Fare Brand Awareness: 3 consigli di marketing

Fare Brand Awareness: 3 consigli di marketing

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Quasi tutti i proprietari di piccole e medie imprese avranno sentito nominare la brand awareness ovvero la riconoscibilità del proprio marchio, ma pochi sanno realmente di cosa si tratta e ancora meno riescono a fare branding in modo mirato per accrescerla. In questo articolo vedremo tre semplici consigli di marketing per imparare a diffondere al meglio il proprio brand. L’obiettivo è piuttosto semplice: acquisire una posizione di vantaggio rispetto ai competitor agli occhi del consumatore. Per mettere in pratica i consigli che ti daremo non avrai bisogno di grossi investimenti e non ti serviranno capacità tecniche eccessivamente elevate. Ma questo non significa che non puoi affidarti a dei professionisti per massimizzare l’efficacia delle tue campagne di brand awareness. Ovviamente considera anche il fatto che se operi in un settore piuttosto competitivo non è facile ottenere il posizionamento desiderato.

In generale ogni campagna marketing necessita di continue implementazioni e miglioramenti per dare risultati ottimali nel corso del tempo. Ma adesso iniziamo subito a vedere quali sono le principali tecniche che puoi impiegare fin da ora per mostrare il tuo marchio a quante più persone possibili. Inizialmente però dobbiamo anche soffermarci un secondo a parlare del concetto di target: la riconoscibilità del tuo brand è importante anche in senso trasversale ovvero al di fuori del tuo settore, ma quando ci riferiamo al tuo pubblico di riferimento diventa essenziale. Per questo motivo le campagne di brand awareness devono includere un target specifico e uno lievemente più ampio.

Cos’è la brand awareness

Quando parliamo di brand awareness in realtà stiamo semplicemente facendo riferimento alla notorietà che una marca a presso gli utenti. Se provi ad esempio a pensare alle scarpe ti verrà in mente Nike, se provi a pensare ai computer ti verranno in mente Microsoft e Apple. In realtà ogni settore presenta una moltitudine di imprese che competono per arrivare all’utente stimolandone la conversione verso i propri prodotti. In questo marasma di competizione ci sono tuttavia delle aziende che partono avvantaggiate: sono quelle il cui marchio è sinonimo di affidabilità e competenza. L’obiettivo di una campagna di brand awareness è sicuramente quella di mostrare il brand dell’azienda e di associarlo a un sentiment positivo.

Uno dei primi marketer che ha teorizzato il concetto di notorietà di un marchio è David Aacker. Sviluppò infatti uno schema definito Piramide di Aacker che permette di comprendere e misurare la brand awareness. Nella parte alta della piramide ci sono poche aziende che sono conosciute da tutti a prescindere dagli interessi degli utenti. Anch’io che non possiedo una macchina so benissimo cos’è la Ferrari. Secondo gradino della piramide presenta tutte quelle aziende che si trovano a un livello di conoscenza forte ovvero che sono riconoscibili all’interno di uno specifico settore. Le parti più basse della piramide sono rappresentate dalla conoscenza superficiale quindi brand appena nati oppure che fanno poca pubblicità e marchi del tutto sconosciuti.

Differenza tra awareness e reputation

L’awareness senza la reputation è inutile, anzi è deleteria. Quando pensiamo a un brand, non lo immaginiamo in modo asettico, ma lo connotiamo in un modo positivo o negativo. Questa è la brand reputation. Ci sono marchi incredibilmente noti che però non godono di particolari vantaggi competitivi perché sono associati a sentiment negativi. Un esempio? Hai mai sentito la storia del termine “spam” per indicare la posta indesiderata? Ti consiglio di leggere qualche riga a riguardo eprché rappresenta un case study molto interessante.

Come si misura la brand awareness?

Misurare il livello di notorietà di un brand non è affatto facile, ma esistono alcuni strumenti che verranno in tuo soccorso.

Sicuramente potrai utilizzare tutti i tool tipici dell’analisi web e in particolare della SEO. Primo fra tutti Google Analytics ti darà una prima indicazione di qual è la sorgente principale del traffico al tuo sito web. Se gli utenti arrivano dai tuoi canali probabilmente conoscono bene il tuo marchio, mentre se arrivassero da sorgenti esterne potrebbe indicare che ti scoprono quasi per caso.

Altri tool molto utili in questo caso sono sicuramente Semrush e Buzzsumo. Si tratta di due software online che riescono a tracciare il comportamento dei tuoi utenti e le eventuali menzioni che il tuo brand riceve su internet. Anche i social network potrebbero essere fonte preziosa di informazioni utili a comprendere come la tua azienda si posiziona nella mente dei potenziali clienti. Sfrutta gli strumenti offerti dalle piattaforme stesse come gli insight per comprendere la consapevolezza che gli utenti hanno del tuo marchio.

3 consigli di marketing per aumentare la tua brand awareness

Se desideri aumentare la notorietà del tuo marchio affidarti a numerose strategie di digital marketing.

  • Come prima cosa è importante presenziare al meglio i principali social network così da diventare un punto di riferimento nel tuo settore merceologico. Pensa una comunicazione che sia adatta al tuo cliente target. Fornisci contenuti utili e condivisibili: tutorial, guide, infografiche e how to sono sempre molto interessanti.
  • Un’altra cosa che puoi fare per migliorare la notorietà della tua marca e un’attenta valutazione e strategia SEO: se possiede un sito web e riesce a posizionarti per le chiavi di ricerca più interessanti nel tuo settore la tua azienda ne guadagnerà tantissimo in visibilità. Anche in questo caso cerca di creare contenuti utili agli utenti risolvendo eventuali dubbi sull’utilizzo dei tuoi prodotti o dando informazioni aggiuntive. Essere costantemente in prima pagina con il tuo sito web farà percepire la tua azienda come competente in quel determinato settore e acquisirà presto maggiore awareness.
  • Infine, l’ultima cosa che puoi fare è realizzare campagne SEM e sponsorizzate sui social per mostrare il tuo marchio. La maggior parte dei tool messi a disposizione da Google e dai social stessi danno la possibilità di impostare l’awareness come l’obbiettivo da raggiungere, quindi non dovrai fare altro che affidarti ai consigli interno agli strumenti di programmazione. Ricordati che questo tipo di campagne sono facili da iniziare ma necessitano di continui miglioramenti per ottenere risultati importanti. Affidati sempre a dei professionisti.

Ora sai cos’è la brand awareness, facci sapere se i nostri consigli di marketing per migliorare la notorietà del marchio sono stati utili!

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