Basilica di Sant’Ambrogio: un tripudio di storia, fascino e mistero 

Basilica di Sant’Ambrogio: un tripudio di storia, fascino e mistero 

Basilica di Sant’Ambrogio – Tra i più importanti siti culturali milanesi spicca senz’altro la celebre Basilica di Sant’Ambrogio. Ma quali sono le sue origini e le sue bellezze?  Scopriamole meglio insieme!

Un po’ di storia

Classificata seconda per importanza dopo il Duomo di Milano e considerata una delle più antiche chiese meneghine, la Basilica di Sant’Ambrogio conserva alle spalle una storia davvero interessante. Ripercorriamola assieme.

Eretta tra il 379 e il 386 per volere di Ambrogio, nonché Vescovo di Milano di allora, la maestosa costruzione fu dedicata ai martiri cristiani in essa sepolti. Proprio per questo motivo, in origine la celebre Chiesa era conosciuta come ‘Basilica Martyrum’ e assunse l’attuale nome di Basilica di Sant’Ambrogio solo dopo la morte del suo fondatore.

Restaurata tra il 1088 e il 1099 con materiali poveri quali mattone, pietra e intonaco bianco, ancora oggi è uno degli esempi più importanti e caratteristici del Romanico in Italia.

Ma non é finita qui, perché la Basilica di Sant’Ambrogio offre tante altre valide e accattivanti ragioni per essere visitata!  Scopriamole meglio insieme!

La Basilica dentro e fuori: un trionfo architettonico inimitabile

Nonostante le numerose modifiche effettuate nel corso degli anni, la Basilica attuale rispetta perfettamente il modello della Chiesa paleocristiana voluta da Sant’Ambrogio. L’edificio infatti presenta una pianta rettangolare caratterizzata da tre navate absidate senza transetto con quadriportico antistante. Ma partiamo dall’inizio.

All’ esterno della costruzione é situato un quadriportico rettangolare con dei pilastri a fascio. Inizialmente questo spazio era utilizzato per raccogliere i catecumeni, ma tutto cambiò a partire dall’undicesimo secolo, quando i fedeli iniziarono a ricevere il Sacramento del Battesimo direttamente alla loro nascita. Il cortile esterno mutò così la sua funzione iniziale diventando invece luogo di raduno dei cittadini per lo svolgimento di assemblee religiose o civili. 

Ti basterà alzare lo sguardo e proprio di fronte al quadriportico vedrai estendersi una facciata a capanna larga e schiacciata, dotata di due logge sovrapposte. E proprio dalla loggia superiore il Vescovo era solito sporgersi per benedire i suoi cittadini, mentre le cariche pubbliche erano solite interloquire con la folla!

Inoltre, come potrai notare, alle spalle della Chiesa si ergono due campanili di dimensioni e periodi storici differenti. Quello di destra, detto ‘dei monaci’, risale all’ottavo secolo, mentre quello di sinistra, detto ‘dei canonici’ risale al dodicesimo secolo ed é visibilmente più alto del primo. 

L’interno della Basilica di Sant’Ambrogio

L’interno della Basilica, invece, si suddivide in tre navate, ciascuna delle quali termina con un’abside.

La navata centrale è composta da quattro campate. Due di esse contribuiscono a dare volume alla Basilica grazie al sostegno delle volte a crociera costolonate. L’ultima invece, termina in un presbiterio sopraelevato ospitante l’altare d’oro di Sant’Ambrogio. Realizzata da Vuolvino, si tratta di una preziosa opera di oreficeria carolingia raffigurante Angilberto II incoronato Vescovo di Milano dallo stesso Ambrogio

Proseguendo la visita, alle spalle dell’altare vi é un meraviglioso mosaico ricostruito dopo i bombardamenti di Milano. Intitolato ‘Visione di Sant’Ambrogio’,  é la più antica raffigurazione del Santo milanese. L’opera inscena su di uno sfondo dorato gli arcangeli Michele e Gabriele volare sopra i Santi Gervasio e Protasio, oltre ad un eclatante episodio della vita di Sant’ Ambrogio. Secondo la leggenda infatti, il Vescovo avrebbe assistito ai funerali di San Martino di Tours pur trovandosi a Milano… un vero mistero!

La leggenda della colonna del diavolo

Nella Piazza antistante la Basilica, é sita una colonna chiamata Colonna del diavolo’. Un nome decisamente contrastante con l’ambiente di fede e preghiera della Basilica, vero? Ti spiego meglio. Si tratta di un pilastro di epoca romana trapassato da due fori. Secondo la leggenda, infatti, la colonna fu testimone di una lotta funesta tra Sant’ Ambrogio ed il diavolo. A quanto ne sappiamo, quest’ultimo fallì il tentativo di incornare il Santo conficcando invece le corna nella colonna… e meno male!

Ma non finisce qui, perché sempre secondo il mito, i due fori emanerebbero  il tipico odore di zolfo e accostandovi l’orecchio, si riuscirebbe a sentire il frastuono dell’inferno… Niente paura però, perché i futuri imperatori germanici erano soliti abbracciare proprio questa colonna come segno di buon auspicio durante la cerimonia di incoronazione!

Sede d’incoronazione imperiale

Tra le sue varie funzioni, la Basilica di Sant’Ambrogio vanta anche l’onore di essere stata la sede tradizionale di incoronazione a Re d’Italia degli imperatori del Sacro Romano Impero. Proprio così! Si tratta di una tradizione altomedioevale iniziata nel 961, quando l’Arcivescovo milanese Valperto consacrò Ottone I come Re d’Italia.  E come ciascun rito vuole, anche questo prevedeva delle regole precise da rispettare. Infatti, l’incoronazione doveva avvenire tassativamente il giorno dell’Epifania con la celebre corona ferrea da porgere sul capo del nuovo Re. Curioso, vero?

Come arrivare alla Basilica di Sant’Ambrogio

La Basilica di Sant’Ambrogio si trova a Milano in Piazza Sant’Ambrogio, 15 ed é facilmente raggiungibile con i seguenti mezzi pubblici: 

  • In Metro: prendendo la M2 (Metro Verde) e scendendo alla Fermata Sant’Ambrogio, oppure prendendo la M1 (Metro Rossa) fino a Cadorna e poi con la Verde raggiungere Sant’Ambrogio.
  • In Autobus: prendendo i numeri 50, 58 o 94 e scendendo a pochi passi da Piazza Sant’ Ambrogio.

Insomma, di fronte a tanta storia, arte e fascino, cosa aspetti a farci un salto? Scrivici qui sotto cosa ne pensi e se ti piace l’articolo Condividilo!

Articolo di Ilaria Cantarini

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