Calusco d’Adda: 5 cose assolutamente da vedere - Oj Eventi

Calusco d’Adda: 5 cose assolutamente da vedere

Calusco d'Adda

Calosch in dialetto bergamasco, ovvero Calusco d’Adda, è un piccolo comune italiano situato ai margini occidentali della provincia di Bergamo, sulle rive del fiume Adda. La storia di questo luogo è stata influenzata soprattutto dalla sua posizione geografica. A ridosso del lago di Como, Calusco si trova nelle vicinanze di centri cittadini come Lecco, da cui dista solo 22 km, Milano, a 45 km, e ovviamente Bergamo, a soli 16 km di distanza.

Secondo fonti e attestazioni storiche, Calusco ha una lunga storia che riconduce la sua esistenza fino all’epoca dei romani.

Tradizione

La tradizione del luogo tramanda la storia di un militare cristiano, Fedele, che a causa della sua fede religiosa, dovette fuggire. Si dice che Fedele, una volta giunto in questi luoghi, cercò di diffondere il cristianesimo, evangelizzando le popolazioni che vi risiedevano. Tuttora, possiamo visitare la chiesa di San Fedele, che si narra essere sorta proprio nel punto in cui Fedele aveva posto una croce al posto di un simulacro di una divinità pagana.

Il dominio romano si dissolse con l’avvento del regno Longobardo, che a sua volta fu susseguito dal regno Franco e il Sacro Romano Impero. Appartiene proprio a questo periodo il primo documento che attesta il nome della città, nell’871. I documenti dell’epoca, nello specifico, fanno riferimento ad un castello nella località di Baccanello, ad un altro castello a Monte Giglio (demolito successivamente), e ad un altro sito a Vanzone, noto con il nome di “Castellazzo”. Notiamo come gli edifici citati nei documenti antichi fossero tutte fortificazioni a scopo difensivo.

Proprio in quegli anni, il borgo si trovava ad essere conteso dalle due fazioni politiche dei guelfi e dei ghibellini. Queste dispute terminarono solamente nel 1428, quando l’arrivo della Repubblica di Venezia sembrò garantire un po’ di stabilità politica al territorio. Questa regnò su Calusco fino al 1797 quando si insediò la Repubblica Cisalpina. Tuttavia, quest’ultima non durò che pochi decenni e venne rimpiazzata nel 1815 dal Regno Lombardo-Veneto ad opera dell’Impero Austro-Ungarico.

Ecco le 5 cose che devi assolutamente vedere a Calusco d’Adda:

1. Il ponte San Michele

Nei decenni che seguirono l’unità d’Italia, Calusco fu al centro di un grande processo di industrializzazione. La ferrovia favorì l’insediamento di grandi industrie, tra cui la centrale idroelettrica Semenza. Questo rappresenta senza dubbio l’artefatto umano più riconoscibile di Calusco d’Adda. Si tratta di un ponte misto ferroviario-stradale a campata d’arco. Il ponte, terminato nel 1889, si staglia a 88 metri sul livello delle acque del fiume Adda e unisce i due lembi della profonda insenatura scavata dal fiume. Esso rappresenta la chiave di volta dell’industrializzazione della zona, i cui simboli sono proprio la centrale idroelettrica Edison e la cementeria Italcementi. Il processo di industrializzazione ha favorito Calusco e ai suoi abitanti in termini di posti di lavoro e di tenore di vita.

2. La Chiesa di San Fedele

Passando all’interno dei confini di Calusco d’Adda, i luoghi più importanti sono di matrice religiosa e richiamano le origini del luogo. Infatti, la chiesa parrocchiale di San Fedele, costruita nella seconda metà del XIX secolo, è dedicata al fondatore della città. Essa sorge in sostituzione della vecchia chiesa di San Fedele, costruita nel XI secolo e più volte ristrutturata. Oggi è sconsacrata ed è utilizzata come edificio civile, ma conserva ancora numerose opere d’arte di rilievo, tra cui gli affreschi del Cifrondi e del Galizzi, le sculture del Pirovani e il monumentale organo a croce greca di Adeodato Bossi. Un altro organo di Bossi si trova nel Convento di Santa Maria Assunta, costruito nel XVI secolo, e tuttora sede di un convento di frati. Sempre tra gli edifici a stampo religioso, c’è la chiesa di Santa Maria Bambina, che risale al XIII secolo, al cui interno si conservano degli importanti esempi di arte locale, tra cui spiccano i quadri di Gaetano Peverada.

3. Torri, castelli e ville

Di stampo secolare invece è la torre di Ca’ de’ Anzù, che ricorda ai visitatori i tempi, durante il tardo medioevo, in cui a Calusco vivevano potenti famiglie nobiliari che costruirono numerose fortificazioni a scopo sia difensivo sia politico. Grazie a dei reperti storici, sappiamo che già nel 1127 era stato edificato il castello di Calusco, ampliato poi nel XII-XIV secolo, purtroppo demolito nella seconda metà del XX. Già nel 1068 si fa riferimento ad un castello di Baccanello, che poi passò ai Colleoni, nome molto noto nella zona del Bergamasco. Infatti, il famoso capitano di ventura Bartolomeo Colleoni fece edificare numerosi edifici e castelli in tutta la pianura, come la bellissima Cappella Colleoni nel cuore di Bergamo (). Dal 1098 troviamo, invece il castello di Monte Giglio, che aveva una robusta torre, purtroppo sconsideratamente demolita il 25 agosto 1958.

Vi era poi il castello di Vanzone, citato forse nel 1099, sicuramente nel 1126, chiamato poi Castellazzo o Scarlazzo. La villa, riedificata a partire dal 1757, reca il curioso stemma colleonesco e le statue dei membri più importanti della famiglia ad opera del Pirovani. Lo scalone della villa venne affrescato da Carlo Innocenzo Carlonia cavallo tra il XVII e il XVIII secolo, e sempre negli stessi anni, Domenico Brignoli affrescò gli ambienti della galleria.

4. Le sette contrade e il Palio

Le sette contrade che dividono il territorio comunale di Calusco d’Adda sono un altro retaggio delle origini medievali della città. Ancora oggi queste contrade organizzano, a cavallo tra settembre e ottobre, il Palio delle Contrade, altrimenti detto “Bora”. Durante questo palio, le contrade sfilano in parata e si sfidano in divertenti giochi per aggiudicarsi l’ambito gioppino di legno, un tronco di legno raffigurante una faccia impertinente che, con la sua simpatica smorfia, vuole sbeffeggiare tutti i concorrenti. Ma Calusco non è l’unico luogo di interesse della zona del bergamasco. Infatti, ci sono diversi comuni nella zona, come il paesino di Curno che, nonostante siano luoghi che non consideriamo abitualmente tra le nostre mete turistiche, sono ricchi di storia, di paesaggi naturalistici, di arte, di cultura e di tradizioni.

E tu sei curioso di scoprire Calusco D’Adda, Bergamo e i suoi dintorni? Commenta l’articolo e facci sapere quali sono i tuoi posti preferiti!

Articolo di Francesca Proni

 

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