Le biblioteche a Torino sono un piccolo scrigno culturale prezioso dove è conservata tutta la cultura e la storia di tanti e tantissimi anni in testi antichi e pregiati. Questo lascia intendere come la città voglia puntare a salvaguardare la bellezza intellettuale, così piena di fascino. Torino è una cittadina ricca di musei e biblioteche e non è di certo un caso… vediamo un po’ perché! Ecco qui tre biblioteche torinesi dove fare assolutamente tappa.
Museo Regionale delle Scienze Naturali
La prima tappa da non perdere è Il Museo di Scienze Naturali. La regione Piemonte riconosce il famoso Museo delle Scienze insieme alla sua nota biblioteca. Al suo interno sono raccolti molti reperti storici come monografie e riviste, sono circa 19.000. Il materiale custodito riguarda il settore scientifico, in particolar modo si parla di documenti di entomologia, botanica, zoologia, scienze della terra. Se siete quindi appassionati di storia della scienza, questa biblioteca è il posto adatto per voi! Inoltre, puoi scegliere di visitare sia le biblioteche che i rispettivi edifici o musei di Torino che ne fanno parte.
Nel 1985 il Museo acquistò dagli eredi del Marchese Spinola un fondo di libri antichi riguardanti prevalentemente le scienze naturali e i viaggi di esplorazione scientifica. Sono così entrati a far parte della Biblioteca del Museo Regionale di Scienze Naturali di Torino più di 6000 titoli tra volumi. Fra questi anche riviste e miscellanee, stampati tra il 1500 ed il 1850, tra i quali le opere dei più importanti naturalisti ed entomologi del 1700-1800. Inoltre, la biblioteca conserva dei volumi antichi che raccontano di viaggi nelle Indie occidentali. La Biblioteca possiede anche la raccolta completa del “Curtis’s Botanical Magazine”, una rivista inglese pregiatissima con tavole di fiori colorate a mano.
La biblioteca del Castello del Valentino
Il Castello del Valentino ospita un’antica biblioteca che appartiene alla Facoltà di Architettura di Torino. Negli anni successivi alcuni Istituti destinarono parte delle dotazioni annuali all’acquisto di alcune decine di libri a cui se ne aggiunsero altri. Quelli degli Istituti di Scienze delle Costruzioni, di Caratteri distributivi, di Chimica, di Elementi costruttivi. Al suo interno vi è il settore sull’architettura moderna, dove di particolare rilievo sono le raccolte di Composizione architettonica e di Caratteri distributivi. Successivamente la Biblioteca Centrale fu poi trasferita al terzo piano del cortile principale. Questa biblioteca contiene un migliaio di volumi, tra cui libri e periodici. Inoltre, costituiva nel 1958 la ‘prima’ biblioteca della Facoltà di Architettura del Politecnico di Torino. All’epoca il direttore era Roberto Gabetti, il quale tenne l’incarico fino al 1986, anno di costituzione del Sistema Bibliotecari. Nel 1973 la biblioteca acquisì anche del materiale archivistico. Il castello e la biblioteca ospitano inoltre un grande parco. Nella fattispecie si fa riferimento al Parco del Valentino, il parco più famoso di Torino. È il luogo di ritrovo più frequentato dai residenti dove è possibile svolgere grandi picnic e molteplici feste. Il tutto con lo sguardo puntato sull’omonimo castello e sulle finestre della grande biblioteca al piano superiore. La storia del parco è molto romantica in quanto una leggenda narra che vennero conservati in una cappella i resti del patrono degli innamorati, ovvero San Valentino.
Il Circolo dei lettori
A Torino in Via Bogino 9 si trova il Circolo dei Lettori, uno dei posti più affascinanti della città, quasi nascosto e fermo nel tempo.
Al suo ingresso si è catapultati da subito in una dimensione dal fascino antico. Il Circolo dei Lettori di Torino nasce undici anni fa sotto la guida di Maurizio Rebola e Luca Beatrice. Diviene l’emblema del centro culturale dinamico, aperto ad iniziative sempre nuove e variegate riguardanti la cultura contemporanea. L’obiettivo dell’istituzione è quello di mirare ad essere un veicolo tra tradizione e futuro. Un punto che oscilla tra antiche certezze e novità. Qui conta un’unica prospettiva: quella del lettore, che alle prese oggi come non mai con la scoperta di modalità innovative. Egli diventa l’uomo che cerca di capire per davvero la fruizione di un testo.
La Sala dei Filosofi
Per i bravi osservatori, suggeriamo di prestare attenzione al panorama della Mole Antonelliana. Il posto magico ospita una sala molto importante: quella dei Filosofi. La sala dei filosofi era la stanza privata dell’abate Antonio Graneri. Oggi, è diventata lo spazio dedicato sia al mattino che al pomeriggio allo studio e al relax. La sera invece, vi sono presentazioni di libri, intrattenimenti musicali e performance artistiche con brunch e aperitivi. Sopra le porte della sala, è possibile ammirare alcuni dipinti degli ex allievi di Caravaggio. La Sala Biliardo, oggi è adibita a sala da pranzo Il Salotto Cinese invece, rimane il testimone del vero fascino dell’edificio con manifatture e decori dell’estremo Oriente. La volta del salotto è ispirata dalla toeletta di Villa della Regina, una villa molto nota nella città di Torino, in collina.
La Sala Lettura
Per concludere, l’edificio è provvisto di una vera e propria Sala di Lettura: sicuramente l’ambiente ideale per andare indietro nel tempo abbandonandosi tra le righe di un vecchio testo. Chissà, immaginarsi negli anni 30 ascoltando musica classica… Non sarebbe male, non trovi? Il Circolo dei Lettori partecipa inoltre ad attività di volontariato! I volontari si recano ogni settimana negli ospedali della città per delle letture ad alta voce dedicate ai pazienti e ai loro familiari. Si tratta del Circolo Volontari per la Lettura, nato grazie al supporto dell’Assessorato alla Cultura della regione nel 2010. In aggiunta, i libri sono prestati ai pazienti che ne fanno richiesta e, i volontari li leggono nelle sale comuni. Questa è probabilmente una delle iniziative più umane ed interessanti che il circolo ha scelto di fare.
Allora, cosa ne pensi? Quali biblioteche a Torino vorresti visitare? Scrivilo nei commenti e raccontaci le tue esperienze! Se ti va condivi l’articolo!
Articolo di Eleonora Pisano
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