Alba è una città abitata ben 30 mila anime, situata in provincia di Cuneo, e caratterizzata da splendide colline che le fanno da contorno. Ciò che la rende famosa sono principalmente le prelibatezze della cucina locale e i tipi di vino che vengono prodotti. Pochi sanno però che questa città ha raccolto millenni di storia prima di trasformarsi nella città delle Langhe che tutti conosciamo.
Alba e il Periodo Neolitico
In questo piccolo comune che si trova sulle rive del Tanaro, sono stati trovati numerosi reperti archeologici che hanno dato conferma dell’esistenza di una popolazione che ha stanziato per circa un millennio in queste zone. Siamo nell’epoca neolitica, quindi 8000 anni fa circa, periodo in cui gli abitanti di questa area avevano creato numerosi villaggi proprio per il fatto di trovarsi in una zona strategica per vivere. Il tutto grazie alla presenza di colline e fiumi che davano la possibilità di occuparsi della caccia e dell’approvvigionamento dell’intero villaggio.
Questi popoli vivevano in capanne dalla forma rotonda e le loro attività principali erano incentrate sull’agricoltura, l’allevamento di bestiame e la costruzione di utensili rudimentali in pietra verde, materiale usato principalmente per la creazione di armi taglienti.
Alba Pompeia e il Periodo Romano
La città di Alba come la conosciamo noi prese le sue sembianze proprio in questo periodo. Essa si trasformò in una città di proprietà romana quando divenne una delle tante colonie del generale Gneo Pompeo Stradone. Proprio in questo periodo aumentarono notevolmente le opere d’arte e, grazie alla lavorazione del ferro e del bronzo, nacquero anche i primi mercati.
In questo periodo vi fu la vera e propria svolta. Infatti, Alba si trasformò in uno dei principali centri di commercio della regione piemontese. Il tutto venne rafforzato dalla grande comodità dei collegamenti fluviali e di pari passo iniziarono anche ad aumentare i monumenti. Le principali attività si concentravano soprattutto sull’allevamento di bestiame, l’accumulo di legname dalle aree boschive e la viticoltura. Qui iniziarono anche a prendere forma i principali vini che oggi rendono Alba una città così tanto famosa!
Durante il Medioevo Alba cambia forma
Subito dopo il periodo romano ecco che inizia farsi largo quello medievale. Il tutto avvenne a seguito di un grande saccheggio e successiva invasione da parte dell’esercito di Carlo Magno che trasformo la città in un regno feudale.
In questi anni erano anche molto famose le cacce alle streghe, gli esorcismi e le conversioni dei pagani. D’altronde siamo nel periodo dell’inquisizione in cui chiunque avesse messo in dubbio la credenza religiosa era prossimo alla tortura e alla morte.
Per rafforzare il sistema di difesa e proteggere la cittadina dalla guerra venne creata una barriera ortogonale che racchiudeva l’intera città, chiamata “le cento torri”. Questa non fungeva solo come grande arma di difesa ma anche come carcere, al giorno d’oggi ne rimangono solo i resti e solo in pochi punti della città è visibile parte della costruzione ancora intatta.
Inoltre, l’edificazioni non si basavano solo ed esclusivamente sul rafforzamento del regno, ma bensì anche sullo sviluppo della città. Vennero così create chiese e anche ospedali per curare la maggior parte delle epidemie dell’epoca! Alba rimase centro di battaglie sanguinarie per centinaia di anni, fino al 1600, periodo in cui dopo altre guerre e poderosi scontri divenne di proprietà del regno Savoia. Per fortuna, si definì città libera alla fine del 1700.
Il Comune di Alba ai giorni nostri
Dopo numerosi anni di storia, possiamo dedurre che questa città si è guadagnata moltissima fama sia in termini estetici che culturali. Per quanto riguarda la bellezza, possiamo dire che è un centro urbano ricco di moltissimi punti d’interesse, primi tra tutti i simboli che si nascondono nel borgo, ovvero l’angelo, il leone, il bue e l’aquila. Dalle loro iniziali esce “casualmente” la parola Alba, ma ci sono anche molte altre attrattive, come il Duomo, il palazzo comunale e le antichissime chiese.
Il Duomo di Alba
Un paragrafo a parte va dedicato alla Cattedrale di Alba. Si tratta infatti di una delle tante costruzioni avvenute nel periodo medievale che ovviamente a causa delle ripetute guerre e insediamenti è stato ripetutamente restaurato. Le sue mura però hanno visto tantissima storia e personaggi di un certo calibro.
Questa struttura venne costruita in onore del santo patrono della città, San Lorenzo. La sua statua inoltre si trova proprio sopra le porte d’ingresso della Chiesa principale. Dato che il periodo di costruzione era legato a forti ideali religiosi, al suo interno si trovano ben 8 altari per entrare in preghiera. Questo perché durante il medioevo la città era abitata da moltissimi preti e monaci che usavano questa struttura come centro principale di orazione.
Per quanto riguarda l’arte, invece, al suo interno si trovano numerosi affreschi che raccontano storie del vangelo e le raffigurazioni della Santa Vergine Maria.
La Fiera del Tartufo all’interno della Chiesa di San Giovanni Battista
Alba è famosissima per i suoi vini ma anche per l’ottimo tartufo bianco di quelle zone! Tant’è che tale fiera viene tenuta proprio all’interno della Chiesa di San Giovanni Battista, il santo patrono del capoluogo piemontese e al quale è dedicato anche il Duomo di Torino. Questa Chiesa è la più importate dopo la Cattedrale di San Lorenzo perché ricca di tratti antichi e opere medievali. Chiunque voglia visitare la cappella potrà fare riferimento sulle varie visite guidate organizzate dal Comune di Alba.
Conclusioni
Per concludere, possiamo sicuramente dire che Alba è una città che ha molto da raccontare e solo visitandola ci si può immergere totalmente in quello che è stato uno dei principali borghi dedicati alla strategia militare. Inoltre, tutt’ora viene visitata anche da numerosi stranieri con lo scopo di assaporare la sua cucina e i vari tipi di vino.
Infatti, chiunque volesse scoprire i vari piatti e sapori potrà fare riferimento alle numerose fiere che vengono organizzate, tra cui quella del tartufo sopra citata e quella del vino. Qui si potranno assaggiare anche piatti tipici della zona tra cui i famosissimi cioccolatini cuneesi al rum, la crema alla nocciola e gli squisiti ravioli alla piemontese. Un posto che vale la pena esplorare da cima a fondo!