
L’Amatriciana è molto più di un semplice piatto di pasta: è un simbolo della tradizione culinaria italiana, una ricetta che racconta la storia di un territorio e che continua a conquistare i palati in tutto il mondo. Con il suo sapore deciso e avvolgente, questo condimento nasce dall’unione di pochi, ma semplici, ingredienti che danno vita a una salsa equilibrata e irresistibile.
Ma quali sono le origini dell’Amatriciana? Quali sono i segreti per prepararla alla perfezione?
Le antiche origini dell’amatriciana
L’Amatriciana, come suggerisce il nome, nasce ad Amatrice, un piccolo borgo del Lazio in provincia di Rieti. Le sue origini risalgono ai tempi in cui i pastori, dopo lunghe giornate trascorse sui pascoli, cercavano un pasto semplice ma nutriente. Così nacque la Gricia, un condimento rustico a base di guanciale croccante e pecorino saporito, ma senza pomodoro.
Quest’ultimo, infatti, arrivò in Europa solo nel XVI secolo e fece il suo ingresso nelle nostre cucine nel secolo successivo. Fu proprio allora che la Gricia si trasformò nella Amatriciana, arricchendosi di un tocco di colore e di un sapore ancora più intenso. Da quel momento, il suo profumo e il suo gusto irresistibile hanno conquistato palati ben oltre i confini di Amatrice, facendola diventare un’icona della cucina romana e italiana.
Gli ingredienti della ricetta tradizionale
Per preparare una vera Amatriciana, è essenziale scegliere ingredienti di qualità, seguendo la ricetta originale tramanda nel tempo. Ecco ciò che ti serve:
- Pasta: i formati più autentici per raccogliere al meglio il sugo sono gli spaghetti o i bucatini.
- Guanciale di Amatrice: ingrediente imprescindibile, da tagliare a listarelle e rosolare senza l’aggiunta di olio.
- Pomodori pelati: meglio se un pochino dolci, per avere un sugo meno acido.
- Pecorino di Amatrice: il formaggio perfetto che dona sapidità e cremosità al piatto.
- Peperoncino: facoltativo, se si vuole dare quel tocco in più di piccantezza.
- Vino bianco secco: per sfumare il guanciale e bilanciare i sapori.
Ricetta originale
Il procedimento passo dopo passo:
- Per prima cosa taglia il guanciale a listarelle.
- Fai rosolare il guanciale in una padella senza olio e lascialo cuocere a fuoco medio fino a quando il grasso non si sarà sciolto e la carne dorata.
- A questo punto sfuma con il vino bianco e lascia evaporare l’alcol.
- Versa i pomodori pelati schiacciati e cuoci a fuoco basso per circa 15 minuti, mescolando di tanto in tanto.
- Nel frattempo, fai bollire la pasta e scolala al dente (ricordati di conservare un po’ di acqua di cottura).
- Unisci la pasta al sugo e manteca, aggiungendo il pecorino precedentemente grattugiato.
- Aggiungi un po’ di acqua di cottura per legare il condimento.
- Servi e gusta!
Consigli ed errori da evitare
Per ottenere un risultato impeccabile, ci sono alcuni dettagli che fanno la differenza. In primis, non usare la pancetta: anche se sembra un valido sostituto, in realtà non ha lo stesso sapore e la stessa grassezza del guanciale, quindi altereresti il gusto originale del piatto.
Un altro suggerimento è quello di non utilizzare assolutamente l’olio durante la cottura del guanciale: la carne rilascia già naturalmente il grasso, che diventa la base del condimento, per cui con l’aggiunta dell’olio rischieresti solo di appesantire il tuo piatto!
Così come l’olio, non vanno utilizzati nemmeno l’aglio o la cipolla, perché nella ricetta tradizionale non sono previsti. Per quanto riguarda, invece, la scelta del pecorino, è fondamentale utilizzare quello di Amatrice, e non quello romano, che ha un sapore più forte e sapido.
Infine, se si decide di utilizzarlo, non esagerare con il peperoncino: va dosato con attenzione per non coprire gli altri sapori.
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Varianti regionali e interpretazioni moderne
Sebbene la ricetta tradizionale dell’Amatriciana sia ben definita e diffusa, nel tempo sono nate diverse varianti, spesso influenzate da tradizioni locali o da reinterpretazioni moderne degli chef.
Tra queste vi è sicuramente “l’Amatriciana bianca”, una versione molto simile alla Gricia che prevede solo l’utilizzo di guanciale, pecorino e pepe, senza l’aggiunta del pomodoro.
In alcune zone d’Italia c’è chi preferisce realizzarla con l’aggiunta di una buona dose di peperoncino, che le conferisce un sapore ancora più deciso. In Calabria, poi, spesso questa spezia viene direttamente sostituita dalla ‘nduja.
Anche se non prevista nella ricetta originale, alcuni aggiungono la cipolla per dare una nota di dolcezza in più al piatto.
Alcuni chef stellati, invece, propongono spesso rivisitazioni gourmet con ingredienti di alta qualità, come i pomodori datterini confit o il pecorino stagionato a lungo.
Queste varianti, pur discostandosi dalla tradizione, dimostrano quanto l’Amatriciana sia un piatto versatile e sempre attuale, capace di ispirare sia la cucina casalinga che quella d’autore.
Abbinamenti con vini e contorni
Abbiamo detto più volte che l’Amatriciana è un piatto dal sapore deciso, caratterizzato dalla sapidità del pecorino e dalla dolcezza del pomodoro. Per bilanciare questi elementi, il miglior abbinamento è con un vino rosso di media struttura, fresco e con note fruttate.
Tra le opzioni consigliate dagli chef sono opresenti:
- il Montepulciano d’Abruzzo DOC,
- il Cesanese del Piglio DOCG
- il Chianti Classico DOCG.
Sono tutti vini che, con la loro freschezza e il giusto equilibrio tra tannini e acidità, creano un ottimo contrasto con i sapori del piatto.
Come contorno, puoi optare per verdure grigliate, una caprese con mozzarella di bufala oppure una semplice insalata verde, perfetta per pulire il palato.
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Curiosità ed eventi dedicati all’Amatriciana
L’Amatriciana è così amata dagli italiani che ogni anno viene celebrata con eventi e sagre in suo onore. La più famosa è la Sagra degli Spaghetti all’Amatriciana, che si tiene proprio ad Amatrice, tra agosto e settembre. Questo evento richiama migliaia di visitatori, pronti a degustare la versione originale del piatto e a scoprire le tradizioni culinarie locali.
Un altro fatto curioso è che l’Amatriciana è riconosciuta come Specialità Tradizionale Garantita (STG), una certificazione europea che tutela la ricetta originale. Inoltre, nel 2016, dopo il terribile terremoto che colpì il suo paese d’origine, molti ristoranti italiani ed esteri decisero di devolvere parte degli incassi delle Amatriciane vendute per aiutare la ricostruzione di Amatrice.
L’Amatriciana, dunque, non è solo un piatto, ma una vera e propria icona gastronomica italiana, capace di unire tradizione, storia e passione in ogni boccone. Ora che conosci tutti i segreti per prepararla alla perfezione, non ti resta che metterti ai fornelli e gustarla come si deve!
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Articolo di Angelica Liscio