Alseno: l’oasi che fece innamorare San Bernardo - Oj Eventi

Alseno: l’oasi che fece innamorare San Bernardo

Alseno

Alseno: l’oasi che fece innamorare San Bernardo

Chi ha detto che la pianura padana è soltanto terra di grigi complessi industriali e cupi banchi di nebbia deve necessariamente rivedere le proprie conoscenze geografiche. In aiuto al viandante in cerca di emozioni e nuove esperienze rigeneranti viene il comune di Alseno, dove storia, gastronomia e panorami collinari mozzafiato si incontrano in un connubio perfetto per una vacanza all’insegna del più autentico Italian lifestyle. Adagiato nella Pianura Padana, tra Fiorenzuola d’ Arda e Fidenza lungo la Via Emilia, la strada costruita dai romani, percorsa da pellegrini di tutto il mondo di cui ancora oggi rimangono in vita antiche testimonianze.

Geografia ed estensione del territorio

Alseno sorge sulle rive del Rio Grattarolo alle pendici dell’Appennino Emiliano, a metà strada tra Parma e Piacenza lungo la via Aemilia. Con i suoi 79 metri d’altitudine e una popolazione di circa 4700 abitanti, la ridente Alsëin si presenta come il più classico dei comuni padani: verdeggiante, a misura d’uomo e ricco di storia e cultura risalenti al periodo medievale. Come molti borghi del circondario, anche Alseno ricomprende diverse frazioni. Lusurasco costituisce un importante polo della produzione agro-alimentare, a Cortina si trova un lago famoso tra gli appassionati di pesca in acqua dolce, Chiaravalle della Colomba, è la sede della celeberrima Abbazia cistercense fatta erigere da San Bernardo di Chiaravalle in persona. Il Castello di Castelnuovo Fogliani è un magnifico complesso residenziale di stampo signorile e nobiliare imperdibile da visitare.

Storia e tradizione

Fondata in epoca romana con il nome di Senum, probabilmente a causa della morfologia sinuosa della località di collina, di Alseno come oggi la conosciamo abbiamo le prime tracce a far data dal 1180, anno in cui venne eretto il Castello. Storicamente, il comune si è trovato per secoli in contrasto politico e militare con le potenze locali. Queste erano rappresentate da Parma e Piacenza e dei relativi alleati o rivali modenesi, pavesi e cremonesi. Particolarmente traumatica fu la distruzione ad opera dei Piacentini avvenuta alla fine del XII secolo. Successivamente a due secoli di conflitti legati a ragioni di confine, nel 1466 divenne proprietà della famiglia aristocratica Landi, che ha dato il nome al Palazzo più importante dell’agglomerato, oggi noto agli abitanti col caratteristico nome di “La Vigna”. Nel 1800 divenne proprietà degli Sforza-Fogliani, fino a quando nel 1924 gli ultimi possedimenti furono donati al demanio comunale dalla Duchessa Clelia Sforza-Fogliani, per giungere all’assetto amministrativo che oggi conosciamo.

L’Abbazia di Chiaravalle della Colomba

Abbazia di chiaravalle

Abbazia di chiaravalle

Fu San Bernardo di Clairvaux a voler erigere l’Abbazia, principale attrazione culturale ed esempio di architettura religiosa di Alseno per ospitare una comunità di dodici monaci cistercensi,  su richiesta nientemeno che del Vescovo Arduino di Piacenza. Infatti, in ossequio alla celebre regola ora et labora, i prelati che prendevano gli ordini minori contribuivano alla bonifica ed allo sviluppo delle aree più remote e disagiate.

Il caratteristico riferimento alla colomba, nel toponimo del monastero è dovuto a una leggenda. Secondo questa, il luogo preciso di edificazione fu suggerito ai costruttori dal volo di una colomba, che lasciò cadere nel punto di posa della prima pietra delle pagliuzze. Il complesso fu accolto sotto la protezione della Santa Sede nel 1144 da Papa Lucio II, tuttavia i lavori terminarono soltanto due secoli dopo. L’Abbazia è dedicata a Maria ed ospita una reliquia della Sacra Spina, esposta ogni anno in occasione della Pentecoste. Estremamente interessanti dal punto di vista artistico le oltre 100 colonne in marmo di Verona ospitate all’interno della struttura.

Architettura civile e militare

Le principali installazioni del genere sono i due castelli di Castelnuovo Fogliani e di Lusurasco.

Oggi dell’originale struttura resta soltanto la torre, mentre il resto del maniero è stato ristrutturato nel XVIII secolo, probabilmente ad opera del celeberrimo Luigi Vanvitelli. Del fortilizio sito in Lusurasco invece non si conosce la data di costruzione, ma si sa per certo che nel XIII secolo era già pienamente operativo.

Teatro dell’omicidio plurimo di cinque soldati del Duca Francesco d’Este nel 1657, oggi versa in condizioni non ottimali. Nonostante ciò, oggi resta una profonda testimonianza della fervente vita politica e militare di Alseno nel corso dei secoli.

Il più importante edificio resta però Palazzo Landi, noto anche come “La vigna”, originaria costruzione difensiva, anch’essa risalente alla fine del 1100. Passato agli Sforza-Fogliani per matrimonio con l’ultima discendente dei Landi durante l’800, dal 1924 passerà nelle proprietà comunali e sarà destinato ad ospitare il locale asilo parrocchiale.

Castelnuovo Fogliani

Gastronomia e attività ad Alseno

Alseno fa rima innanzitutto con gastronomia. Lascia che le tue papille siano sedotte dall’amplissima produzione di salumi e formaggi locali, in piena sintonia con la grande tradizione culinaria Emiliana. I veri appassionati del mondo gourmet apprezzeranno la squisita Mariola, presidio Slow Food realizzato da una speciale razza suina, la Mora romagnola, condito con sale, pepe, aglio e vino bianco.

Tra i più apprezzati prodotti tipici il viaggiatore gustativo troverà anche la “Goletta”. Quest’ultima è una declinazione tutta basso-piacentina del guanciale con una stagionatura minima di 45 giorni e la “Culaccia”, denominazione oriunda del più noto culatello. Da non dimenticare i numerosi formaggi, tra cui il Provolone Val Padana DOP, il Grana Padano DOP e le caciottine. Per gli amanti degli sport estremi e del brivido su due ruote, il territorio alsenese ospita un’importante pista di motocross. Questa è convenzionata con la Federazione Motociclistica Italiana e che include anche percorsi appositi per i cultori dell’emozionante disciplina dell’enduro.

Come raggiungere Alseno

Il comune non è dotato di una stazione ferroviaria ed è quindi servito dalla limitrofa stazione di Fiorenzuola. E’ agevolmente raggiungibile in autobus partendo dal capoluogo piacentino, oppure in automobile percorrendo la SS9 in direzione sud est.

Sontuosi castelli e romantiche campagne sono un’indimenticabile vista da accompagnare ad un buon calice di Gutturnio. Per rilassarti o per vivere a pieni giri, il cuore dell’Appennino Piacentino, non mettere alcun freno alla tua moto o alla tua bici per venire a visitare Alseno! E tu ci sei già stato? Raccontaci la tua esperienza. E se ti piace l’articolo condividilo!

Articolo di Michele Labellarte

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