La Valle Aurina è considerata una delle valli più incontaminate di tutto l’Alto Adige. Luogo di nascita e luogo in cui il noto alpinista Hans Kammerlander scalò le prime vette della sua carriera, circondata da oltre 80 montagne che raggiungono e superano i tremila metri di altitudine e offre ai veri entusiasti dell’alpinismo innumerevoli tour in montagna. Famosa per aver mantenuto inalterati i suoi usi, costumi e tradizioni delle popolazioni alpine. Tra antiche miniere, castelli carichi di storia, masi in legno, laghi e sentieri baciati dal sole, questo paesaggio da togliere il fiato andiamo a scoprire il luogo perfetto per le vostre vacanze estive o le vostre gite primaverili!
Il territorio della Valle Aurina
La Valle Aurina è la parte più settentrionale del territorio italiano. Si tratta di una valle e comune italiano che ospita poco meno di 6.000 (seimila) abitanti della provincia autonoma di Bolzano in Trentino-Alto Adige. La Valle Aurina fa parte allo stesso tempo della Val Pusteria e della valle di Tures. Per essere precisi inizia nella località di Klapf, a nord di Campo Tures dove si erge l’omonimo castello, e finisce a la Klamme di San Pietro dove confina con il comune di Predoi. La valle è collegata con l’Austria dal valico alpino Forcella del Picco. Pensate che dalla Valle è possibile arrivare in Austria a piedi ma non in macchina!
Il territorio della Valle Aurina fa parte del Parco Naturale Vedrette di Ries-Aurina. Il Parco Naturale Vedrette di Ries-Aurina è un parco naturale è un’area naturale protetta che fu istituita nel 1988 su un territorio che comprendere 6 comuni e si estende per una superficie di 31.505 ettari. La sua attrazione principale sono le cascate di Riva di Tures, dove si possono ammirare non solo la cascata, ma anche laghi e ruscelli.
Escursione alle cascate di Riva e la Flyline
Le cascate di Riva si trovano nel cuore del Parco Naturale. Si compongono di tre cascate: due alte 50 metri e una alta ben 100 metri. Vengono tutte alimentate dal torrente Riva, nel quale vengono convogliate le acque dei ghiacciai che si trovano proprio sopra il paese di Riva stesso. Il torrente ha una potenza tale che l’acqua letteralmente piove giù in vari punti del sentiero, quindi vi consigliamo di mettere un k-way nello zaino prima di partire. Proprio per la potenza delle sue acque il torrente è popolare tra gli appassionati di kayak.
Per arrivare alle cascate bisogna arrivare al parcheggio indicato dai cartelli a Campo Tures e da lì prendere il sentiero che passa in mezzo ai boschi. L’escursione ha una durata di circa un’ora ed è anche adatta ai più piccini. Non avete proprio scuse per essere pigri!
Lungo il percorso troverete un cartello che indica “Flyline” e che vi porterà alla stazione di partenza della flyline. Si tratta di una combinazione di zip line, rullo e pista da slittini estiva che vi permetterà letteralmente di volare in mezzo agli alberi! E data la velocità moderata, è adatta a tutti coloro che pesano più di 10kg.
I castelli della Valle Aurina
In generale l’Alto Adige è un vero paradiso per gli amanti dei castelli, perché ce ne sono più di 800! La maggior parte di essi nacque tra il X e l’XI secolo quando i vassalli lottavano contro le autorità vescovili. I castelli avevano infatti funzione di controllo, di difesa ma anche di residenza. Oggi molti di questi sono stati restaurati e ospitano musei.
Castello di Tures
Testimonianza del potere dei signori di Tures, attira circa 70 mila turisti ogni anno! Fu costruito all’inizio del XIII secolo tra la Valle di Tures e la Valle Aurina. Dopo i signori di Tures si susseguirono diversi proprietari fino al 1813 quando divenne proprietà privata e successivamente passò all’Istituto dei Castelli dell’Alto Adige. Tutto il castello è circondato da un muro di cinta, ai piedi del quale furono costruiti degli edifici abitativi durante i secoli successivi. La visita è possibile con o senza guida e dura circa un’ora. Con la guida è possibile visitare le stanze medievali, i sistemi di difesa e tanto altro.
Castel Roncolo
Il castello sorge su uno sperone di roccia a picco sul torrente Talvera. Fu costruito nel 1237 dai fratelli Wangen, ma ebbe numerosi proprietari durante i secoli. Purtroppo, verso le fine del 1800 cominciò il suo declino in seguito ad incendi e crolli. Nonostante questo, è ancora ben conservato e sono ancora visibili tutti gli affreschi che raffigurano la vita a corte, che gli sono valsi il nome di Maniero Illustrato.
Forte Asburgico di Fortezza
Detto anche Forte di Fortezza, sorge all’incrocio con la Val Pusteria e appartiene alle fortificazioni austriache al confine italiano. Fu costruito tra il 1833 e il 1838 ed era progettato per essere totalmente indipendente, nonché a prova di bomba; doveva essere un ostacolo invalicabile per qualsiasi esercito. È composto da tre diversi blocchi, progettati per essere indipendenti:
- il Forte Basso che ospitava gli uffici di comando e i forni per il pane;
- il Forte Medio
- il Forte Alto che era separato dagli altri due.
In totale il forte poteva ospitare 1200 soldati ed era dotato di 80 cannoni per la difesa! La Valle Aurina è ricca di decine di caselli, potremmo dire che ce ne sono per tutti i gusti e li potete visitare comodamente durante le vostre vacanze.
Il lago di Chiusetta
In provincia di Bolzano, ad un’altezza di 2.162, il lago di Chiusetta è un bacino di acqua blu su cui si riflettono i ghiacciai che la circondano. È uno dei laghi più conosciuti e fotografato della Valle Aurina.
È una meta molto gettonata per chi fa escursioni e decide di fare una pausa ammirandone la bellezza. L’itinerario per raggiungere il lago parte a valle del comprensorio sciistico Klausberg. Da qui, con l’impianto di risalita, si raggiunge la stazione a monte passando sopra e ammirando malghe e baite caratteristiche della Valle. Il percorso si può effettuare anche a piedi lungo un percorso con un dislivello di 560 metri camminando per circa un’ora e mezza. La Valle Aurina ospita anche i laghi Malerseen, i Laghi del Covolo e molti altri.
E tu? Hai già visitato la Valle Aurina? Hai visitato qualche castello o fatto escursioni? Diccelo con un commento!
Articolo di Alessia Brignoli
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