino monastero semiabbandonato. La chiesa è semplice ed orientata con l’abside rivolta ad oriente, rivela un fascino particolare nelle linee essenziali e legate al periodo medioevale da cui proviene. La sua storia iniziò nel duecento e attualmente la sua struttura è quattro volte più piccola di quella che era allora, in cui venivano celebrate messe solenni da Cardinali dell’epoca.
- Chiesa parrocchiale dei Santi Gervasio e Protasio. Fu Ambrogio, vescovo di Milano a fondare la chiesa dedicata a questi due santi. Al suo interno si può trovare un organo a ventidue registri, opera di Luigi MonteSanti di Mantova , è inoltre caratterizzata da un meraviglioso tabernacolo in legno intarsiato.
Cosa fare a Campagnola Emilia
Campagnola Emilia ospita numerosi eventi e festival durante tutto l’anno. Uno dei più noti è l’evento culturale e gastronomico, A Cena Con Matilda, che si tiene a giugno e in cui si riscopre la tradizione e le origini locali attraverso il mito di Matilde di Canossa.
Ci sono numerosi altri eventi che caratterizzano questo luogo e in cui potrai assaporare la cultura, le tradizioni e l’arte culinaria. Te ne cito alcuni indicandoti anche i periodi, così se sarai così fortunato potrai parteciparvi e sentirti parte di questo piccolo ma ricco luogo.
- Kampagnola Bavarian Beer Fest, si tiene durante la terza settimana di marzo ed è una festa che ricalca le tradizioni bavaresi, con cibo tipico, tanta musica e la consueta varietà di birre che questa festa ricalca.
- Sagra dei SS. Gervasio e Protasio il 19 giugno, sagra organizzata in onore dei santi patroni della città, in cui potrai godere di mostre artistiche e fotografiche riguardanti la vita e le tradizioni contadine e un ricco mercato ambulante.
- Festa al Caseificio Castellazzo , un luogo che ormai è più che centenario e da cui non puoi andare via senza aver acquistato un pezzo di Parmigiano Reggiano. Si tiene la prima domenica di settembre in cui vengono promossi i prodotti tipici locali.
- Il Cicciolo d’Oro, avviene durante la seconda settimana di dicembre in cui l’omonima associazione promuove i prodotti della tradizione locale, allestisce mercatini e stand gastronomici, oltre all’intrattenimento musicale.
La vitalità di questo luogo la potrai percepire appena metterai piede a Campagnola Emilia, se non capiterai nei periodi di festa stai pur certo che non mancheranno momenti in cui godere della famosa ospitalità emiliana.
Cosa gustare a Campagnola Emilia
Immancabili i consigli gastronomici, in quanto lo sai bene, tutta la regione riserva prelibatezze dai gusti imperdibili. Potrai visitare le cantine dove sorseggiare il Lambrusco Reggiano e non lasciarti sfuggire una capatina agli antichi caseifici del luogo in cui poter assaggiare e portare a casa il Parmigiano Reggiano.
Il borgo agricolo è conosciutissimo per i ciccioli, croccanti e gustosissimi da gustare sulla focaccia o in altre combinazioni.
Verrai a scoprire Campagnola Emilia? Lascia un commento per farmi sapere se l’articolo ha stuzzicato la tua curiosità e andrai a visitare questa piccola, ma incantevole cittadina!
Articolo di Francesca Selis