Biella: città poliedrica
Biella è una città ed una provincia del Piemonte occidentale e conta 45000 abitanti. Situata alle pendici delle Alpi e circondata da tre torrenti, Oropa, Cervo ed Elvo. Biella ha una posizione strategica in quanto si trova a due passi dalla Valle d’Aosta ed a tre ore di macchina dalla Svizzera. Biella è la patria della produzione e al commercio. Infatti ha importanti aziende tessili ma non per questo non può avere vocazione turistica.
Biella: un po’ di storia
Il nome Biella deriva da “Bugella”. Ci sono varie ipotesi una è che “Bugella” non è di origine latina, ma la forma latinizzata di un nome preesistente. Lo scrittore e storiografo biellese Tommaso Mullatera nelle sue “Memorie” ci espone il suo pensiero che Biella deriva da “Bruticella”. Bruticella sarebbe il nome di Decimo Bruto, cospiratore di Cesare che avrebbe fatto del territorio biellese, il suo nascondiglio. Invece secondo il Monsignor della Chiesa il nome Biella deriverebbe dalla pianta “betulla”, volgarmente detta “biolla”. La nascita di Biella risulterebbe incerta. Nel 1959 gli archeologi hanno ritrovato dei resti di un castelliere gallico risalente all’età del ferro. Inoltre hanno rinvenuto un abitato di palafitte nel lago di Viverone. Divenuto poi patrimonio dell’Unesco ed inserito nel sistema dei “siti palafitticoli dell’arco alpino”.
La prima testimonianza scritta di Biella si ha nel 826 dagli Imperatori del Sacro Romano Impero Ludovico il Pio e Lotario. Gli imperatori pagarono degli insediamenti romani al Conte Bosone. La nascita del comune di Biella risale al 1245. Questo grazie al ritrovamento degli statuti del 1245 in quanto si presenta i quattro consoli al governo, un Consiglio di Credenza e un numero considerevole di ufficiali subalterni. Nel corso della storia Biella ha subito varie dominazioni. A partire dal 1798 ha avuto l’occupazione dei repubblicani francesi, poi gli astro-russi, nel 1859 gli austriaci fino ad arrivare all’occupazione tedesca nel 1943. Il comando delle truppe nazi-fasciste era nell’Albergo Principe e le SS nella Villa Schneider. Possiamo dire che per mezzo di queste dominazioni Biella è una città poliedrica.
Biella: cosa vedere
Biella ha dei punti d’interesse sia per grandi e sia per piccini. Famosa per le industrie tessili già primato nell’Ottocento, come le aziende di Ermenegildo Zegna o del Lanificio Fratelli Cerruti. Biella città della birra Menabrea una delle poche birre rimaste al 100% di proprietà italiana e della polenta concia e dei canestrelli travestiti da wafer. Biella offre un patrimonio antico di indubbia eccellenza. Ha saputo reinventarsi nel corso dei secoli a partire dagli ex lanifici che sono stati trasformati in centri d’arte e creatività. Inoltre pur vivendo nella storia è una città provincia che sta al passo coi tempi. Biella si divide in Biella Piazzo e Biella Piano. Ossia rispettivamente la parte alta e la parte bassa.
Fondazione Fila Museum
La Fondazione Fila Museum è il museo che omaggia il marchio biellese famoso in tutto il mondo per calzature e abbigliamento sportivo. Da precisare che la Fila è nata a Biella nel 1911 e nel 2007 ha venduto il marchio a società coreane. La Fondazione Fila Museum ha 10 sale , le quali mostrano la storia del marchio Fila, anche attraverso i ricordi legati alle vittorie di alcuni grandi atleti. La notizia positiva è che il museo si può visitare gratis, la cosa negativa è che bisogna prendere appuntamento con largo anticipo.
Battistero di San Giovanni Battista
Il battistero è un piccolo edificio a pianta polimorfa realizzato con materiale romano di scarto. Si può notare facilmente in quanto ha forme e linee molto differenti da quelle degli edifici vicini. Nonostante le sue piccole dimensioni è monumento più significativo per i biellesi. All’ingresso possiamo osservare il bassorilievo incluso nella lunetta che rappresenta Ercole bambino e un putto. All’interno troviamo affreschi risalenti a inizio Trecento. Per visitarlo bisogna chiamare la sagrestia del Duomo e chiedere quando è possibile visitarlo.
Campanile di Santo Stefano e il Duomo di Santo Stefano
- Il Campanile è alto 50 metri. Composto da nove piani alleggeriti da feritoie, monofore e bifore. La particolarità di questo campanile è che non è attaccato ad una chiesa, è solo quel che rimane dell’antica chiesa.
- Invece in piazza duomo troveremo il Duomo di Santo Stefano. Il duomo è il principale luogo di culto di Biella. Esternamente ha un portico gotico che si apre maestoso sulla piazza. Invece il suo interno è molto grande e luminoso ed ha a tre navate e decorato da trompe-l’œil dalle tinte molto serie.
Parco Burcina
Il Parco Burcina è un’ottima alternativa per una gita fuori porta per tutta la famiglia. Il parco si estende per 57 ettari tra i comuni di Biella e Pollone. Bellezza paesaggistica che si trova nelle prealpi biellesi su una collina chiamata Bric Burcina. La sua flora ha piante secolari, distese di prati verdeggianti, oltre a meravigliosi rododendri. Inoltre questi ultimi regalano mille sfumature di colori durante il periodo della fioritura. Ogni anno si svolge un evento chiamato “la liberazione dei rapaci”. In questo evento vengono liberati uccelli che erano feriti, che in precedenza messi in salvo e poi curati. Il parco è raggiungibile in autostrada sia da Milano, Torino,e da Genova. In treno prendendo la linea Santhià-Biella. In autobus raggiungibile da Biella utilizzando gli autobus di linea.
Il quartiere Vernato
La tipicità di questo quartiere biellese è che ha edifici del passato uniti da stradine fatte di ciottoli. Tra gli edifici ricordiamo ex cuoificio-cinghificio Magliola, ex Conceria Varale Casa Masserano e la Casa della Sindone. La cosa sbalorditiva è che passeggiare nel quartiere Vernato ci riporta agli anni 20.
Piazza Cisterna
Piazza Cisterna prende il nome dall’elegante palazzo che si affaccia sulla piazza. Il famoso Palazzo dei principi dal Pozzo della Cisterna. Formata da portici medioevali, ed a loro volta composte da moduli di due campate con capitelli in pietra e decorazioni a fasce in cotto.
Come raggiungere Biella
Se vogliamo arrivare in treno possiamo optare di arrivare sia da Santhià o Novara. Santhià ha collegamenti con Vercelli e con Torino. Invece Novara con Milano. Se vogliamo arrivare in autobus ci sono collegamenti ATAP con Vercelli. Inoltre ci sono aziende che effettuano collegamenti charter stagionali o festivi da altre località come Torino, Milano, ecc. Con l’auto possiamo arrivare sia da Torino, sia da Milano e sia da Vercelli. Da Torino e Milano prendere l’autostrada A4, invece da Vercelli SS230.
Ci siete mai stato Biella? Cosa ti ha affascinato? Ci vorreste andare? Facci sapere nei commenti cosa ne pensi.
Articolo di Giovambattista Rescigno
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