
In alta Val di Susa, al centro della conca in cui convergono diversi valloni , sorge Bardonecchia. Paradiso terrestre e meta gradita da chiunque conosca questo piccolo gioiello in provincia di Torino. Molte importanti montagne le fanno da cornice, tra cui le Dolomiti. Altre sono di origini detritico. A rendere questo paese suggestivo sono anche i diversi torrenti che la circondano e la attraversano.
L’inverno innevato che l’ha resa nel tempo località sciistica di prim’ordine. Arte e storia si mescolano con la natura per una vacanza da sogno.
Com’è Bardonecchia?
I torrenti che la caratterizzano rendono Bardonecchia ideale per un week end o una vacanza praticamente in ogni stagione. Il torrente Rho la delimita. Il Frejus invece entra direttamente nell’abitato. Il vallone di Rochemolles che prende il nome dallo stesso torrente presenta un lago circondato da natura in cui fare pic-nic in assoluto relax. Per questo e non solo è frequentata anche da gente d’elite. Confina con la Francia ed è un luogo pieno di storia e fascino. Quando i monti sono innevati, la tradizione degli sport invernali prende vita, è difatti un’importante centro per gli amanti dello sport su neve.
Storia e cultura di Bardonecchia
In origine la conca di Bardonecchia era occupata da un lago: come testimoniato dal nome dell’antica chiesa parrocchiale “Santa Maria Lacum” eretta nell’antico Borgo vecchio, al posto di cui oggi sorge la nuova “Chiesa parrocchiale”. Il lago sarebbe stato prosciugato dai Saraceni che aprirono uno squarcio roccioso circa nell’anno 1000.
Nell’arco della sua storia fu abitata dai romani e ancor prima dalla popolazione Celtica. La prima menzione di Bardonecchia risale al Medioevo. Fu contesa da diverse popolazioni: dai conti di Savoia e il Delfinato dei Conti di Albon con quest’ultimi che alla fine la spuntarono. Nel 1349 divenne feudo francese. Anno in cui gli venne accordato un proprio statuto, che le permise di mantenere una certa autonomia.
In quel periodo fu teatro di scontri nelle guerre di religione francesi. Nel 1700 fu invasa ed occupata dalle truppe spagnole. In seguito passò al Ducato di Savoia, nel trattato di Utrecht. Successivamente tornò a far parte della Francia come tutto il Piemonte, sotto la guida di Napoleone Bonaparte. Dopo la sua caduta tornò nuovamente in mano ai Savoia. Nel 1870 venne completato il tunnel ferroviario che collega Torino alla Francia, idea che venne ad un imprenditore di Lione nativo di Bardonecchia. Tale infrastruttura dette una grande crescita in termini di posti di lavoro ed economia.
Nel 1800 venne costruito il forte di Bramafam.
Inizialmente il turismo era prevalentemente estivo, poi nel 1908 fu fondato lo scii-club di Bardonecchia e così iniziò a svilupparsi il turismo invernale.
Nel dopo guerra iniziarono a svilupparsi in modo esponenziale alberghi e seconde case.
sono la principale attrattiva del luogo. Ne sono presenti 2: Colomion – Les Arnaud – Melezet si trova sulla destra del torrente di Valle Stretta. L’altro è Jafferau che prende il nome dall’omonimo monte. Rispettivamente toccano i 2400 e 2700 metri di altezza.
Cosa vedere a Bardonecchia?
Ridimensionare un luogo così pieno di fascino solamente allo scii sarebbe un errore. Natura, sport, monumenti, religione, cibo , fan si che in questa località non manchi davvero nulla per il benessere personale, di coppia, di comitiva o per tutta la famiglia. Vale la pena visitarla!
- Forte di Bramafam: castello ottocentesco oggi adibito a museo.
- Chiesa parrocchiale: nata sopra l’antica “Chiesa Maria Lacum” ed oggi dedicata a Sant’Ippolito. Della Chiesa antica oggi rimane un campanile risalente al 300 che vale la pena vedere.
- Il museo civico: di fronte la piazza della Chiesa stessa con al suo interno diversi cimeli della cultura locale, tra i quali sono presenti scii risalenti all’inizio del 900.
- Palazzo delle feste: Costruito all’inizio del 900 per ospitare spettacoli e feste. Oggi è di proprietà del comune e ancora ospita i migliori eventi di ogni tipo.
- Colonia 9 Maggio: architettura risalente al periodo fascista. È divenuta Villaggio Olimpico per l’edizione del 2006.
Vale la pena anche visitare le frazioni limitrofe. Molto bella , suggestiva e affascinante è Melezet. Arte e architettura si possono ammirare nella Chiesa di Sant’Antonio Abate che presenta affreschi risalenti al 500. Da vedere anche la fontana di pietra del 700, nella piazzetta di fronte alla stessa Chiesa.
Gleise: si trova vicino al comprensorio sciistico Jafferau. La sua posizione la rende molto soleggiata, ideale per una vacanza sia estiva che invernale. Il panorama è mozzafiato e si può ammirare Bardonecchia in tutto il suo splendore. Gleise è anche un’ importante punto di partenza per chi ama il trekking.
Cosa si può fare a Bardonecchia?
Lo sport e la natura sono due capisaldi del luogo. Innumerevoli le attività che si possono fare se scegli di prenderti una pausa dalla solita routine e ricaricare le batterie a dovere. Ragazzi , bambini, adulti , famiglie, coppie; Bardonecchia è accogliente e pronta a soddisfare ogni esigenza, sei tu che scegli il tipo di impronta che vuoi dare alla tua villeggiatura.
Ma sei tu che devi farti questo regalo e scoprire le esperienze e le emozioni che potrà trasmetterti.
Impianti sciistici; snow board; impianti per il golf; campi da calcio; campi da tennis; un’area dedicata all’equitazione; arrampicata su roccia; pista ciclabile in Val di Susa; Pesca; Pista per slitte; percorsi per mountain bike; e molto altro!
Come vedi gli sport non sono solo invernali. In estate le piste da scii si trasformano in percorsi per bici, escursioni, trekking: il panorama però resta stupendo lo stesso. Passeggiare nei sentieri, in mezzo ai laghi, ai torrenti, alla natura rigogliosa, riporta all’essenza. Un benessere primordiale.
Almeno una volta!
La neve in inverno, il fresco in estate. Il cibo, locale e internazionale: un mix che ti da ampia scelta e fa venire l’acquolina in bocca ai palati più raffinati. La natura con montagne mozzafiato e romantici laghetti. Il rumore dell’acqua che scorre nei vari torrenti. L’arte e l’architettura impregnate di storia. Sport di ogni tipo.
Vale la pena vivere tutto ciò almeno una volta nella vita! E Tu hai mai visitato Bardonecchia? Ti piacerebbe andarci? Faccelo sapere nei commenti!
Articolo di Daniele Finocchiaro
Iscriviti per ricevere news su Torino