Agnelli: la famiglia che ha cambiato la storia di Torino - Oj Eventi

Agnelli: la famiglia che ha cambiato la storia di Torino

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Gli Agnelli: la famiglia che ha cambiato la storia di Torino

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Agnelli – Sicuramente avrai sentito parlare degli Agnelli, una famiglia di imprenditori tra le più prestigiose in Italia. Tale famiglia è considerata tra le più importanti e ricche nel contesto italiano e internazionale. Grazie ai contributi dei suoi membri, la città di Torino ha conosciuto negli anni un’ascesa che l’ha resa tra le mete industriali e commerciali più ambite d’Italia. Se non sai come gli Agnelli sono riusciti a raggiungere il successo, questo è l’articolo che fa per te. Ti racconteremo la storia di questa famiglia e le sue scelte imprenditoriali, che sono state decisive per la crescita di Torino e del Paese.

 

Gli Agnelli alle origini

Nel 1700 la famiglia comincia a distinguersi nel campo imprenditoriale con alcune attività di coltivazione dei bachi da seta nella provincia di Cuneo, più precisamente a Racconigi. Giuseppe Francesco, vissuto tra la fine del 1700 e la prima metà del 1800, inaugura la scalata al successo della famiglia diventando uno tra i più noti banchieri di Torino. Grazie ai profitti, avvia rilevanti operazioni fondiarie e immobiliari. Tra queste è da ricordare l’acquisto della celebre villa di Villar Perosa.

Durante il ‘900, con Giovanni la famiglia Agnelli attraversa un ulteriore periodo d’oro. Proprietario terriero e senatore, si deve a lui la fondazione della famosa casa automobilistica FIAT. Aveva infatti un grande interesse per la meccanica, che dopo alcuni insuccessi lo portò a dirigere l’azienda che cambiò le sorti della sua famiglia e della città di Torino.

 

Gli Agnelli e la FIAT

Nel 1899 Giovanni Agnelli è tra i fondatori della Fabbrica Italiana Automobili Torino, cioè la FIAT. Ne diventa subito dopo presidente ed amministratore delegato. Negli anni seguenti il marchio non si occupa solamente di automobili, ma anche di trasporto ferroviario, di mezzi di navigazione e di aeroplani. In poco tempo diventa il terzo gruppo economico più importante d’Italia, grazie soprattutto a una collaborazione con l’Esercito durante la Prima Guerra Mondiale per la costruzione di mitragliatrici, esplosivi e autotrasporti a uso bellico.

Nel 1946 Gianni Agnelli nomina Vittorio Valletta come presidente della FIAT. Con lui il gruppo rileva la Ferrari e la Lancia e si apre al mercato internazionale. Nel 2003, morto Gianni Agnelli, viene nominato come erede della casa automobilistica John Elkann, figlio di Margherita Agnelli. John crea la Fiat Chrysler Automobiles, il settimo gruppo automobilistico mondiale.

 

Gli Agnelli e la Juventus

Ma gli Agnelli non si occupano solo di automobili. Un esempio della loro poliedricità è la Juventus. Prima del loro arrivo, la società sportiva nata nel 1897 grazie a un gruppo di amici torinesi con la passione per il football attraversava periodi di alti e bassi. Il primo vero imprenditore a prenderne in mano le redini è Edoardo Agnelli nel 1923. Dopo la sua morte in un tragico incidente aereo, è il figlio Giovanni a prenderne il posto dal 1947 al 1954, per poi diventare presidente onorario fino al 1994.

La società comincia un percorso di gloria e vittorie. Con la guida della famiglia, la Juventus vince in quasi cinquant’anni 23 trofei ufficiali, viene riconosciuta dalla FIFA come il miglior club italiano e diventa una delle società più vittoriose a livello mondiale, battendo anche la sua concittadina Torino.

 

Gli Agnelli e La Stampa

Dal 1926 la famiglia Agnelli entra anche nel mondo dell’editoria rilevando il quotidiano torinese La Stampa. La Stampa nasce a Torino nel 1867 per volere del giornalista Vittorio Bersezio e del politico Casimiro Favale con l’intento di fornire informazioni di carattere politico di stampo neutrale. Diventando proprietari del giornale, gli Agnelli lo adeguano alle direttive del regime fascista e nazista vigente in quegli anni, per poi cambiare fronte subito dopo la Liberazione. Nonostante una momentanea sospensione di tutte le testate giornalistiche torinesi nel 1945 a causa di alcune insurrezioni popolari, La Stampa ritorna nelle edicole l’anno dopo, grazie all’aiuto del CNL, il Comitato di Liberazione Nazionale.

Negli anni gli Agnelli ampliano il loro successo nel settore editoriale acquistando o associandosi ad altri quotidiani come La Repubblica, riviste come il National Geographic Italia, case editrici come la Rizzoli e siti Internet come HuffPost Italia.

Insomma, sembra proprio che la famosa famiglia torinese non si fermi mai! E tu conoscevi la storia degli Agnelli?

 

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Articolo di Chiara Orlando

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